domenica 11 gennaio 2009
I calanchi possono diventare una nuova meta del turismo
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PISTICCI.Silenziosi testimoni dei tempi, i calanchi possono dare un nuovo impulso al turismo con il loro paesaggio e la natura ancora incontaminata. Un patrimonio di inestimabile valore storico ed ambientale che non ha trovato ancora una giusta collocazione nei programmi della regione e delle varie amministrazioni, e che potrebbe dirottare flussi di turisti, visitatori ed amanti della natura verso nuove e più esaltanti mete. Una maggiore attenzione dunque per i Calanchi che vanno salvaguardati, rispettati e riproposti con iniziative ben precise, ma nel contempo cercando di frenare tentativi sempre possibili di destabilizzazione e di diverse destinazioni, come discariche incontrollate o depositi di rifiuti. Sono queste le indicazioni emerse dal convegno sul tema “I calanchi: tutela e promozione” promosso dall’associazione “I Calanchi”, presieduta da Barbara Taddei, nel complesso “Il Sigillo”. Numerose le proposte e le provocazioni, dopo la brillante trattazione del geologo Pie - tro Cisterna sulla struttura ed evoluzione del calanco: dalla mancanza di una nozione giuridica e dispersione delle competenze nella tutela, (Giuse ppe G i ove, dirigente del Corpo Forestale) alla necessità della salvaguardia di un ambiente unico, già popolato in Età del Ferro e che conserva anche tracce di antiche fornaci in località Pozzitello (An - tonio De Siena), e quindi istituire un Parco dei Calanchi, per allontanare per sempre la minaccia di depositi di scorie o centrali nucleari (Vito Mazzilli del Wwf). I rapporti tra sviluppo sostenibile e desertificazione, intesa come degrado del territorio, sono stati illustrati da Vito Pelazza, che ha fatto anche rilevare come la dimensione debole dei calanchi può trasformarsi in una azione di forza. Paolo Plesciadel Cnr ha trattato la materia attuale e delicata delle metodologie innovative per il trattamento dei rifiuti solidi urbani, auspicando una gestione moderna e il non ripetersi di errori di programmazione. Spazio infine all’Itas di Marconia, con una dettagliata rassegna fotografica di Ro c c o Gaeta. Il sen. Cosimo Latronico ed il sindaco Michele Leone, ognuno per il proprio settore di competenze, hanno manifestato l’intenzione di mantenere vivo l’interesse sui calanchi. Presentati infine interessanti progetti delle associazioni I Calanchi, Lykeios e CB Soccorritori.
FONTE: La Gazzetta di Basilicata sabato 10 gennaio 2008
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