venerdì 19 ottobre 2007
Un esemplare vivo di Gatto selvatico!
Luca Lapini mi ha mandato questa bella foto di Gatto selvatico puro. Ecco cosa scrive, commentando la foto, a proposito della differenza tra ibridi e puri.
"Si tratta di un maschio di gatto selvatico appenninico di 8 anni, quindi con l'ornamentazione evanescente molto sbiadita (ad esempio quella sui fianchi). Nei giovani può al contrario apparire quasi nera, ma è sempre disposta nello stesso modo, e costituisce quasi un marchio di fabbrica.
Se l'animale è vivo è sempre ben pettinata, mentre negli animali investiti può apparire come una macchia arruffata, che richiede una pettinatura per essere letta.
Negli ibridi di F1 appaiono spesso macchie bianche latero dorsali che si sovrappongono all'ornamentazione tipica, oppure, in genere nelle generazioni successive, si sdoppia la linea vertebrale, si moltiplicano le strie sulla nuca, il pelame può diventare argenteo, più corto e rigido, i talloni diventano neri, i collari pure, l'ornamentazione contrastata anche nell'adulto. Comunque, il genoma silvestris è dominante su quello catus, tanto che gli ibridi hanno caratteristiche osteologiche e splancnometriche per lo più silvestris. Ma si riconoscono dall'ornamentazione anomala e dai microsatelliti. Insomma,gli ibridi sono più interessanti dei puri, che si distinguono con precisione dal modello disegno-colore canonico".
Il soggetto ritrovato a San Mauro potrebbe teoricamente essere un ibrido in virtù della stria scura vertebrale piuttosto diversa da quella di esemplari certificati come selvatici. Ma la conferma la avremo non appena ci saranno comunicati i risultati delle analisi genetiche che effettuerà l'INFS su un campione di tessuto inviato ieri.
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