11/09/2008
OLA: NO A TRIVELLE PETROLIFERE SU COSTA IONICA LUCANA
“Dopo le ricerche in terra ferma anche nell'area Metapontina è la volta delle ricerche petrolifere in mare, lungo la costa Ionica Lucana”. Almeno secondo la Ola, organizzazione lucana ambientalista, per la quale una società romana ai sensi della normativa vigente avrebbe “presentato al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, al Ministero per i Beni e le Attività culturali, nonché alla Capitaneria di Porto di Taranto, una richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale per l'istanza di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi denominata “d 148 D.R.- CS” e localizzata nel settore nord-occidentale del Golfo di Taranto adiacente la costa ionica lucana”. La Ola, in un comunicato stampa, chiede che “l'Assessorato Ambiente, Tutela del Territorio e Politiche della Sostenibilità, esprima nell'ambito della Via nazionale (Valutazione di Impatto Ambientale) parere negativo, considerata la fragilità degli ecosistemi marini costieri soggetti, tra l'altro, ad erosione e per possibili cause di degrado ed inquinamento derivanti dall'attività petrolifera e di trivellazione prospiciente le spiagge. Tale attività è, infatti, incompatibile anche dal punto di vista dell'immagine con le attività turistiche della fascia jonica-metapontina già duramente penalizzata economicamente nei suoi settori economici trainanti, rappresentati dal turismo e dall'agricoltura e per i quali sono assenti politiche regionali capaci di risollevarne le sorti”.
(bas - 04)
11/09/2008 17.34.44 [Basilicatanet]
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