Ogni anno gli incendi colpiscono a livello mondiale circa 350 milioni di ettari di territorio, con danni a proprietà e mezzi di sostentamento e spesso perdite di vite umane. Gli incendi boschivi fuori controllo contribuiscono inoltre al riscaldamento globale, all'inquinamento, alla desertificazione ed alla perdita di bio-diversità.
Poiché gli incendi boschivi sono aumentati sia in frequenza che in intensità, in aree quali il Mediterraneo, l'Africa sub-sahariana, l'Australia, il Canada e gli Stati Uniti, il loro controllo risulta un fattore cruciale per la salute umana, la protezione ambientale e la gestione delle risorse naturali. In tale contesto, l’uso dei satelliti offre nuove opportunità per la gestione della emergenza incendi, fornendo informazioni prima, durante e dopo gli eventi.
Ma in che misura il telerilevamento è in grado di supportare a livello operativo la protezione dell’ambiente dal rischio incendi, lo studio della vulnerabilità al fuoco di boschi, aree coltivate ed aree urbane?
Risposte a tali quesiti saranno forniti da oltre cento ricercatori e studiosi provenienti dall’Italia, Portogallo, Spagna, Francia, Grecia, Germania, Svizzera, Belgio, Austria, Inghilterra, Libano, Nigeria, Messico, Argentina, Canada, USA, Sudafrica, nel VII workshop internazionale “Advances in Remote Sensing and GIS applications in Forest Fire Management towards an operational use of Remote sensing in Forest fire management”, organizzato dall’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale (IMAA) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con Università di Alcalá, e l’ Agenzia Spaziale Europea (ESA), che si terrà per la prima volta in Italia, e precisamente a Matera dal 2 al 5 settembre 2009.
Le sessioni previste nell’ambito del workshop saranno dedicate alla pianificazione e gestione antincendio, alla stima del rischio, al monitoraggio del fuoco in tempo reale, agli effetti del fuoco, alla valutazione dei danni e al monitoraggio del ripristino della vegetazione post-incendio.
Grande attenzione sarà inoltre rivolte alle emergenze legate agli incendi di interfaccia, ossia quelli che si sviluppano in prossimità di aree urbane, con particolare attenzione rivolta ad aree archeologiche e ad elevata valenza culturale, come è avvenuto nell’estate del 2007 e di recente ad Atene.
Interverranno studiosi e ricercatori di prestigiose università nazionali ed internazionali (NASA, ESA, JRC; ASI, CNR) ed esperti della protezione civile e del corpo forestale nazionale italiano, canadese, americano e sudafricano che si confronteranno sull’uso di tecnologie di remote sensing e Gis (Geographycal Information System) per la gestione degli incendi nei diversi territori di provenienza.
31/08/2009 15.30.44
[Basilicatanet.it]