sabato 30 marzo 2013
venerdì 22 marzo 2013
Rifiuti abbandonati sulle strade: la denuncia di ANTEA Miglionico
La Delegazione Provinciale ANTEA Onlus Miglionico torna
ancora una volta ad occuparsi del problema dell’abbandono indiscriminato ed
indisturbato di rifiuti sul territorio della nostra Regione, denunciando una
gravissima situazione riguardante la S.S. 407 Basentana ed in particolare le
piazzole di sosta che si incontrano percorrendo la stessa nel tratto compreso
tra Calciano e Potenza, ma che riguarda in modo analogo molte altre strade
provinciali e statali lucane.
Come dimostrato dalle foto allegate, lungo i margini della
carreggiata, con una concentrazione maggiore nei pressi delle piazzole di
sosta, risultano accatastate quantità enormi di rifiuti di ogni genere, anche
pericolosi, che grazie all’inciviltà di molti automobilisti e camionisti ed
all’incuria degli Enti che dovrebbero occuparsi della manutenzione e pulizia di
quella strada spesso finiscono nel
fiume Basento con grave pregiudizio per la salute ed il benessere di tutti i
cittadini lucani.
Come già accennato, la situazione non sembra essere tanto
migliore su molte altre strade della Regione e quindi sorge spontaneo chiedersi
come può la Basilicata aspirare ad essere una terra votata al turismo se la
prima cosa che i visitatori ammirano, appena mettono piede sul ns territorio, è
uno spettacolo del genere?
Per evitare che il problema possa peggiorare ulteriormente
ANTEA Onlus Miglionico auspica che le autorità competenti vogliano provvedere
alla rimozione dei rifiuti presenti nelle zone sopra indicate, munendo ogni
piazzola di bidoni idonei alla raccolta degli stessi, intensificando le
attività di vigilanza e controllo lungo le strade ed avviando una campagna
finalizzata alla pulizia di tutte le altre zone interessate da analoghi
problemi.
ANTEA, nei prossimi mesi, organizzerà, in concerto con gli
Enti interessati, delle giornate di pulizia e riqualificazione di alcune aree
afflitte da problemi simili a quelli sopra elencati e si impegna ad avviare una
attenta campagna di monitoraggio lungo le strade regionali e ad interessare,
volta per volta, le istituzioni e le autorità giudiziarie qualora ci si
trovasse di fronte a vere e proprie discariche abusive.
Restiamo a disposizione di tutti i cittadini per
eventuali segnalazioni e di Enti ed autorità per ogni chiarimento in merito.domenica 17 marzo 2013
Montescaglioso: bracconaggio in centro abitato!
Domenica scorsa 10 marzo due taccole che volavano insieme al proprio stormo nel centro abitato di Montescaglioso sono improvvisamente precipitate al suolo. Strano comportamento per chi ha potuto assistere dal proprio balcone a questa anomala scena! Non si capiva cosa fosse accaduto...! Poco dopo sono state recuperate dagli stessi testimoni della scena: per una non c'era nulla da fare perchè già morta, mentre l'altra era ancora viva ma con una vistosa ferita all'ala destra. I due esemplari sono stati consegnati al CRAS Centro Recupero Animali Selvatici anche per cercare di interpretare quello strano fenomeno che aveva visto due animali precipitare improvvisamente per decine di metri fino alla strada cittadina.
L'esemplare vivo è stato affidato al Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari per valutare il tipo di trauma e la eventuale possibilità di recupero. A seguito dell'esame e della radiografia effettuata è risultata una frattura scomposta con avambraccio frantumato e non recuperabile. Ma la cosa più sconcertante è che il trauma è stato provocato da un proiettile sparato presumibilmente da un' arma la cui tipologia non è nota. Insomma a Montescaglioso c'è qualcuno che anche di domenica e in ora di punta (mezzogiorno) si diverte a impallinare animali in volo in pieno centro abitato dove, tra l'altro, oltre alle taccole è presente una delle più importanti colonie di falchi grillai (Falco naumanni) della regione. Occorre anche precisare, per chi magari stesse pensando ad una sorta di legittimazione di questa azione nei confronti di una specie forse poco amata, che la taccola (Corvus monedula) a differenza della cornacchia e della gazza è specie protetta dalle leggi nazionali. Ma, a parte ciò, è assolutamente inaccettabile una simile azione così illegale e pericolosa anche per la pubblica incolumità. Siamo o non siamo in un paese civile?
L'esemplare vivo è stato affidato al Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari per valutare il tipo di trauma e la eventuale possibilità di recupero. A seguito dell'esame e della radiografia effettuata è risultata una frattura scomposta con avambraccio frantumato e non recuperabile. Ma la cosa più sconcertante è che il trauma è stato provocato da un proiettile sparato presumibilmente da un' arma la cui tipologia non è nota. Insomma a Montescaglioso c'è qualcuno che anche di domenica e in ora di punta (mezzogiorno) si diverte a impallinare animali in volo in pieno centro abitato dove, tra l'altro, oltre alle taccole è presente una delle più importanti colonie di falchi grillai (Falco naumanni) della regione. Occorre anche precisare, per chi magari stesse pensando ad una sorta di legittimazione di questa azione nei confronti di una specie forse poco amata, che la taccola (Corvus monedula) a differenza della cornacchia e della gazza è specie protetta dalle leggi nazionali. Ma, a parte ciò, è assolutamente inaccettabile una simile azione così illegale e pericolosa anche per la pubblica incolumità. Siamo o non siamo in un paese civile?
La taccola appena dopo il recupero:si noti l'ala destra |
La freccia indica la posizione del proiettile e poco in basso le ossa frantumate |
martedì 12 marzo 2013
Passaggio di Gru europee sopra Montescaglioso
Oggi 12 marzo intorno alle 18,10 uno stormo di circa 80 GRU sorvolava Montescaglioso ed andava dritto a nord. A pochi minuti avrebbe attraversato il Parco della Murgia materana. Purtroppo la scarsità della luce ha impedito di scattare qualche foto.
Nel mese di marzo questi eventi sono molto comuni nel sud Italia, dove si registrano passaggi di migliaia di gru che dall'emisfero sud si dirigono a nord e nord-est del continente europeo ed asiatico per riprodursi. Lo spettacolo della migrazione è fantastico, vedere uno stormo in formazione a V è decisamente suggestivo ed impagabile!
Qui sotto una cartina che mette in evidenza le aree di svernamento (in blu) e le aree di estivazione e riproduzione (giallo) che serva a capire l'enorme sforzo che compiono le gru per riprodursi. L'Italia, come si può notare, è fondamentalmente una zona di passaggio anche se alcuni individui possono fermarsi a svernare.
Nel mese di marzo questi eventi sono molto comuni nel sud Italia, dove si registrano passaggi di migliaia di gru che dall'emisfero sud si dirigono a nord e nord-est del continente europeo ed asiatico per riprodursi. Lo spettacolo della migrazione è fantastico, vedere uno stormo in formazione a V è decisamente suggestivo ed impagabile!
Foto: Père Igor |
Qui sotto una cartina che mette in evidenza le aree di svernamento (in blu) e le aree di estivazione e riproduzione (giallo) che serva a capire l'enorme sforzo che compiono le gru per riprodursi. L'Italia, come si può notare, è fondamentalmente una zona di passaggio anche se alcuni individui possono fermarsi a svernare.
Fonte: http://commons.wikimedia.org/wiki/Image:Verbreitungskarte_des_Kranichs.png?uselang=it |
Torrente Gravina, agonia senza fine
Dalla Gazzetta del Mezzogiorno un articolo di Pasquale Doria che ricorda lo stato di inquinamento del torrente Gravina. Per chi lo avesse dimenticato...
L'articolo completo sul giornale cartaceo del 12 marzo 2013.
L'articolo completo sul giornale cartaceo del 12 marzo 2013.
lunedì 11 marzo 2013
Il ritorno della Cicogna nera sulle Dolomiti Lucane
Dopo aver trascorso con ogni probabilità l’inverno in Africa ed aver
affrontato una lunga migrazione, la Cicogna nera è ritornata al suo nido nel
Parco Gallipoli Cognato Dolomiti Lucane.
“La Cicogna nera, specie rarissima e con pochissimi siti riproduttivi in Italia, che caratterizza in modo straordinario il territorio protetto, viene seguita da anni -fa sapere il Parco in un comunicato- dagli ornitologi ed anche durante questa stagione riproduttiva, per il secondo anno, i ricercatori del Parco attraverso sofisticate tecnologie studieranno da vicino i poco noti comportamenti riproduttivi senza arrecare alla coppia il minimo disturbo".
Prosegue quindi l’impegno del Parco per la tutela di specie rare e minacciate sia a livello regionale che nazionale attraverso l’avvio di iniziative concrete di studio e monitoraggio, che si augura, possano essere di supporto per garantire la conservazione ed il mantenimento di specie straordinarie come la Cicogna nera.
Per ammirare in diretta questa meravigliosa ed elusiva specie, così come tutte le segrete e delicate fasi del prossimo ciclo riproduttivo, il Parco ha attivato un sito specifico, in cui attraverso una webcam è possibile osservare le immagini al nido http://www.cicognaparcogallipoli.it/cicogna_nera_live“.
“La Cicogna nera, specie rarissima e con pochissimi siti riproduttivi in Italia, che caratterizza in modo straordinario il territorio protetto, viene seguita da anni -fa sapere il Parco in un comunicato- dagli ornitologi ed anche durante questa stagione riproduttiva, per il secondo anno, i ricercatori del Parco attraverso sofisticate tecnologie studieranno da vicino i poco noti comportamenti riproduttivi senza arrecare alla coppia il minimo disturbo".
Prosegue quindi l’impegno del Parco per la tutela di specie rare e minacciate sia a livello regionale che nazionale attraverso l’avvio di iniziative concrete di studio e monitoraggio, che si augura, possano essere di supporto per garantire la conservazione ed il mantenimento di specie straordinarie come la Cicogna nera.
Per ammirare in diretta questa meravigliosa ed elusiva specie, così come tutte le segrete e delicate fasi del prossimo ciclo riproduttivo, il Parco ha attivato un sito specifico, in cui attraverso una webcam è possibile osservare le immagini al nido http://www.cicognaparcogallipoli.it/cicogna_nera_live“.
Una delle prime immagini che documentano il ritorno al proprio nido |
sabato 9 marzo 2013
Discariche di pneumatici: ancora una ferita al territorio
La cattiva abitudine di alcuni gommisti ( o di altra gente diversamente definibile) si smaltire pneumatici usati in modo del tutto illegale e inaccettabile contribuisce a ferire il nostro territorio anche negli angoli piu verdi e nascosti. Questa mattina abbiamo rinvenuto due cumuli di pneumatici nella Valle del Bradano a pochi km da Montescaglioso e in prossimità del fiume. Erano stati scaricati sicuramente da pochissimo tempo in due punti diversi e poco distanti tra loro. Immediata la segnalazione al Corpo Forestale dello Stato che già nel primo pomeriggio è intervenuto per i soprallughi e i rilevamenti necessari. Sarà difficile che senza una prova possano essere identificati i responsabili. Gli autori di queste ignobili azioni, che purtroppo ovunque si moltiplicano sul territorio da sempre, danneggiano prima l'ambiente e il paesaggio e poi le tasche dei cittadini poichè l'ente locale (in questo caso il comune) che dovrà provvedere alla rimozione di questi rifiuti speciali e al loro corretto smaltimento dovrà utilizzare risorse economiche (già molto scarse, come ben noto) sottraendole ad altre esigenze più importanti e necessarie per il benessere della collettività.
Ognuno rifletta su questi episodi e pensi sempre che ogni illecito commesso ai danni dell'ambiente è un autentico furto nei nostri confronti. Ogni giorno in Italia le illegalità ambientali, l'inquinamento e tutte le forme di distruzione e degrado del territorio si traducono in milioni di euro (non è facile quantificare i costi ambientali che sottengono a tali fenomeni) sottratti alla società da gente che non merita alcun rispetto e che va severamente perseguita dalla legge.
Ognuno rifletta su questi episodi e pensi sempre che ogni illecito commesso ai danni dell'ambiente è un autentico furto nei nostri confronti. Ogni giorno in Italia le illegalità ambientali, l'inquinamento e tutte le forme di distruzione e degrado del territorio si traducono in milioni di euro (non è facile quantificare i costi ambientali che sottengono a tali fenomeni) sottratti alla società da gente che non merita alcun rispetto e che va severamente perseguita dalla legge.
venerdì 8 marzo 2013
Pettirosso alla mangiatoia... rupestre
giovedì 7 marzo 2013
Nuovi danni da eventi meteorici al CRAS
Il forte vento di ieri ha prodotto ancora danni nell'area del Centro Recupero Animali Selvatici. Un grosso albero è stramazzato al suolo colpendo una struttura di legno utilizzata per la nidificazione di specie selvatiche e danneggiando una recinzione. Un gazebo che riparava dal sole e dalla pioggia, pur essendo solidamente ancorato al terreno, non ha retto al vento ed è stato danneggiato irreparabilmente. Non è la prima volta che eventi meteorici producono danni alle strutture del Centro Recupero. Alcune voliere già in altre occasioni di forte ventosità sono state danneggiate. Di questo passo, se non si provvederà a mettere in totale sicurezza l'area, si avranno altri danni che metteranno a rischio l'incolumità di operatori, visitatori ed animali ospitati.
martedì 5 marzo 2013
lunedì 4 marzo 2013
Cuccioli in cerca di adozione
Cuccioli abbandonati nella Riserva di San Giuliano
Domenica 3 marzo all'ingresso della Riserva di San Giuliano ed in prossimità delle chiuse della Diga sono stati abbandonato da ignoti 7 cuccioli insieme alla loro madre. Si tratta di 7 splendidi maremmani di circa 3 mesi di età.
Considerato il loro comportamento e l'ottimo stato di salute è presumibile pensare che si tratta di una cucciolata cresciuta in qualche azienda nei dintorni.
Grazie anche all'interessamento del CRAS e di altri cittadini è stato richiesto l'intervento del comune di Miglionico affinchè si intervenisse per evitare che quei cuccioli e la loro madre potessero costituire elemento di crescita ulteriore del fenomeno del randagismo.
Immediata la risposta del sindaco che ha subito disposto l'affidamento presso il canile di Matera in attesa di auspicabili adozioni. Al momento dell'intervento degli operatori del canile un cucciolo mancava all'appello.
Domenica 3 marzo all'ingresso della Riserva di San Giuliano ed in prossimità delle chiuse della Diga sono stati abbandonato da ignoti 7 cuccioli insieme alla loro madre. Si tratta di 7 splendidi maremmani di circa 3 mesi di età.
Considerato il loro comportamento e l'ottimo stato di salute è presumibile pensare che si tratta di una cucciolata cresciuta in qualche azienda nei dintorni.
Grazie anche all'interessamento del CRAS e di altri cittadini è stato richiesto l'intervento del comune di Miglionico affinchè si intervenisse per evitare che quei cuccioli e la loro madre potessero costituire elemento di crescita ulteriore del fenomeno del randagismo.
Immediata la risposta del sindaco che ha subito disposto l'affidamento presso il canile di Matera in attesa di auspicabili adozioni. Al momento dell'intervento degli operatori del canile un cucciolo mancava all'appello.
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