lunedì 31 marzo 2008
Arrivano i primi grillai feriti
Prima dell'intervento
Dopo l'intervento
Questo pomeriggio agenti della Polizia Provinciale di Matera hanno consegnato alle cure del Centro Recupero Rapaci il primo esemplare di grillaio rinvenuto ferito a Matera nel 2008. Si tratta di una femmina con un vistoso trauma all'ala destra provocato da un violento impatto contro un ostacolo, probabilmente un cavo aereo. Il ritrovamento è avvenuto in contrada S. Lucia. Il grillaio è stato inizialmente soccorso da un cittadino che lo ha poi consegnato all'associazione ANPANA. Da qui è stato recapitato presso gli uffici della Polizia Provinciale.
giovedì 27 marzo 2008
Nuove iniziative per il grillaio
La conservazione della Natura in provincia di Matera si fa anche con iniziative pratiche ed efficaci, con fatti concreti e non solo con le parole.
Nell’ambito del Progetto LIFE Natura “Rapaci Lucani” sono stati finora collocati su alcuni edifici di Matera e Montescaglioso oltre 400 nidi artificiali per falchi grillai. Inoltre sono stati già apposti anche 12 cartelli divulgativi (altri 18 sono già disponibili per nuove collocazioni) che evidenziano il significato della sistemazione di cassette nido per favorire la nidificazione dei piccoli rapaci urbani qualora dovessero risultare scarsi i siti tradizionali o divenuti poco idonei a seguito di interventi di ristrutturazione degli immobili effettuati da privati o da enti pubblici. Le tabelle affisse contengono anche l’ invito ai cittadini ed enti a collocare nuovi nidi artificiali sui tetti degli edifici che si trovano nelle zone di presenza di coppie di grillai. I nidi, va ricordato, sono gratuiti e vanno richiesti alla Provincia di Matera.
martedì 18 marzo 2008
APPROVATA DELIBERA REGIONALE SU PIANO PAESAGGISTICO
(AGR) - Un nuovo progetto di territorio per la Basilicata, in grado di tutelare il paesaggio e disegnare lo sviluppo sociale ed economico per i prossimi anni. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico, ha deliberato di redigere il Piano paesaggistico regionale, quale strumento unico di tutela, governo e uso del territorio.
Il nuovo Piano, oltre a ridefinire e coordinare le disposizioni della legislazione regionale in materia, tiene conto dell’importanza della salvaguardia del territorio nelle politiche sociali ed economiche, come sancito dalla Convenzione europea del Paesaggio. Inoltre, il coinvolgimento della Basilicata come partner in due progetti comunitari (Paysdoc e Archimed), consentiranno l’apertura dell’operato regionale al confronto europeo, anche a dimostrazione della appartenenza alla “Rete europea del paesaggio” (Recep), di cui la Regione fa parte, e che ne inquadra l’operato a pieno titolo nello scenario internazionale mediterraneo.
Il Piano paesaggistico regionale estenderà il processo di salvaguardia attiva a tutto il territorio e dovrà costituire un corpus organico ed unitario, che dovrà dare piena attuazione alla legge urbanistica regionale del 1999 e dovrà ottemperare al decreto legislativo numero 42 del 2004, estendendo all’intero territorio, in un’unica operazione, la Carta regionale dei suoli ed i contenuti aggiornati del Codice del paesaggio.
Il Piano regionale, inoltre, dovrà perseguire gli obiettivi del Quadro strutturale territoriale, completando, così, la normativa regionale e adempiendo a quella nazionale.
Gli aspetti più significativi della normativa del Piano, nel ridisegnare il “nuovo corso” della pianificazione regionale, consentiranno di coordinare programmazione economica e pianificazione territoriale.
Per la redazione del Piano, proprio in considerazione della sua valenza strategica, sarà costituita una struttura organizzativa, il cui coordinamento sarà affidato ad un esperto di riconosciuto livello internazionale, costituita da consulenti tecnici esterni, in grado di garantire anche adeguata dotazione strumentale, logistica e informatica, ed un comitato scientifico.
Sovrintenderà alla redazione del Piano un comitato scientifico composto da tecnici della Regione e del ministero per i Beni culturali e ambientali, e professionalità esterne di riconosciuto livello nazionale.
Fonte: www.basilicanet.it 18 marzo 2008
Il nuovo Piano, oltre a ridefinire e coordinare le disposizioni della legislazione regionale in materia, tiene conto dell’importanza della salvaguardia del territorio nelle politiche sociali ed economiche, come sancito dalla Convenzione europea del Paesaggio. Inoltre, il coinvolgimento della Basilicata come partner in due progetti comunitari (Paysdoc e Archimed), consentiranno l’apertura dell’operato regionale al confronto europeo, anche a dimostrazione della appartenenza alla “Rete europea del paesaggio” (Recep), di cui la Regione fa parte, e che ne inquadra l’operato a pieno titolo nello scenario internazionale mediterraneo.
Il Piano paesaggistico regionale estenderà il processo di salvaguardia attiva a tutto il territorio e dovrà costituire un corpus organico ed unitario, che dovrà dare piena attuazione alla legge urbanistica regionale del 1999 e dovrà ottemperare al decreto legislativo numero 42 del 2004, estendendo all’intero territorio, in un’unica operazione, la Carta regionale dei suoli ed i contenuti aggiornati del Codice del paesaggio.
Il Piano regionale, inoltre, dovrà perseguire gli obiettivi del Quadro strutturale territoriale, completando, così, la normativa regionale e adempiendo a quella nazionale.
Gli aspetti più significativi della normativa del Piano, nel ridisegnare il “nuovo corso” della pianificazione regionale, consentiranno di coordinare programmazione economica e pianificazione territoriale.
Per la redazione del Piano, proprio in considerazione della sua valenza strategica, sarà costituita una struttura organizzativa, il cui coordinamento sarà affidato ad un esperto di riconosciuto livello internazionale, costituita da consulenti tecnici esterni, in grado di garantire anche adeguata dotazione strumentale, logistica e informatica, ed un comitato scientifico.
Sovrintenderà alla redazione del Piano un comitato scientifico composto da tecnici della Regione e del ministero per i Beni culturali e ambientali, e professionalità esterne di riconosciuto livello nazionale.
Fonte: www.basilicanet.it 18 marzo 2008
Intervista all'Assessore all'Ambiente del Comune di Montescaglioso
A seguito di alcuni interventi finalizzati alla tutela dei siti di nidificazione del Falco grillaio è stata rilasciata un'ampia dichiarazione da parte dell'Assessore all'Ambiente del Comune di Montescaglioso Antonio Quarato che ha riassunto il ruolo del comune nell'ambito della collaborazione al Progetto LIFE Natura "Rapaci Lucani".
Al link seguente potete vedere il servizio realizzato da Giuseppe Disabato di Suditaliavideo in collaborazione con Matteo Visceglia di De Rerum Natura.
http://www.suditaliavideo.it/Montescaglioso,nuovi%20interventi%20a%20favore%20del%20falco%20grillaio.htm
lunedì 17 marzo 2008
Nuovi interventi a favore del Falco grillaio a Montescaglioso
Stamattina grazie alla collaborazione del Comune di Montescaglioso e della società De Rerum Natura consulente del Progetto LIFE, sono stati effettuati nuovi interventi sperimentali finalizzati alla tutela del Falco grillaio. In particolare, sulla base di una precedente proposta fatta dalla Provincia di Matera su indicazione della stessa società di consulenza naturalistica, sono state ridimensionate le aperture di alcuni fori pontai di una ampia facciata dell'Abbazia Benedettina di Montescaglioso allo scopo di impedire da una parte l'occupazione della cavità ai numerosi piccioni torraioli e dall'altro di facilitarne l'occupazione da parte delle varie coppie di grillai che in questi giorni sono alla ricerca di siti di riproduzione. Sono stati al momento effettuati 10 interventi (circa il 50% dei fori presenti sulla facciata scelta per la sperimentazione) e nei prossimi giorni sarà valutato l'effetto. Se sarà dimostrata l'efficacia dell'intervento l'iniziativa sarà estesa (a fine ciclo riproduttivo per evitare eccessivi disturbi) ad un maggior numero di cavità di vari edifici. Questo è quanto ha assicurato anche l'assessore all'Ambiente del Comune di Montescaglioso Antonio Quarato che a fine intervento ha rilasciato una intervista che SudItaliaVideo a breve ci consentirà di metterla on line.
venerdì 14 marzo 2008
giovedì 13 marzo 2008
Denunciate ventuno persone dal CFS per incendio colposo
La mattina del giorno 27 Luglio 2007 furono appiccate le fiamme ad alcuni campi di stoppie presenti nella valle del Fiume Cavone nel comune di Pisticci. A causa della calura e del forte vento le fiamme si propagarono rapidamente agli incolti ed ai pascoli limitrofi. Ne scaturì un vasto incendio che, nonostante il pronto intervento degli uomini addetti allo spegnimento, interessò il versante sud della collina di Caporotondo, minacciando le numerose abitazioni e le coltivazioni presenti sulla sommità della stessa.
Si riuscì ad avere ragione delle fiamme solamente nelle prime ore del mattino seguente.
Ingenti i danni causati dall'incendio che devastò una superficie di circa 165 ettari tra boschi, oliveti, pascoli e frutteti. Rilevanti anche le spese sostenute dalle Amministrazioni statali e locali per i soccorsi e lo spegnimento che richiesero l'intervento di una ottantina di uomini con undici autobotti, oltre che una flotta aerea composta da tre Canadair, due Elitractor e due elicotteri.
Il personale dei Comandi Stazione Forestale di Montescaglioso e Pisticci, nei mesi successivi, continuava le complesse indagini che erano coordinate dal Procuratore della Repubblica di Matera Dott. Giuseppe Chieco. Con le indagini, terminate in questi giorni, gli Agenti Forestali hanno denunciato in stato di libertà ventuno soggetti ipotizzando a carico degli stessi il reato di incendio colposo. Agli indagati sono state contestate anche sanzioni amministrative per circa novemila euro.
Il Comandante della Stazione Forestale di Montescaglioso Michele Cosola, che ha condotto le indagini dell'incendio di Pisticci, fa sapere che molto spesso gli incendi sono causati dalla bruciatura dei residui vegetali nelle ore di divieto, dalla mancata esecuzione delle fasce di sicurezza sui perimetri dei campi di stoppie, dalla mancata ripulitura delle erbe infestanti nei campi ritirati dalle produzioni o da altri comportamenti omissivi. Lo scorso anno, per queste fattispecie, nella sola Provincia di Matera, il Corpo Forestale dello Stato ha deferito all'autorità giudiziaria settantasette persone.
Lo stesso giorno 27.07.2007 in loc. San Gaetano in agro di Pisticci, a pochi chilometri dalla collina di Caporotondo, divampò un altro vasto incendio che devastò circa 140 ettari di aree boschive e coltivate. Anche in questo incendio grazie al tempestivo intervento in loco del nucleo investigativo del Corpo Forestale dello Stato furono individuati i responsabili. Per tali fatti furono denunciati per incendio colposo due pastori egiziani che avevano incautamente lasciato acceso un fuoco utilizzato per scaldarsi le vivande. A carico degli stessi la Prefettura di Matera emise un provvedimento di espulsione.
mercoledì 12 marzo 2008
Pubblicato in rete il documentario sul Falco grillaio
Sul sito ufficiale del Progetto LIFE Natura è stato pubblicato il documentario naturalistico dal titolo "Il Falco grillaio, un ospite da salvare". Per vederlo: http://www.liferapacilucani.it/rapaci/grillaio_video.php
Il video, della durata complessiva di 33 minuti, è stato diviso in 5 parti per motivi tecnici. Chi è interessato ad avere una copia deve farne richiesta alla Provincia di Matera al seguente indirizzo: Via Ridola, 60 75100 Matera oppure all'indirizzo di posta elettronica agrifor@provincia.matera.it
martedì 11 marzo 2008
Pubblicato il decreto di istituzione del Parco Nazionale della Val D'Agri e del Lagonegrese
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - 8 dicembre 2007
Istituzione del Parco nazionale dell'appennino Lucano - Val D'Agri-Lagonegrese. (GU n. 55 del 5-3-2008 )
Istituzione del Parco nazionale dell'appennino Lucano - Val D'Agri-Lagonegrese. (GU n. 55 del 5-3-2008 )
domenica 9 marzo 2008
sabato 8 marzo 2008
venerdì 7 marzo 2008
mercoledì 5 marzo 2008
martedì 4 marzo 2008
PARTE DALLA BASILICATA IL PIANO DI SALVAGUARDIA DELLA LONTRA
Hanno preso il via oggi le attività per la salvaguardia della lontra nelle regioni meridionali, un programma che coinvolge il ministero dell’Ambiente, le Regioni Molise, Campania, Puglia e Abruzzo, insieme a Wwf Italia, Legambiente, Università del Molise, i Parchi nazionali del Pollino, della Maiella, della Sila e del Cilento, oltre a Corpo forestale dello stato e Provincia di Matera, e di cui la Regione Basilicata è capofila.
Nell’ambito di questo programma, la Giunta regionale ha approvato una specifica convenzione di ricerca con il laboratorio di genetica dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica (Infs) per la realizzazione di un piano annuale di studio e di monitoraggio. All’incontro, presieduto dall’assessore Vincenzo Santochirico, hanno preso parte rappresentanti dell’Infs, delle amministrazioni provinciali di Potenza e Matera, dei parchi, delle associazioni ambientaliste, venatorie e della pesca sportiva.
La lontra, tra le specie particolarmente protette, è un importante indicatore della qualità delle acque e dei bacini idrografici. Le popolazioni di lontra presenti in Basilicata costituiscono una porzione essenziale per la conservazione della specie nell’intero territorio nazionale. Tuttavia, lo stato e la dinamica di queste popolazioni, le caratteristiche ambientali, il peso dei fattori di rischio ambientali ed antropici sono poco conosciuti. Il programma, pertanto, prevede la stima della consistenza delle popolazioni, il rilevamento e catalogazione (attraverso il gis) di tutti i bacini idrografici in cui la specie è presente. Studi analoghi, realizzati nelle altre regioni, consentiranno di individuare una strategia comune e condivisa di intervento, per raccordare le azioni di tutela da intraprendere.
La banca dati ed il sistema di monitoraggio consentiranno di identificare i principali fattori di rischio e forniranno alla pubblica amministrazione (Regione, Province, parchi nazionali, regionali ed altre aree protette) gli strumenti indispensabili per definire una strategia regionale di conservazione, pienamente integrata nel Piano d’azione nazionale per la conservazione della lontra, che attualmente è in fase di elaborazione da parte del Ministero dell’Ambiente e dall’Infs. Il piano d’azione indicherà le azioni pratiche che sarà necessario realizzare concretamente per migliorare lo stato di conservazione della lontra in Basilicata ed in Italia. Le esperienze degli altri soggetti, istituzionali e non, che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa, consentiranno di elaborare un Piano, che sarà il documento di riferimento per le regioni centro-meridionali: definirà un programma di lavoro pluriennale e raccordato, da sottoporre a revisione ogni cinque anni, anche avvalendosi di un comitato tecnico scientifico. Il ruolo della Regione Basilicata in questo programma è la conferma di un’attenzione costante alla tutela della natura, finalizzata alla preservazione del patrimonio paesistico e faunistico.
Fonte: Basilicatanet.it 04 marzo 2008
Nell’ambito di questo programma, la Giunta regionale ha approvato una specifica convenzione di ricerca con il laboratorio di genetica dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica (Infs) per la realizzazione di un piano annuale di studio e di monitoraggio. All’incontro, presieduto dall’assessore Vincenzo Santochirico, hanno preso parte rappresentanti dell’Infs, delle amministrazioni provinciali di Potenza e Matera, dei parchi, delle associazioni ambientaliste, venatorie e della pesca sportiva.
La lontra, tra le specie particolarmente protette, è un importante indicatore della qualità delle acque e dei bacini idrografici. Le popolazioni di lontra presenti in Basilicata costituiscono una porzione essenziale per la conservazione della specie nell’intero territorio nazionale. Tuttavia, lo stato e la dinamica di queste popolazioni, le caratteristiche ambientali, il peso dei fattori di rischio ambientali ed antropici sono poco conosciuti. Il programma, pertanto, prevede la stima della consistenza delle popolazioni, il rilevamento e catalogazione (attraverso il gis) di tutti i bacini idrografici in cui la specie è presente. Studi analoghi, realizzati nelle altre regioni, consentiranno di individuare una strategia comune e condivisa di intervento, per raccordare le azioni di tutela da intraprendere.
La banca dati ed il sistema di monitoraggio consentiranno di identificare i principali fattori di rischio e forniranno alla pubblica amministrazione (Regione, Province, parchi nazionali, regionali ed altre aree protette) gli strumenti indispensabili per definire una strategia regionale di conservazione, pienamente integrata nel Piano d’azione nazionale per la conservazione della lontra, che attualmente è in fase di elaborazione da parte del Ministero dell’Ambiente e dall’Infs. Il piano d’azione indicherà le azioni pratiche che sarà necessario realizzare concretamente per migliorare lo stato di conservazione della lontra in Basilicata ed in Italia. Le esperienze degli altri soggetti, istituzionali e non, che hanno sottoscritto il protocollo d’intesa, consentiranno di elaborare un Piano, che sarà il documento di riferimento per le regioni centro-meridionali: definirà un programma di lavoro pluriennale e raccordato, da sottoporre a revisione ogni cinque anni, anche avvalendosi di un comitato tecnico scientifico. Il ruolo della Regione Basilicata in questo programma è la conferma di un’attenzione costante alla tutela della natura, finalizzata alla preservazione del patrimonio paesistico e faunistico.
Fonte: Basilicatanet.it 04 marzo 2008
Orso a Satriano di Lucania?
Su "Il Quotidiano di Basilicata" di lunedì 03 marzo è apparso questo curioso articolo in cui si parla di un ipotetico avvistamento di orso!!! la località di cui si riferisce è Satriano di Lucania (Pz).
Cliccare sull'immagine per ingrandirla.
lunedì 3 marzo 2008
Sono tornati!
Da qualche giorno sono ritornati i primi grillai a Matera e Montescaglioso! Ad accoglierli temperature "primaverili" e giornate soleggiate. Inizia così un nuovo ciclo della natura che si rinnova da tempi remoti. Ma ogni anno per i grillai è una sfida ed un'avventura allo stesso tempo: trovare cibo abbondante, scegliere un nido sicuro ed allevare nuovi pulcini. Ma una novità certamente la troveranno, e speriamo, sia di loro gradimento: 400 nuovi nidi artificiali collocati sui tetti dei due comuni nell'ambito del Progetto LIFE Natura "Rapaci Lucani" gestito dalla Provincia di Matera con il supporto finanziario della Commissione Europea. Ma tantissimi altri nidi sono già a disposizione di chi vorrà volontariamente collocarli sui propri edifici. Non dimentichiamo che i nostri piccoli falchi trovano ogni anno sempre meno siti idonei alla riproduzione e queste iniziative aiutano a compensare quello che l'uomo toglie loro, a volte anche inconsapevolmente. Aiutare il grillaio a riprodursi nelle nostre città significa garantire la conservazione della biodiversità e proteggere un vero e proprio simbolo della natura del Sud ed in particolare delle murge appulo-lucane.
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