Sabato 19 febbraio nel Parco della Murgia Materana uno Sparviero, una Poiana ed una Civetta, tre splendidi rapaci che vivono stabilmente nel territorio lucano, hanno riacquistato la libertà dopo un periodo di cure presso il Centro Recupero Animali Selvatici della Riserva Naturale di San Giuliano. Gli animali erano stati affidati ai responsabili della struttura a seguito del loro ritrovamento in condizioni di totale difficoltà, quasi certamente destinati alla morte se non fossero stati soccorsi in tempo.
La Civetta (Athene noctua) fu ritrovata il 27 novembre 2010 da alcuni cittadini di Tricarico che la consegnarono al locale Comando dei Carabinieri i quali la trasportarono tempestivamente presso il Centro di Recupero. Qui una visita veterinaria permise di diagnosticare un grave trauma oculare che impediva al piccolo rapace notturno di utilizzare normalmente la vista, di muoversi e di nutrirsi autonomamente. Un periodo di specifiche cure e di assistenza adeguata hanno consentito il pieno recupero delle capacità visive e il ritorno alla libertà dopo 82 giorni di permanenza nelle strutture del Centro.
Lo Sparviero (Accipiter nisus) fu rinvenuto invece il 6 dicembre scorso nei pressi della Collina di Timmari vicino Matera dopo che un forte impatto, probabilmente contro un veicolo, gli procurò una frattura all’omero ed un trauma oculare. Fu consegnato al Centro da Clara Riccardi, titolare dell’agriturismo Tempa Bianca, che lo ritrovò a terra incapace di volare. Trasferito al Centro fu subito sottoposto a visita veterinaria. Un delicato intervento chirurgico effettuato lo stesso giorno dal dott. Tralli e le successive cure presso la struttura gli hanno permesso di recuperare pienamente la sua autonomia e la capacità di predare e volare perfettamente.
La Poiana (Buteo buteo) fu ritrovata poco più di un mese fa, a terra esanime ed incapace di muoversi minimamente, da alcuni cittadini nei pressi di Miglionico, non lontano dalla Riserva di San Giuliano. Gli stessi la consegnarono a personale della Provincia di Matera, in servizio in quella zona, per il suo affidamento urgente al Centro Recupero. Le sue condizioni infatti erano molto gravi: una ferita sanguinante alla testa e una paralisi totale ad entrambe le zampe non lasciavano spazio all’ottimismo. Anche qui la pazienza e la professionalità del veterinario e dei responsabili del Centro hanno permesso un piccolo miracolo. La Poiana è perfettamente guarita, le sue zampe sono tornate in forma e le ferite alla testa si sono quasi rimarginate. E’ stato perciò deciso di liberarla nel suo habitat con la certezza che riprenderà il suo insostituibile compito di predatore, allo stesso modo dello Sparviero e della Civetta, negli equilibri della Natura e nel mantenimento della Biodiversità.
Tutti e tre gli esemplari prima del rilascio sono stati inanellati grazie alla collaborazione di Egidio Mallia, inanellatore autorizzato dall’ISPRA con cui da anni il Centro collabora per la raccolta dei dati scientifici.
L’attività del Centro Recupero Rapaci ed altri animali selvatici protetti è stata portata avanti dal 2006 al 2009 grazie ad un finanziamento del Progetto Life Natura “Rapaci Lucani”. Per tutto il 2010 invece il servizio, non più finanziato dai fondi europei, è stato comunque garantito dalla società De Rerum Natura con la collaborazione dell’Associazione ALTURA grazie alla passione e alla professionalità del responsabile del Centro e dei suoi collaboratori, oltre all’insostituibile ruolo del responsabile veterinario dott. Vito Tralli che ha visitato ed operato ogni volta che è stato necessario. Anche la Facoltà di Veterinaria dell’Università di Bari ha collaborato con il Centro supportando alcuni interventi e terapie. Nel solo anno 2010 sono stati affidati al Centro 200 esemplari feriti o in difficoltà, gran parte dei quali appartenenti a specie protette in Italia ed Europa.
Il Responsabile del Centro Matteo Visceglia dichiara:
“Ci auguriamo che il supporto derivante dagli Enti e dalle Istituzioni preposte alla cura e al recupero della fauna selvatica possa diventare un impegno costante ed annuale e non debba più essere soggetto a vuoti finanziari che non permettono di svolgere in piena tranquillità questo importante lavoro di tutela della fauna autoctona protetta e di conservazione della Biodiversità nella provincia di Matera.
Il ruolo del Centro Recupero è fondamentale anche per gli importanti risvolti didattici e di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini e delle scuole. Non a caso spesso alle liberazioni partecipa un pubblico attento ed interessato alle attività del Centro. Altre importanti funzioni del nostro lavoro sono legate al contributo nella ricerca e monitoraggio della fauna, alla collaborazione con le strutture sanitarie locali per alcuni aspetti inerenti il controllo e segnalazione di alcune patologie riscontrate negli esemplari selvatici, allo studio della dispersione e della migrazione degli esemplari rilasciati. Il Centro Recupero inoltre offre consulenza, limitatamente alle proprie possibilità di interevento, ai cittadini anche nei casi in cui vi sono particolari situazioni che coinvolgono il rapporto tra l’Uomo e la fauna selvatica, con particolare riferimento alle specie sinantropiche. Chiunque ritrovi rapaci in difficoltà può contattare la provincia di Matera, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia Municipale e tutti gli altri organismi preposti presenti sul territorio. Il nostro recapito telefonico diretto è il 339-1637510”.
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