martedì 21 aprile 2009
Un'azione dimostrativa di Greepeace a Scanzano Jonico
COMUNICATO STAMPA
Pieno sostegno e somma soddisfazione per la azione dimostrativa di Greenpeace sulla chiusura dei pozzi di salgemma a Scanzano Jonico. Dal novembre 2003, in seguito alla civile protesta, non appena Scanzano venne cancellato dal Decreto 314/2003, abbiamo più volte richiesto un intervento alle istituzioni competenti, affinché, la miniera di salgemma di Terzo Cavone non fosse mai più utilizzata. Oggi, con la ripresa della politica del nucleare dal Governo Berlusconi, l’azione di Greenpeace rafforza le nostre richieste ribadendo l’esigenza immediata di un intervento per chiudere i pozzi e ripristinare i luoghi. Ma non solo. Se non vogliamo rischiare uno “sviluppo distorto” del nostro territorio, i Comuni, le Province e la Regione Basilicata devono prendere in considerazione i buon esempi dei molti paesi europei e del Presidente degli Stati Uniti Obama, che in poco tempo, ha predisposto politiche innovative per costruire un nuovo modello energetico con l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili, l’efficienze e il risparmio.
I volontari dell’Associazione sono convinti che anche la Basilicata, non solo il Trentino Alto Adige, è capace di innovarsi, impiegare al meglio le risorse, e produrre più del 50 % di energia elettrica con le fonti rinnovabili in poco tempo.
Associazione "Scanziamo le scorie"
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