sabato 18 ottobre 2008

Un falco grillaio di dubbia origine


Il grillaio affidato oggi al CRR

Un falco grillaio è stato affidato oggi al Centro Recupero Rapaci dalla Polizia Provinciale di Matera a cui è stato consegnato da un cittadino di Santeramo. Ad ottobre il ritrovamento di individui di questa specie è sicuramente inusuale e ciò ha destato subito dei sospetti. L'esemplare, ad un primo esame, si è rivelato infatti essere uno sfortunato giovane maschio che proviene quasi certamente dalla vita in gabbia. Nonostante non avesse alcun problema alle ali non era in grado di volare! Tutto ciò è spiegabile per la lunga degenza in uno spazio inadeguato e insufficiente a cui qualche incosciente "appassionato" lo ha costretto sin dalla scorsa estate. Altri caratteri che hanno facilitato la diagnosi di esemplare non selvatico, sono stati la coda usurata e sporca, il colore spento e bianchiccio delle zampe e la sproporzionata lunghezza della punta del becco, segno che anche l'alimentazione è stata inadeguata e che sono venuti a mancare gli elementi che in genere favoriscono la sua naturale usura.
La detenzione di falchi grillai (ma anche altre specie protette) in cattività è purtroppo un fenomeno illegale ancora radicato e legato alla permanenza di una cultura che tende a manifestare l'amore e la passione per gli animali soprattutto attraverso il loro possesso e mantenimento in gabbia. Si spera che questo malcostume possa estinguersi al più presto lasciando spazio solo alla tutela e conservazione della natura attraverso le metodologie più corrette dal punto di vista scientifico.