Guardando il servizio emerge come il risultato più importante del cosiddetto "censimento" sia la presunta necessità di "controllare" le popolazioni di ungulati selvatici nelle aree parco. Ancora una volta è evidente come la lobby venatoria sia la principale responsabile di questo genere di attività, con scarso o nullo coinvolgimento di tecnici qualificati. Ricordo infatti che in primo luogo le librazioni di Cinghiali sul territorio sono state messe in atto dalle associazioni venatorie (come in tutto il resto d'Italia) e che l'Osservatorio Faunistico Regionale si sta occupando per l'80% delle sue attività di temi cari alla caccia, come la "gestione" degli ungulati e i censimenti della Lepre italica. Mi pare si faccia ben poco per il monitoraggio degli habitat naturali, per i quali ci sarebbero ben altri e più importanti indicatori faunistici, ma evidente di poco interesse per il mondo venatorio.
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Guardando il servizio emerge come il risultato più importante del cosiddetto "censimento" sia la presunta necessità di "controllare" le popolazioni di ungulati selvatici nelle aree parco. Ancora una volta è evidente come la lobby venatoria sia la principale responsabile di questo genere di attività, con scarso o nullo coinvolgimento di tecnici qualificati. Ricordo infatti che in primo luogo le librazioni di Cinghiali sul territorio sono state messe in atto dalle associazioni venatorie (come in tutto il resto d'Italia) e che l'Osservatorio Faunistico Regionale si sta occupando per l'80% delle sue attività di temi cari alla caccia, come la "gestione" degli ungulati e i censimenti della Lepre italica. Mi pare si faccia ben poco per il monitoraggio degli habitat naturali, per i quali ci sarebbero ben altri e più importanti indicatori faunistici, ma evidente di poco interesse per il mondo venatorio.
Egidio Fulco
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