lunedì 29 settembre 2008

Un biancone fortunato

Sabato pomeriggio 27 settembre nel Bosco di Timmari posto ai confini con la Riserva Naturale di San Giuliano è stato rinvenuto da alcuni ragazzi di Matera un grosso "falco" in difficoltà a cui non sapevano attribuire l'esatta l'identità. L'esemplare è stato trovato a terra su un pendio argilloso ed in una posizione tale da far pensare a qualche serio problema. Infatti pensando ad un possibile ferimento da arma da fuoco è stato subito avvertito il CFS tramite il 1515. Ricevuta la comunicazione la sala operativa di Matera del CFS ha contattato i responsabili del Centro Recupero Rapaci che immediatamente si sono recati sul posto accompagnati dagli stessi ragazzi che hanno rinvenuto quel predatore in difficoltà.
Appena giunti a destinazione il grande "falco" dagli occhi gialli è stato subito identificato: era una bellissima Aquila dei serpenti, meglio conosciuta come Biancone, rapace tra i più grandi che vivono in Italia, con un'apertura alare di circa 180 cm!
L'animale era ancora a terra, con sguardo terrorizzato e becco aperto! Ma non appena i soccorritori del Centro Recupero, muniti di guanti, si sono avvicinati per raccoglierla, la maestosa Aquila con un potente colpo d'ali è schizzata via alzandosi in volo e allontanandosi verso il bosco!
Tutti i 4 ragazzi presenti, meravigliati da tanta forza inaspettata ed improvvisa, hanno chiesto cosa poteva essere accaduto! La nostra spiegazione è stata questa: molto probabilmente il Biancone era solo superficialmente ferito o traumatizzato per un urto. Inizialmente, quando è stato rinvenuto ha prevalso la paura e lo stress di essere circondato da umani che lo osservavano troppo da vicino. Ma trascorso il tempo necessario per riprendersi da un probabile trauma improvviso ha per fortuna ritrovato da solo la forza di volare via.
Bene! Per il Centro Recupero un ospite in meno nelle voliere ed un paziente guarito in fretta... per il veterinario!



Le foto qui sopra, le uniche disponibili, sono state scattate con un telefonino da Guido Montemurro