domenica 14 dicembre 2008

Tralicci mortali per i rapaci





Foto di Egidio Fulco

In agro di Banzi (PZ)oggi è stata rinvenuta dal naturalista Egidio Fulco una carcassa di Poiana evidentemente morta per elettrocuzione su uno dei tralicci della RTN a media tensione.
A tal proposito Egidio Fulco dichiara:
"In tutto il comprensorio dell'Alto Bradano-Melfese, così come in tante altre aree delle due province lucane, sono state rilevate elevate densità per alcune specie di rapaci che, soprattutto in inverno, tendono a frequentare le aree planiziali e collinari caratterizzate da climi meno rigidi; in questa stagione, infatti, poiane e nibbi reali risultano particolarmente abbondanti. La ricchezza ornitologica di questi luoghi, però, si manifesta bene anche in altri periodi dell'anno, ad esempio in piena estate quando le colline comprese tra Banzi e Palazzo S. Gervasio sono utilizzate da decine di Falchi grillai provenienti dalle vicine colonie Murgiane.
La peculiare conformazione del territorio, caratterizzato da estese aree aperte e scarsa vegetazione arborea, spinge questi rapaci ad utilizzare frequentemente i posatoi artificiali, come ad esempio pali e tralicci
".

In aree ad alta densità di rapaci sarebbe opportuno avviare specifici programmi di monitoraggio con lo scopo di studiare l'effettivo rischio di elettrocuzione ed, eventualmente, proporre progetti di mitigazione attraverso precisi interventi, come l'interramento di almeno una parte dei cavi aerei e la messa in sicurezza dei tralicci.
A tal proposito lo scorso 3 dicembre a Roma presso il Ministero dell'Ambiente si è tenuto un importante workshop di esperti ornitologi e tecnici
per presentare le linee guida per la mitigazione dell’impatto delle linee elettriche sull’avifauna il cui scopo è quello di fornire uno strumento d’indirizzo, valutazione e gestione del rischio associato ai fenomeni d’elettrocuzione e di collisione dell’avifauna con le linee elettriche. Il Ministero dell’Ambiente ha affidato la redazione e il coordinamento del documento all’ISPRA.
Speriamo che si faccia realmente qualcosa a partire, a scopo sperimentale, dai parchi e dalle riserve.

Bufera di vento a San Giuliano

Queste brevi immagini sono state riprese durante e dopo la bufera di vento e pioggia di giovedì scorso 11 dicembre nell'Oasi di San Giuliano, in prossimità della Diga sul Bradano. Mostrano come gli alberi del rimboschimento realizzato negli anni 60 siano ormai sempre più esposti a tanti problemi. Occorrono interventi migliorativi ma soprattutto occorre un diverso modo di intendere la forestazione ai giorni nostri. Incendi, parassiti, suoli degradati, bufere di vento e temporali stanno mettendo in crisi il più grande progetto di forestazione del dopoguerra. Cosa ne sarà di migliaia di ettari di boschi di pini, cipressi ed eucalipti?