Costituita la cabina di regia di cui fanno parte istituti scientifici, organismi di ricerca e università
08/08/2008 13.23.54
[Basilicata]
(AGR) - Mondo scientifico e Regione Basilicata hanno stretto un rapporto di collaborazione che consentirà di delineare una nuova competitività fondata sul “capitale naturale” quale base per lo sviluppo.
Ventidue fra i principali istituti scientifici, organismi di ricerca e università presenti sul territorio nazionale, infatti, lavoreranno alla Rete Natura 2000 della Basilicata: un programma di protezione dell’ambiente e di sviluppo sostenibile che interessa oltre 297.000 ettari di superficie regionale.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico, ha deliberato la costituzione di una cabina di regia della quale fanno parte l’Accademia italiana di scienze forestali, il Centro di ricerca su biodiversità ed ecologia del paesaggio dell'università “La Sapienza”, l’Istituto per l'ambiente marino costiero del Cnr di Napoli, l’Istituto di genetica vegetale del Cnr di Bari, il Consorzio nazionale per le scienze del mare (cui aderiscono 30 università italiane), l’Enea, l’Istituto nazionale della fauna selvatica, la Società botanica italiana, le università di Bari, di Pavia, della Calabria, di Parma, cinque dipartimenti dell’università di Basilicata, il Cnr di Tito e l’Istituto nazionale di economia agraria.
Il loro compito sarà quello di assicurare il supporto tecnico scientifico e coordinare le attività di ricognizione, sul campo, delle informazioni scientifiche e socioeconomiche che riguardano i due parchi nazionali del Pollino e della Val d’Agri, i parchi regionali delle Chiese rupestri e di Gallipoli Cognato, l’istituendo parco regionale del Vulture, foreste demaniali, riserve regionali e statali, nonché i siti di interesse comunitario e le zone a protezione speciale: complessivamente, un terzo del territorio lucano. Una rete che tiene conto del sistema di habitat ed ecosistemi meritevoli di tutela, nonché delle aree contigue. L’obiettivo è, infatti, quello di coniugare l’ambiente urbano con il territorio circostante, cultura e natura, salvaguardia e valorizzazione, sulla base di quanto previsto dalle direttive europee Habitat e Uccelli.
“La gestione di un parco o di un sito di importanza comunitaria, così come la tutela delle acque o la sicurezza idraulica di un fiume – dichiara l’assessore Santochirico -, richiedono strumenti di analisi delle compatibilità tra diversi interessi, quali la conservazione della natura, la sua fruizione, lo sviluppo economico delle popolazioni coinvolte. La cabina di regia potrà fornire un apporto di qualità per affrontare questi problemi, puntando a garantire una reale conservazione, con particolare attenzione alle modalità di monitoraggio e valutazione dello stato dell’ambiente, ma anche a cogliere tutte le opportunità offerte dai contesti di elevato valore naturalistico per promuovere tecnologie innovative e compatibili valorizzando, anche dal punto di vista economico, le risorse naturali”.
“Con la Rete Natura 2000 – prosegue Santochirico – la Basilicata supera l’approccio della creazione di ‘isole’ di natura incontaminata, disperse in un territorio che invece subisce il forte impatto delle attività antropiche, e punta su una pianificazione trasversale del territorio, volta a delineare la Basilicata come regione-parco. Per la Basilicata si tratta di una sfida per la conservazione della natura e per lo sviluppo sostenibile in un quadro concettuale moderno e innovativo”.
BAS 03