martedì 24 febbraio 2009
Solare a Bernalda: una notizia positiva
Ci vuole tanto in Basilicata a "muoversi", energeticamente parlando, con la luce e la forza del sole invece che con le megaimpattanti centrali eoliche e non solo? Con tutti i fabbricati e le strutture già inserite in ambiti antropizzati, su cui installare i moduli solari l'impatto sul paesaggio e sulla natura sarebbe di gran lunga inferiore alle enormi pale rotanti che si vedono da decine di km e che rendono paesaggisticamente sterili e anonimi interi comprensori, prima ritenuti di grande fascino e di notevole valenza turistica. Cosa faremo vedere ai turisti dopo che le società eoliche avranno fatto tabula rasa dei luoghi migliori e suggestivi, ancora degni di essere visitati e vissuti?
La Basilicata è stata presente in questi giorni alla BIT di Milano con lo scopo di convincere gli operatori turistici che la nostra regione è una terra ancora da scoprire! "Basilicata, bella scoperta!" Slogan accattivante, ma fino a quando? Cosa dobbiamo scoprire fra un pò di anni? Una terra pervasa dagli odori nauseabondi dei pozzi petroliferi che ce li troveremo anche nel giardino di casa oppure i paesaggi sfregiati da migliaia di pale eoliche? Il solare forse non è totalmente immune dal problema dell'impatto ambientale ma ci sono belle e grosse differenze!
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