I bambini di
cinque anni della 3B della scuola dell’infanzia “P.G.Minozzi” di Matera, nel post che segue raccontano con il loro linguaggio e descrivono con le loro matite colorate l’entusiasmante esperienza vissuta presso il Centro Recupero Animali Selvatici dell’Oasi San
Giuliano. Una bella giornata vissuta all'insegna della natura con la speranza che queste iniziative contribuiscano a formare e ad accrescere la sensibilità e il rispetto verso il proprio territorio e la biodiversità che lo contraddistingue.
Le insegnanti Teresa Dimatteo, Maria Grazia Russo e
Angela Di Barbaro, che con grande difficoltà sono riuscite a contenere la veemenza
della breve narrazione, approvano ed esprimono riconoscenza e gratitudine al responsabile, Matteo Visceglia, e ai volontari della LIPU per la gentile accoglienza e la pregevole attività ambientale svolta con
evidente passione e dedizione.
“Nel cortile è
arrivato lo scuolabus e siamo
scesi … no, siamo saliti e abbiamo
fatto un viaggio molto lungo per andare al Soccorso degli animali.
Abbiamo visto gli alberi con la frutta e poi
siamo arrivati. Siamo scesi dall’autobus e siamo entrati nell’ospedale. Abbiamo
visto le tartarughe, ne abbiamo preso una in mano, ci hanno fatto sentire i
nomi e ci hanno detto anche dove abitano: abbiamo sentito guance gialle e
guance rosse. Due tartarughe con le guance gialle e una con le guance rosse.
Ci hanno fatto vedere anche le tartarughe
molto piccole dentro una vaschetta e ci hanno detto che non sanno nuotare
dentro l’acqua alta. Abbiamo preso in mano le tartarughe piccole che non sono
di terra che camminano nella terra, ma sono di acqua … ma un po’ possono
camminare sulla terra. Quelle di terra erano molto grandi e pure grosse e sono
state lasciate là da un signore e il dottore le ha curate. Poi siamo andati a
vedere l’istrice, si chiama Sting; la sua mamma è stata schiacciata da una
macchina e anche il fratellino perché di notte era andata a mangiare i serpenti
e i topi, una macchina non aveva visto niente e … ciac … l’ha schiacciata.
Hanno detto che mangia le cose dure per consumare i denti se no crescono troppo
lunghi. Ha mangiato i fagioli e i piselli duri e scaduti (!) ma è goloso di
anguria. Dopo abbiamo visto il gufo che ha gli occhi arancioni perché vede di
notte; abbiamo visto la civetta con un occhio rotto perché è stata
schiacciata.
Poi abbiamo visto gli uccelli, quelli con l’ala lunga e quelli con l’ala
corta.
Poi abbiamo liberato il Nibbio reale che aveva la testa
sempre giù e aveva sulla zampa un anello con il suo numero; è maschio e lo
vogliamo chiamare Oscar … no, Mattia … Nicolas …
Oscar! Oscar! Oscar!
Gli abbiamo salvato la vita.
No, noi no, il dottore e la dottoressa vuoi dire!
Ha volato prima basso con le ali tutte
lunghe, poi in alto in alto e poi in altissimo e poi non l’abbiamo visto più.
Forse è tornato dalla sua mamma o dal suo papà.
Poi siamo entrati nello scuolabus e siamo
ritornati a scuola. Abbiamo disegnato tutti gli animali e abbiamo recitato la
storia di Oscar”.
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Si ringraziano le insegnanti Teresa Dimatteo, Maria Grazia Russo e
Angela Di Barbaro per aver effettuato la scansione dei disegni dei bambini permettendone la pubblicazione su questo blog.