martedì 1 dicembre 2015

Avvistamento di Lontra sul Lago di San Giuliano

L'ultima domenica di novembre 2015 un bellissimo esemplare di Lontra si è fatto ammirare tra le increspature delle acque del lago di San Giuliano. A immortalare il raro mustelide è stato il naturalista materano Gianvito Santantonio, incredulo ed emozionato per il fortunato incontro. Per diversi minuti l'ha potuta seguire nel suo comportamento, prima intenta a nutrirsi di un pesce appena catturato e poi mentre nuotava sulla superficie del lago. A lui siamo grati per averci informato in diretta dell'avvistamento e per averci poi inviato le due foto qui pubblicate.
La Lontra è stata segnalata e documentata in tutti i maggiori bacini idrici e corsi d'acqua della Basilicata come pure su piccoli  affluenti, torrenti, canali e laghetti temporanei. La sua presenza dimostra l'alto valore degli habitat che essa ancora frequenta nonostante in molti casi vi siano tanti fenomeni di degrado e disturbo. Abbiamo il dovere di proteggere gli ultimi baluardi della natura lucana ma occorre anche prendere atto che in assenza di interventi più concreti e decisi di tutela e protezione della natura queste rare e belle immagini saranno sempre più un ricordo.


domenica 18 ottobre 2015

Falco di palude: impallinato, curato e liberato - Comunicato stampa LIPU-CRAS 19 ottobre 2015

Il Falco di palude all'arrivo

TORNA A VOLARE IL FALCO DI PALUDE IMPALLINATO

Ritrovato da due poliziotti, recuperato dalla LIPU di Gravina e curato dal CRAS della Provincia di Matera

 
Un magnifico esemplare femmina di Falco di palude (Circus aeruginosus) ha riacquistato la libertà lungo le sponde del Lago di San Giuliano, dopo aver trascorso un periodo di cura presso il Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) provinciale di Matera. È uno dei tanti animali selvatici che il CRAS e la LIPU, in stretta collaborazione da alcuni anni, riescono a curare e liberare. Per ogni animale recuperato e liberato c’è sempre grande emozione e soddisfazione, c’è sempre una storia da raccontare, e questo è uno di quei casi particolari che vale la pena ricordare.
Circa tre settimane fa una volante della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Gravina in Puglia (Ba) rinveniva alla periferia della città un rapace in difficoltà. Grazie al tempestivo intervento degli agenti Michele Signoriello e Giuseppe Zaccaro il rapace veniva raccolto e messo in sicurezza. I volontari della LIPU, interpellati per il successivo recupero, si prodigavano per l’immediato trasporto al CRAS materano.
In Italia il Falco di palude è una specie sedentaria e nidificante, oltre che migratrice, localizzata principalmente nella pianura padana dove costruisce un nido a terra in prossimità di zone umide. Al sud è soprattutto svernante o di passo, come l’esemplare protagonista di questa storia.
La prima valutazione dell’animale non ha evidenziato nessuna lesione traumatica apparente o particolari problemi, piuttosto il falco si mostrava abbastanza reattivo. Il successivo esame radiografico ha invece svelato il motivo dello stop alla sua migrazione: 8 pallini di piombo sparsi in tutto il corpo, ovvero il risultato di una fucilata partita da un vile bracconiere. “Fortunatamente i pallini non hanno interessato organi vitali – dichiara la dott.ssa Olimpia Lai, docente di Tossicologia veterinaria presso il Dip. di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari - determinando tuttavia una frattura composta dell’ulna, peraltro completamente recuperata. Il piombo rimasto nelle masse muscolari, non essendo biodisponibile, rimane inerte e si fa incapsulare, a differenza di quello ingerito e lentamente assorbito fino a provocare gli effetti del saturnismo”.
Il falco potrà quindi volare senza problemi anche se porterà dentro di sé lo spiacevole ricordo dell’incontro con bracconieri. Dopo le cure dello staff del CRAS ed un periodo di necessaria riabilitazione trascorso in voliera, è stato possibile il totale recupero della sua condizione fisica, fino al momento del ritorno alla libertà nella Riserva Naturale Regionale di San Giuliano, luogo idoneo per il suo rilascio. Poco prima della liberazione il falco è stato inanellato a scopo scientifico dal Dott. Egidio Mallia del Parco Regionale di Gallipoli Cognato; in caso di ritrovamento la lettura del codice dell’anello potrà dare utili informazioni sui suoi spostamenti.
“Con questa breve storia – dichiarano Pino Giglio della LIPU e Matteo Viscegliadel CRAS - abbiamo voluto evidenziare la sensibilità e la tempestività dei poliziotti nel soccorso e recupero del falco, un fatto doveroso per tutte le forze di polizia presenti sul territorio a cui va il nostro ringraziamento per la loro collaborazione. Contestualmente, vogliamo anche denunciare un atto illecito di bracconaggio ai danni di una specie particolarmente protetta, un fatto molto grave anche perchè avvenuto nell’ambito territoriale del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Quello che conta adesso è la libertà ridata al falco e la possibilità di raccontare una storia a lieto fine che speriamo possa far apprezzare la bellezza e la meraviglia della natura e di chi ogni giorno si prodiga per la sua tutela e salvaguardia”.
 
CRAS Provinciale di Matera                   Matteo Visceglia 
LIPU Onlus, Sez. di Gravina in Puglia     Pino Giglio

Radiografia
Dopo le cure

Dopo le cure

In voliera di riabilitazione

Il Responsabile del CRAS

Il Responsabile del CRAS

Il Responsabile del CRAS

Inanellamento

Il falco inanellato

L'apertura del box di rilascio

Volontari del CRAS in attesa che voli via

Appena volato via dal box!

Nuovamente libero sui campi!

Nuovamente libero in cielo!

sabato 21 marzo 2015

Approvato a Matera il Regolamento sul Benessere Animale

Prevenzione e controllo del randagismo, gestione corretta degli animali con il divieto di lasciarli in spazi angusti e di tenerli legati con catena, protezione e tutela del falco grillaio, divieto di uso degli animali per la pratica dell’accattonaggio, riapertura dei parchi ai cani e in generale libero accesso nei luoghi pubblici (anche se provvisti di guinzaglio). Sono solo alcuni dei punti principali del regolamento sul benessere animale approvato all’unanimità dei presenti, nell’ultima seduta del Consiglio comunale.
E ancora: chiusura totale alla vivisezione, alla produzione di pellicce e divieto dei circhi con grandi animali, pronto soccorso e sterilizzazione gatti, riconoscimento della pet therapy, obbligo di sguinzagliamento e di rieducazione dei cani ospitati nei canili ed una più strutturata impostazione delle informazioni sui cani che verranno affidati, divieto di vendita di animali acquatici e di terra nelle feste patronali, divieto di macellazione domestica per ovino caprini oltre che equini bovini come già previsto per legge-
Piena soddisfazione è stata espressa dall’assessore al benessere animale, Jenny Visceglia e dal sindaco, Salvatore Adduce. “Si tratta – afferma Visceglia – di uno straordinario risultato che posiziona Matera fra le città all’avanguardia in Italia per le garanzie nei confronti del benessere animale in piena coerenza con il regolamento in materia dell’Unione europea, con quello dell’Anci e, soprattutto, con una capitale europea della cultura. L’intento è stato quello di dare una lettura attenta alle nostre problematiche cittadine e di porvi in qualche modo rimedio secondo un principio guida che è quello del rispetto, della tolleranza e della pacifica convivenza fra uomo e animale”.
Il regolamento è stato presentato in aula dalla presidente della Commissione Ambiente, Bruna Rondinone.
“Con questo regolamento – ha detto Rondinone – il Consiglio comunale di Matera riconosce la necessità di garantire il benessere animale nel suo complesso, sia dal punto di vista fisico e della salute che dal punto di vista psicologico. Questo regolamento si ispira al format di quello approvato dall’Anci e fa riferimento a quanto legiferato in materia dalla Regione Basilicata garantendo un corretto rapporto uomo animale”.
Il regolamento per il benessere animale de Comune di Matera, come afferma Visceglia “non è  di carattere sanitario, né tantomeno una raccolta di leggi, direttive, ordinanze attualmente in vigore. Esso si incardina esattamente nel potere regolamentare conferito ai comuni, ha pertanto potere normativo, informativo e mi auguro soprattutto educativo”.
Promuove pratiche per  favorire l’adozione e l’affidameneto di animali abbandonati per arginare il randagismo e sottolinea la responsabilità civile e penale  che si manifesta nella presenza di numerosi cani senza microchip.
Il regolamento vieta la segregazione dei cani in terrazzi esposti alle intemperie e senza ripari, lasciati in spazi angusti e privi di norme igieniche che sfocino nel maltrattamento animale. Così come vieta la detenzione a catena e la detenzione e la utilizzazione di animali di qualunque specie ed età per la pratica dell’accattonaggio.
Inoltre, regolamenta l’accesso dei cani nei Parchi rispettando le dovute precauzioni a favore dei bambini ma anche degli adulti.
“Abbiamo sancito e regolamentato ulteriormente  - aggiunge Rondinone - la protezione e la tutela dei nidi del Falco Grillaio che vede Matera come prima colonia al mondo per numero di esemplari, ma anche di tutte le specie nidificanti. Abbiamo  affrontato il problema degli allevamenti di animali a fini di sperimentazione/vivisezione  evitandone l’apertura su tutto il territorio comunale e abbiamo definito nuove modalità di autorizzazione all’approdo dei circhi e mostre viaggianti nel Comune di Matera”.
Il regolamento, infine, affronta anche l’annoso problema della raccolta delle deiezioni canine. Al di là della parte sanzionatoria prevede misure alternative  e sperimentali di contenimento già adottate con successo in altre amministrazioni comunali .Si tratta della mappatura del dna dei cani di proprietà microcippati con relativa  sanzione a campione e senza contestazione  contestuale.
“Ringrazio – afferma l’assessore Visceglia – tutti i consiglieri comunali che hanno sempre partecipato alla lettura ed alla rielaborazione degli articoli con grande interesse. A partire dal grande contributo offerto dalla presidente della Commissione ambiente, Bruna Rondinone, che ha studiato con passione ogni singolo aspetto,  e ringrazio il sindaco per la fiducia che mi ha dato”.
“Oggi – conclude Visceglia - è un giorno di festa, perché finalmente saremo tra le città pilota di un regolamento che fa della parola tutela e benessere il vero fulcro. Gli animali non lo sanno, ma spero potranno “sentire” che in questa città che proclama la pace tira un vento nuovo che parla di amore anche per loro”.
 

venerdì 30 gennaio 2015

Salvato un cervone in un parco urbano di Matera

Nel pomeriggio di martedì scorso 27 gennaio 2015 agenti del CFS Comando Stazione di Matera hanno consegnato al CRAS un esemplare adulto di cervone (Elaphe quatuorlineata) ritrovato in pieno centro a Matera nei pressi del vecchio cimitero che presentava numerose ferite provocate da morsi di cane. Evidentemente pensiamo sia stato scovato da un cane (non sappiamo se padronale o randagio) mentre era in letargo e aggredito ripetutamente con morsi anche profondi lungo tutto il tronco. All'interno delle ferite erano presenti numerosissime larve di mosca che lo stavano letteralmente divorando vivo. Dopo un immediato consulto telefonico con la dott.ssa Olimpia Lai il serpente è stato da noi sottoposto (con l'aiuto degli agenti del CFS) ad una prima asportazione meccanica della massa di larve più superficiali e poi a lavaggi e immersioni in una soluzione diluita di Betadyne. Pur avendo eliminato una buona quantità di larve abbiamo ritenuto necessario trasferire il povero rettile presso il Dipartimento di Medicina Veterinaria dell'Università di Bari dove la dott.ssa Lai ha continuato i lavaggi e le disinfezioni per poi iniziare una serie di terapie specifiche allo scopo di salvare il cervone, specie particolarmente protetta in Europa. Per ora è prognosi riservata. Vediamo che succede nei prossimi giorni. Grazie al CFS per l'intervento di recupero e consegna al CRAS e alla dott.ssa Lai per l'indispensabile l'assistenza al rettile. Se tutto si metterà a posto la prossima primavera-estate potrebbe essere liberato. Si raccomanda ai possessori di cani (che presumiamo siano amici anche degli altri animali) di fare molta attenzione quando i propri amici a 4 zampe scovano animali. E' necessario intervenire subito affinchè non si permetta al cane di ferire o uccidere tanti serpenti, tartarughe, rospi, falchi grillai, ecc. Taggate i vostri amici che vanno a spasso con i cani nei campi e nei parchi.

Fonte: https://www.facebook.com/matteo.visceglia.3  post del 29 gennaio 2015




mercoledì 21 gennaio 2015

Salvata una volpe rimasta intrappolata in una cisterna

Una volpe rimasta intrappolata per qualche giorno in una cisterna per la raccolta delle acque nei Sassi di Matera è stata salvata grazie all'allarme dato domenica mattina da Liborio Nicoletti, una guida turistica di Matera che l'aveva notata durante un percorso di accompagnamento per alcuni visitatori. Con la collaborazione dei Vigili del Fuoco è stata recuperata, con l'aiuto di una scala, dal fondo della cisterna e subito consegnata al CRAS Provinciale di Matera per i controlli necessari. Siamo stati a prelevarla direttamente dal Comando dei Vigili del Fuoco e subito abbiamo notato che pur essendo stremata, poco reattiva e sicuramente affamata, non aveva per fortuna nulla di rotto. Un paio di giorni di riposo e alimentazione al CRAS e poi via, nuovamente libera! Nulla di grave per fortuna, solo un lieto fine per una volpe in cerca di cibo, e non di avventure, tra caverne e cisterne dei Sassi di Matera. Un grazie a Liborio Nicoletti per la sua sensibilità e ai Vigili del Fuoco per il loro pronto intervento.

domenica 18 gennaio 2015

Liberata un civetta nella Riserva di San Giuliano

Questa civetta arrivò, grazie alla LIPU, il 23 agosto scorso con il piumaggio completamente imbrattato da una sostanza oleosa che le aveva completamente fatto perdere elasticità e capacità termoregolante. Non riusciva a volare ed emanava uno strano e cattivo odore. Approfittando dell'estate l'abbiamo lavata 3/4 volte con un delicato shampoo neutro e poi l'abbiamo messa in voliera a riabilitarsi. Dopo 4 mesi era completamente "rimessa a nuovo". Il suo piumaggio, ormai ritornato splendido come prima, le aveva fatto riacquistare le doti di un'abile volatrice. Il 23 dicembre, al tramonto, nei pressi di un rudere nelle campagne tra Miglionico e il Lago di San Giuliano, le abbiamo restituito la libertà, schizzando veloce come un razzo fuori dalla scatola-box di trasporto. Alla zampa destra porta un piccolo anello con il suo codice identificativo!

lunedì 12 gennaio 2015

Censimento invernale del Nibbio reale in Basilicata

In Italia tra il 9 e l'11 di gennaio è stato svolto con il coordinamento del CISO, il consueto censimento invernale dei nibbi reali al dormitorio. Tantissimi sono i nibbi osservati nei siti noti ma molto resta da fare per migliorare la rete di monitoraggio al fine di comprendere le dinamiche della popolazione svernante in relazione ai diversi fattori ambientali ed antropici. Il CRAS ha partecipato all'iniziativa in Basilicata e nella foto qui sotto si notano alcuni nibbi in uno dei roost che abbiamo censito dove sono stati osservati da 120 a 140 nibbi reali.