martedì 24 settembre 2013

Gufo pronto per essere liberato

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 25 settembre il gufo di cui avevamo raccontato la storia del recupero (leggi qui) sarà liberato nella stessa zona di ritrovamento, la valle del Bradano in contrada Dogana di Montescaglioso.
Ormai,  dopo un'accurata pulizia del piumaggio effettuata presso il CRAS e alcuni giorni di degenza nella voliera di riabilitazione per riassettarsi le piume e le penne danneggiate dalle pannocchie di Setaria, è giunto il momento della sua reimmissione in natura. Il gufo è stato inanellato con anello ISPRA grazie alla collaborazione di Egidio Mallia del Parco di Gallipoli Cognato.

A destra il gufo nella voliera di riabilitazione




Il gufo dopo la pulizia



Continua in Basilicata il Progetto Biancone tramite i GPS a telemetria satellitare

Un biancone con preda

Continua in Basilicata lo studio sul Biancone (Circaetus gallicus) iniziato nel 2010 dal Parco Regionale Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane in collaborazione con l’Osservatorio Faunistico della Regione Basilicata e l’Università di Alicante (Spagna). La ricerca ha giá permesso per la prima volta in Italia di acquisire, attraverso il marcaggio con trasmittenti satellitari di 5 individui, importanti dati sulle strategie migratorie adottate della specie.
Il progetto prosegue grazie alla possibilità di impiego di due trasmittenti messe a disposizione dall’Università di Alicante, che in collaborazione anche con il CRAS di Matera, ha consentito, nella stagione riproduttiva 2013, di marcare due giovani Bianconi. Le trasmittenti, dal peso di 45 grammi (meno del 3% del peso delle aquile) funzionano tramite telemetria satellitare, una tecnica attraverso la quale è possibile seguire le migrazioni degli uccelli attraverso piccole radio alimentate da pannelli solari. Questi strumenti, che sono stati applicati tramite un leggerissimo “zainetto” pochi giorni prima che le giovani aquile si involassero dal nido, inviano dei dati (coordinate, ora e data) che sono poi scaricabili da internet. Il Biancone è un’aquila che nidifica in ambienti mediterranei, si nutre quasi esclusivamente di serpenti, e trascorre l’inverno prevalentemente in Africa.
Grazie al sistema GPS è possibile localizzare i bianconi con precisione e quindi valutare le rotte di migrazione utilizzate per attraversare il Mediterraneo e il Sahara, nonché le aree di svernamento in Africa tropicale ed in Sicilia.
Tre delle 5 giovani aquile marcate negli anni scorsi, purtroppo, sono state uccise illegalmente ad opera di bracconieri (una in Nigeria, una in Sicilia e una in Spagna), mentre delle altre 2, si sono persi i segnali in Africa per cause sconosciute. Anche per le due giovani aquile marcate quest’anno sarà possibile seguire gli spostamenti quotidiani riportati su mappe nella sezione dedicata, presente sul sito del Parco www.parcogallipolicognato.it
I primi risultati sono stati pubblicati nell’articolo "Extremely detoured migration in an inexperienced bird: interplay of transport costs and social interactions", sulla rivista Journal of Avian Biology, e mostrano come queste giovani aquile, se riescono a seguire gli adulti esperti, raggiungono l’Africa attraverso la Francia, la Spagna e lo Stretto di Gibilterra, invece di attraversare direttamente il mar Mediterraneo.

Uno dei due giovani equpaggiati con radiotrasmittente satellitare