RIVELLO NON È STATO INSERITO NEL PROGETTO «RETE NATURA 2000» CANDIDATO A FINANZIAMENTI EUROPEI
Monte «Coccovello» è stato escluso dai 48 siti di grande interesse ambientale
Il massiccio con grotte di natura carsica ospita alcune specie faunistiche protet te
URBANO FERRARI
•R I V E L LO.Sembra proprio che il possesso di caratteristiche e peculiarità di alto profilo ambientale, paesaggistico, speleologico e faunistico, non siano sufficienti al monte Coccovello, un maestoso massiccio montuoso che insiste sui territori dei Comuni di Rivello, Trecchina e Maratea, per meritare le considerazioni e le attenzioni dovute. Il monte Coccovello, infatti, è stato letteralmente ignorato dalle Istituzioni regionali che, avendo fatto partire, con il concorso di finanziamenti dell’Unione Europea, un ambizioso progetto denominato «Rete Natura 2000», non è stato inserito fra i 48 siti regionali ad alta valenza ambientale, meritevoli di particolari politiche ed interventi di conservazione e tutela e, in particolare, di quelli (26), attualmente senza tutela specifica perché non compresi in nessuno dei parchi esistenti. Il monte già violato e ferito pesantemente circa un decennio fa dal passaggio dirompente di un mega - elettrodotto diretto a Castrocucco di Maratea che, di fatto, con i suoi 30 enormi tralicci, veri e propri mostri di metallo, sconvolsero non poco la sua composta valenza paesaggistica ed ambientale, oggi, vittima sacrificata della Società Snam - Rete Gas che, dovendo realizzare un metanodotto diretto nel Basso Cilento, è pronta ad invadere e «sacrificare» la montagna, ancora offesa e sanguinante, subisce un altro grave ed ingiustificato affronto e un offensivo declassamento che, com'è naturale intuire, lo esporranno ancora di più alle indiscriminate invasioni e ai feroci saccheggi. Come è possibile che ben 148 professionisti, reclutati per monitorare l’intero territorio regionale e ben 15 Società, abbiano sottostimato e dimenticato il vero valore del monte Coccovello?
Eppure gli studi predisposti e pubblicati dal Gruppo Geo - Speleo « Valle del Noce» hanno evidenziato come il monte Coccovello meriti non solo le attenzioni, ma anche il rispetto generale. Infatti è sede di grotte di natura carsica di ottimo livello non solo speleologico, che collegano le sue viscere con la costa di Maratea, ospita vere rilevanze di tipo faunistico (il lupo vive e si riproduce sulla montagna dove sono presenti anche altre specie protette fra le quali l’istrice, la lontra, la poiana, il falco pellegrino, il nibbio, il picchio nero ed il corvo imperiale). Sulla montagna sembra essere presente la Stella Alpina, il sorbo farinaceo e tra le farfalle, la cavolaia, la Lycaena Phiaeas, la Vanessa Cardui, la Parasemia Plantiginis. Questo è soltanto parte di un corredo ambientale e naturale. C’è tempo e modo, comunque, per avvedersi dell’errore ed assegnare il giusto ruolo ad una montagna che merita rispetto.
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno 31 marzo 2009
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