giovedì 15 novembre 2012

CONCLUSO IL PROGETTO DI INANELLAMENTO DELL'AVIFAUNA NELLA RISERVA DI METAPONTO

Il progetto, promosso e finanziato dall'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Potenza, ha portato al censimento di 1.390 uccelli appartenenti a 25 differenti specie. Rilevate due specie mai segnalate finora in Basilicata

Si è da poco concluso il progetto annuale di studio sulle rotte migratorie dell'avifauna svolto presso la Riserva Naturale Statale di Protezione "Metaponto", presso la foce del Bradano in Basilicata.
La ricerca, finanziata interamente dall'Ufficio territoriale per la biodiversità di Potenza del Corpo forestale dello Stato in qualità di Ente gestore della Riserva e condotta in collaborazione con lo Studio Naturalistico Milvus, è stata caratterizzata da un'importante campagna di inanellamento. Gli esemplari, catturati mediante l'impiego di apposite ed innocue reti, dopo essere stati inanellati sono stati immediatamente rilasciati in natura. Ad ogni volatile esaminato è stato apposto un piccolo anello metallico riportante una sigla alfanumerica, utile per il riconoscimento successivo, come previsto dal Regolamento per lo svolgimento dell'attività di inanellamento a scopo scientifico, redatto a cura dell'Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (ISPRA), che si occupa anche a livello nazionale di coordinare le attività di inanellamento scientifico degli uccelli e di ricostruirne le rotte migratorie.
La campagna di inanellamento appena conclusa ha portato al censimento di 1.390 uccelli appartenenti a 25 specie diverse. 
Egidio Fulco, ornitologo responsabile della stazione d'inanellamento ha dichiarato:  "La specie più abbondante è stata il pettirosso, con circa 800 soggetti inanellati, seguito dalla capinera e dal luì piccolo, tutte specie provenienti dai siti di nidificazione situati in Europa Nord-Orientale. Particolare interesse suscita il rilevamento di due specie, mai segnalate finora in Basilicata: si tratta del luì forestiero (Phylloscopus inornatus), nidificante in Siberia ed Asia Nord-Orientale, e del pigliamosche pettirosso (Ficedula parva) proveniente dalla Russia e Finlandia".
Le attività prettamente scientifiche del progetto sono state affiancate da iniziative di educazione ambientale rivolte a scolaresche e gruppi organizzati e condotte dall'Ufficio territoriale per la biodiversità di Potenza in collaborazione con un'associazione naturalistica locale.

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