Tale iniziativa si auspica possa diventare occasione per ripensare al difficile rapporto tra i fruitori della Riserva (in gran parte gitanti e pescatori) e l'ambiente in cui essi stessi praticano le loro attività ricreative e ludiche. Quintali di rifiuti di ogni genere sono sparsi e abbandonati lungo il perimetro del lago e lungo le strade che lo circondano per diversi chilometri. Una iniziativa come quella organizzata per sabato prossimo, nonostante la buona volontà di chi la promuove, non può risolvere il problema ma almeno permette di porre l'interrogativo su quale destino deve avere questa storica e "matura" area protetta (nasce infatti nel lontano 1976 come Oasi di protezione della Fauna) che per le sue caratteristiche naturalistiche, paesaggistiche e ambientali meriterebbe molto di più dai suoi frequentatori abituali ma anche più severità e costanza nei controlli da parte di chi è deputato alla gestione dei vari aspetti che la riguardano. Le norme che attengono alla sua fruizione corretta sono molto chiare, non hanno bisogno di essere interpretate. Occorre semplicemente solo farle rispettare e applicarle. Ma il problema è proprio questo...
Tracce di chi non sapeva proprio come smaltire pneumatici di trattori agricoli |
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