SCANZANO JONICO LA LEZIONE DEL PROF. PIERO PIERI RESTA VALIDA
Quella sciagurata idea del sito nucleare
[fi.me.]
• SCANZANO JONICO. La notizia sui canyon e vulcani sotto lo Jonio scoperti nella campagna Magic (Marine geohazards along the italian coasts) dell’Isti - tuto nazionale di Oceaonografia e geofisica sperimentale di Trieste e del Cnr, per conto della Protezione civile, ha ricordato la “le zione” del prof. Piero Pieri, docente all’università di Bari, a Scanzano Jonico, il 23 novembre 2004. Un anno dopo, cioè, il decreto del Governo, poi ritirato, per ubicare nei giacimenti di sale di Terzo Cavone, a 500 metri dallo Jonio, il deposito unico delle scorie d’Italia. “Non ho notizia di quella decisione”, ha risposto alla nostra domanda la responsabile scientifica del “Ma gic”, Silvia Ceramicola. Proprio la vicenda di Scanzano, però, rende l’elaborazione della prima “Car ta della pericolosità dei fondali marini d’Italia” necessaria. “La scelta di Scanzano – disse il prof. Pieri – per il deposito delle scorie è scandalosa. Nella prima metà degli anni 60, nello Jonio, a circa 20 km da qui, c’è stato un terremoto. In geologia, quarant’anni sono come una frazione di secondo. E’ come se quel terremoto fosse avvenuto quasi in questo momento. Ci sono faglie nel sottosuolo da cui si sprigionano i terremoti. Anche sul fondale del mar Ionio, davanti a noi, c’è una faglia. Che si muove come tutte le altre. Non dimentichiamo, infine, che i mari si stanno sollevando. Ma, a chi è venuto in mente di ubicare un cimitero atomico qui? La scelta di Scanzano era ed è – concluse Pieri – geologicamente scandalosa”.
La Gazzetta del Mezzogiorno 19 maggio 2009
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