sabato 20 settembre 2014

Bernalda: sequestrate 28 testuggini terrestri illegalmente detenute


Un ragazzo bernaldese raccoglieva le testuggini presenti negli incolti e nelle zone cespugliate limitrofe alla propria città per custodirle in un recinto improvvisato.
Il ragazzo, aveva raccolto ventotto Testudo hermanni, esemplari protetti dalla Convenzione sul Commercio Internazionale delle Specie Animali e Vegetali Selvatiche
Minacciate di Estinzione (CITES) sottoscritta Washington il 3 Marzo 1973, che ne vieta la raccolta in natura, detenzione e commercializzazione, salvo le deroghe che prevedono la denuncia degli esemplari nati in cattività agli uffici territoriali del Corpo Forestale dello Stato.
Raggiunto tale numero spropositato di esemplari il ragazzo aveva pensato bene di cederle o venderle utilizzando la rete internet.
Questa attività è costata cara al giovane bernaldese, infatti il nucleo informatico dell’ANPANA unitamente al servizio CITES di Potenza del Corpo Forestale dello Stato e al personale della Stazione Forestale di Montescaglioso, hanno intercettato le comunicazioni
che viaggiavano sui social network e il pomeriggio di venerdì 19 settembre si sono recati sul luogo ove erano custodite le testuggini sequestrandole.
Il ragazzo ha riferito candidamente alle Guardie Eco Zoofile dell’ANPANA e agli agenti forestali intervenuti che ha raccolto le testuggini per salvarle dagli incendi che imperversano sui versanti collinari su cui si erge Bernalda e dalle aggressioni dei cani randagi e
che non sapeva che tale attività integrasse un grave reato.
Le testuggini sequestrate, sentito il Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Matera reperibile, sono state affidate alle cure del Centro Recupero Fauna Selvatica della Provincia Matera con sede nella Riserva Naturale Regionale
di San Giuliano.
L’ingenuo ragazzo bernaldese ora rischia di esser condannato dalle pene previste dalla Legge 150/1992 che prevedono l’arresto da tre mesi ad un anno oltre che ad
una ammenda.