Il progetto, promosso e finanziato dall'Ufficio
Territoriale per la Biodiversità di Potenza, ha portato al censimento
di 1.390 uccelli appartenenti a 25 differenti specie. Rilevate due
specie mai segnalate finora in Basilicata
Si è
da poco concluso il progetto annuale di studio sulle rotte migratorie
dell'avifauna svolto presso la Riserva Naturale Statale di Protezione
"Metaponto", presso la foce del Bradano in Basilicata. La
ricerca, finanziata interamente dall'Ufficio territoriale per la
biodiversità di Potenza del Corpo forestale dello Stato in qualità di
Ente gestore della Riserva e condotta in collaborazione con lo Studio
Naturalistico Milvus, è stata caratterizzata da un'importante campagna di inanellamento.
Gli esemplari, catturati mediante l'impiego di apposite ed innocue
reti, dopo essere stati inanellati sono stati immediatamente rilasciati
in natura. Ad ogni volatile esaminato è stato apposto un piccolo anello
metallico riportante una sigla alfanumerica, utile per il riconoscimento
successivo, come previsto dal Regolamento per lo svolgimento
dell'attività di inanellamento a scopo scientifico, redatto a cura
dell'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA),
che si occupa anche a livello nazionale di coordinare le attività di
inanellamento scientifico degli uccelli e di ricostruirne le rotte
migratorie.
La campagna di inanellamento appena conclusa ha portato al censimento di 1.390 uccelli appartenenti a 25 specie diverse.
Egidio Fulco, ornitologo responsabile della stazione d'inanellamento ha dichiarato: "
La specie più abbondante è stata il pettirosso, con circa 800 soggetti inanellati, seguito dalla capinera e dal luì piccolo,
tutte specie provenienti dai siti di nidificazione situati in Europa
Nord-Orientale. Particolare interesse suscita il rilevamento di due
specie, mai segnalate finora in Basilicata: si tratta del luì forestiero (Phylloscopus inornatus), nidificante in Siberia ed Asia Nord-Orientale, e del pigliamosche pettirosso (Ficedula parva) proveniente dalla Russia e Finlandia".
Le
attività prettamente scientifiche del progetto sono state affiancate da
iniziative di educazione ambientale rivolte a scolaresche e gruppi
organizzati e condotte dall'Ufficio territoriale per la biodiversità di
Potenza in collaborazione con un'associazione naturalistica locale.