L’essere umano a volte compie
azioni incomprensibili, scadendo spesso in atteggiamenti difficilmente definibili
secondo i canoni dell’etica e del buon senso, che gettano una cupa ombra sul
senso sociale, producendo solo un forte senso di rabbia e sgomento.
Oggi (18 ottobre n.d.r.) purtroppo l’ennesima
conferma: durante un sopralluogo con una
troupe di documentaristi dell’ENEA impegnati nella realizzazione di un filmato
sulle bellezze naturalistiche lucane, ci siamo imbattuti in uno strano sacco di
plastica abbandonato sotto un ponte ormai poco frequentato a ridosso dell’area
industriale di Pisticci scalo. Indignazione e sconcerto sono stati i sentimenti
che hanno pervaso tutti noi, quando all’apertura del sacco abbiamo costatato la
presenza di nove cuccioli di cane appena nati (probabilmente di 2 o 3 giorni)
tutti purtroppo morti tranne uno che, agonizzante, ha lanciato gli ultimi
guaiti.
I video naturalistici che fino a
poco prima avevamo girato, emozionandoci per la bellezza delle colline lucane,
hanno presto lasciato il posto ad un senso di inadeguatezza rispetto alla
fredda e spietata immagine al cui cospetto ci siamo trovati.
Immediatamente sono stati allertati
gli organi competenti e, dopo la mancata risposta del Corpo Forestale dello Stato
e dei Vigili Urbani, siamo stati costretti a rivolgerci ai Carabinieri, che in
breve si sono recati sul posto per gli accertamenti necessari.
La ricostruzione degli eventi è tanto
semplice quanto agghiacciante: qualcuno ha lanciato i cagnolini giù dal ponte
dopo averli chiusi in un sacco di plastica per disfarsi di una cucciolata
probabilmente giudicata “di troppo”.
I comportamenti incivili passano
purtroppo sempre più spesso inosservati, anche a causa di un’assurda
assuefazione da parte della società civile rispetto alle azioni illecite,
illegali o immorali come questa.
Atti di questo genere vanno
condannati con forza, in quanto si tratta di vere e proprie forme di violenza,
perpetrata verso una forma di vita in quanto non funzionale ai propri scopi. Il
trionfo dell’individualismo oltre che della più bieca inciviltà.