La Regione Basilicata, d’intesa con il
Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha
individuato 20 Zone speciali di conservazione (ZSC) sul territorio
lucano. La Basilicata è la prima regione italiana dell’area
biogeografica mediterranea a dare piena attuazione alla Direttiva
Habitat, attraverso la quale la Comunità europea mira a creare una rete
ecologica tra i Paesi europei, per la salvaguardia del patrimonio
naturalistico e della biodiversità, denominata Rete Natura 2000. Una ZSC
è quindi un sito di importanza comunitaria per il quale sono state
individuate idonee misure di tutela e di conservazione, necessarie al
mantenimento o al ripristino degli habitat naturali e delle specie, per
cui il sito è stato designato dalla Commissione Europea. Dei 50 siti di
interesse comunitari (SIC) presenti sul territorio lucano, 20 sono stati
muniti di Misure di tutela e conservazione (Mtc), diventando quindi
Zone speciali di conservazione, approvate e riconosciute dal Ministero
dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Queste sono le
20 Zsc lucane che entreranno a far parte della rete europea della
biodiversità: Abetina di Laurenzana; Abetina di Ruoti; Bosco
Cupolicchio; Bosco di Rifreddo; Bosco Mangarrone (Rivello); Dolomiti di
Pietrapertosa; Faggeta di Moliterno; Faggeta di Monte Pierfaone;
Grotticelle di Monticchio; Lago La Rotonda; Lago Pantano di Pignola;
Monte Paratiello; Monte Vulture; Monte Li Foi; Murge di S. Oronzio;
Valle del Noce; Bosco di Montepiano; Foresta Gallipoli – Cognato;
Gravine di Matera; Lago S. Giuliano e Timmari. Già da alcuni anni la
Regione Basilicata ha intrapreso una serie di azioni strategiche rivolte
alla conoscenza del patrimonio naturalistico lucano e alla attuazione
di efficaci strategie di conservazione della sua biodiversità.
L’aggiornamento dei dati relativi ai Siti della Rete Natura 2000, ha
costituito la base per la redazione degli strumenti gestionali idonei:
Misure di Tutela e Conservazione (Mtc) e Piani di Gestione (Pdg)
finalizzati alla tutela di un patrimonio riconosciuto a livello
internazionale e ad una crescita consapevole e responsabile dei
territori interessati. La Regione Basilicata, a differenza delle altre
Regioni italiana appartenenti all’area biogeografica mediterranea, è
riuscita ad indicare le Zsc entro i limiti fissati, evitando così
all’Italia di incorrere in procedure di infrazione. Attualmente è in
corso di adozione e condivisione con i territori, la definizione dei
Piani di gestione che trasformeranno altri 27 Sic lucani in Zone
speciali di conservazione di importanza europea.
(Il decreto ministeriale di designazione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 settembre 2013 n.226)
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