venerdì 11 gennaio 2013

Antea chiarisce le responsabilità dei comuni in materia di randagismo

Attraverso un comunicato stampa Antea invita i comuni ad applicare le leggi a tutela degli animali di affezione



La delegazione provinciale Antea Onlus Miglionico, in seguito alle dichiarazioni dell’assessore Grieco del comune di Pisticci riportate su vari organi di stampa, con le quali invitava i cittadini pisticcesi a non dare cibo agli animali randagi vaganti sul territorio del loro comune, desidera fornire allo stesso alcune importanti informazioni, stranamente e volutamente ignorate.
La legge 281/91 (Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo), spiega a chiare lettere quali siano le responsabilità di Comuni ed Asl nei confronti degli animali randagi vaganti sul proprio territorio, obbligando gli stessi a combattere il dilagante fenomeno del randagismo tramite meccanismi di controllo delle nascite quali la sterilizzazione e affidando la responsabilità diretta della salute e del benessere degli stessi ai Comuni.
Vogliamo ricordare, inoltre, che la Giunta Regionale della Basilicata con Delibera n° 749 del 12/06/2012, ha predisposto un programma di sterilizzazione dei cani randagi e reimmissione sul territorio, riconoscendo la figura del “cane libero accudito” allo scopo di evitare il sovraffollamento dei canili e onerose spese per i Comuni, lasciando quindi liberi i cittadini di occuparsi dei randagi ( tra l’altro non esiste alcuna legge che vieti a chiunque di dare da mangiare ad un animale randagio).
Restiamo esterrefatti di come cittadini e Comune si preoccupino più dello smaltimento illecito di scarti di macelleria che del presunto smaltimento illecito di rifiuti da parte di alcune aziende presenti sul proprio territorio o delle numerose discariche abusive di rifiuti di ogni genere che mettono seriamente in pericolo la vita dei cittadini.
Troviamo vergognoso questo accanimento (anche da parte di quei cittadini che segnalano questi presunti “abusi”) nei confronti di animali che patiscono fame, freddo, malattie e maltrattamenti a causa della noncuranza, insensibilità e mancato rispetto della Legge da parte degli organi preposti.
Prima di accusare i cittadini onesti e sensibili di essere i colpevoli dell’aumento del randagismo, bisognerebbe studiare e ripassare più volte le leggi, soprattutto quando si ricoprono determinate cariche, assumendosi quindi le proprie responsabilità.
Pertanto, invitiamo il Comune di Pisticci e tutti gli altri Comuni della Basilicata ad impegnarsi con maggiore efficacia  affinchè, come stabilito dalla legge, abbia finalmente inizio, anche nella nostra regione, la tanto attesa campagna di sterilizzazione.
Ricordiamo, infine, che qualsiasi essere vivente (umano o animale), posto in condizioni di sofferenza, stenti e difficoltà potrebbe diventare aggressivo, pertanto, minacciare i cittadini affinchè non diano del cibo agli animali, oltre che dimostrare grande inciviltà, non  fa altro che peggiorare la situazione.

Miglionico, 10/01/2013