mercoledì 13 gennaio 2010

Una puzzola nella Riserva di San Giuliano


Illustrazione tratta da http://www.minambiente.it>

Piero e Gianpasquale Chiatante sono due amici pugliesi che da alcuni anni frequentano la Basilicata per osservazioni e monitoraggi faunistici. Tra le varie zone investigate non poteva mancare la Riserva Naturale di San Giuliano.
Alcuni giorni fa, precisamente il 3 gennaio, durante una delle loro uscite si sono imbattuti in un mammifero,la puzzola, purtroppo ritrovato morto a causa di investimento di un veicolo. Si tratta di un animale assolutamente schivo e difficile da incontrare per le sue abitudini prevalentemente notturne. Questo ritrovamento perciò è stata l'occasione per inviare un loro contributo al blog "Materanatura" a testimonianza del valore dell'area dal punto di vista naturalistico.
Ecco quanto scrivono.

"La Riserva Naturale Regionale di San Giuliano con i suoi 2.500 ettari comprendenti il lago, il bosco igrofilo, la macchia mediterranea, i rimboschimenti a conifere ed eucalipti, la gravina, i prati, i pascoli e i seminativi, rappresenta una meta ideale per chi vuole trascorrere piacevoli e spensierate passeggiate all’aria aperta, e svolgere birdwatching sul lago e in campagna. Non è difficile scorgere gli acrobatici voli dei nibbi reali, dei nibbi bruni, delle poiane, dei gheppi e dei grillai sui campi circostanti, ora verdi in primavera, ora riarsi dal sole in estate. Il lago, invece, sorprende in ogni stagione per la varietà di uccelli acquatici che lo frequentano: un continuo andirivieni di cormorani, di eleganti svassi maggiori, di candidi aironi bianchi maggiori e garzette, di vociferi pettegole e cavalieri d’Italia, di variopinti fischioni, alzavole e germani reali, solo per citarne alcuni. Più raro diventa, invece, incontrare Mammiferi piuttosto elusivi come la lontra, le cui impronte sono rinvenibili sulle sponde del lago e lungo il corso del Bradano, e la puzzola (Mustela putorius), segnalata recentemente in zona da Matteo Visceglia per il ritrovamento di un individuo morto a marzo 2009 e la cui presenza è stata da noi confermata grazie al rinvenimento il 3 gennaio 2010 di un altro esemplare, purtroppo anch’esso investito, lungo la strada che costeggia il lago e nella stessa zona del ritrovamento dello scorso anno.
Allo stato attuale la distribuzione in Italia della specie e la consistenza della sua popolazione sono poco conosciute anche se si ritiene sia presente in tutta la penisola pur se in calo a causa della diminuzione degli avvistamenti o dei ritrovamenti di segni di presenza e reperti. La specie è, infatti, inserita nella Lista Rossa dei Vertebrati Italiani per la carenza di informazioni.
In genere la puzzola frequenta la campagna aperta con alberi e siepi marginali, le aree ripariali, quindi le zone ricche di fiumi e canali con argini naturali. La Basilicata, pertanto, essendo caratterizzata da numerosi corsi d’acqua, oltre che per essere poco densamente abitata, potrebbe ospitare una discreta popolazione della specie. Il ritrovamento, quindi, nell’area del Lago di San Giuliano aggiunge un altro importante tassello alla conoscenza della diffusione della puzzola sul territorio italiano e soprattutto suggerisce la necessità di dover investigare sempre più la Basilicata, una regione certamente ancora ricca di rare ed interessanti presenze faunistiche".


Piero e Gianpasquale Chiatante