domenica 26 aprile 2009

Un Nibbio reale al Centro Recupero


Il Nibbio poco prima della consegna.

Questa sera alle 20,00 una telefonata dei Carabinieri mi annuncia l'arrivo di un rapace, ritrovato da due cittadini, con una ferita all'ala. Dopo rapidi accordi e contatti ecco che i soccorritori alle 20,30 si presentano con la loro automobile. Aperto il bagagliaio vedo un bellissimo ma sfortunatissimo Nibbio reale! Un immediato esame mette infatti in evidenza una frattura esposta e sanguinante all'ala destra oltre ad altre ferite. I soccorritori, cittadini di Grottole, hanno dichiarato di aver rinvenuto il Nibbio in prossimità della strada che circonda la Riserva di San Giuliano, non lontano dal lago. L'animale è stato subito reidratato ed alimentato in attesa dell'intervento di domani presso l'ambulatorio veterinario del dott. Tralli.
Il Nibbio reale è una delle specie di rapaci più importanti dal punto di vista conservazionistico in Italia. La Basilicata ospita la più importante popolazione a livello nazionale tanto da essere inclusa tra le specie a maggior priorità di tutela dall'Unione Europea.

venerdì 24 aprile 2009

Albanelle minori nella valle del Bradano








Ogni anno durante la migrazione primaverile è facile osservare sui campi di grano dei rapaci che volano a pochi metri dal terreno, sempre con la testa rivolta in basso alla ricerca di piccoli roditori. I maschi e le femmine adulti sono molto differenti nel piumaggio con il maschio inconfondibile grigio e nero sulle parti superiori.
In provincia di Matera la specie è migratrice ma in alcune regioni italiane vi nidifica con 260-380 coppie, concentrate soprattutto in alcune aree dell'Italia Centrale e in Pianura Padana. Una parte della popolazione nidifica in Sardegna e altre coppie sono presenti irregolarmente in altri siti.
L'habitat preferenziale per la nidificazione si trova abbondantemente anche in Basilicata ma al momento non è stata ancora provata una nidificazione.

Le immagini sopra ritraggono un maschio adulto fotografato questo pomeriggio nella Valle del Bradano in territorio di Montescaglioso.

martedì 21 aprile 2009

Un'azione dimostrativa di Greepeace a Scanzano Jonico



COMUNICATO STAMPA

Pieno sostegno e somma soddisfazione per la azione dimostrativa di Greenpeace sulla chiusura dei pozzi di salgemma a Scanzano Jonico. Dal novembre 2003, in seguito alla civile protesta, non appena Scanzano venne cancellato dal Decreto 314/2003, abbiamo più volte richiesto un intervento alle istituzioni competenti, affinché, la miniera di salgemma di Terzo Cavone non fosse mai più utilizzata. Oggi, con la ripresa della politica del nucleare dal Governo Berlusconi, l’azione di Greenpeace rafforza le nostre richieste ribadendo l’esigenza immediata di un intervento per chiudere i pozzi e ripristinare i luoghi. Ma non solo. Se non vogliamo rischiare uno “sviluppo distorto” del nostro territorio, i Comuni, le Province e la Regione Basilicata devono prendere in considerazione i buon esempi dei molti paesi europei e del Presidente degli Stati Uniti Obama, che in poco tempo, ha predisposto politiche innovative per costruire un nuovo modello energetico con l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili, l’efficienze e il risparmio.
I volontari dell’Associazione sono convinti che anche la Basilicata, non solo il Trentino Alto Adige, è capace di innovarsi, impiegare al meglio le risorse, e produrre più del 50 % di energia elettrica con le fonti rinnovabili in poco tempo.

Associazione "Scanziamo le scorie"

lunedì 20 aprile 2009

Il ritorno del Capovaccaio Arianna


La linea verde rappresenta la migrazione di andata.

All'indirizzo http://www.capovaccaio.it/sito2/italiano/indexit.htm è possibile seguire la rotta che sta seguendo il Capovaccaio Arianna per tornare in Italia.
Arianna è un capovaccaio nato nel centro di riproduzione in Toscana e liberato nell'Oasi LIPU di Gravina di Laterza nel 2006.
Dal settembre 2006 ha svernato in Mali e solo da pochi giorni ha deciso di intraprendere la migrazione di ritorno.
La radio satellitare offre la possibilità di seguire per la prima volta in assoluto la migrazione di ritorno di un esemplare di capovaccaio nato in cattività e liberato in Italia con il metodo Hacking.
Con molta probabilità Arianna potrebbe raggiungere le aree della provincia di Matera o quelle limitrofe della Puglia e aggregarsi ai capovaccai presenti in zona.

domenica 19 aprile 2009

Nuova coppia di Lanario scoperta in provincia di Matera



Nell'ambito del monitoraggio scientifico del Lanario (Falco biarmicus feldeggii) condotto per il Progetto LIFE Natura "Rapaci Lucani" è stata scoperta e documentata da Matteo Visceglia e Tonio Sigismondi la nidificazione di una nuova coppia nell'area orientale della provincia di Matera, in un sito del tutto nuovo.
La presenza di adulti in quest'area fu notata anche negli anni scorsi ma solo in questo mese è stato avviato un'approfondimento della ricerca per accertarne lo status e la eventuale nidificazione nell'area.
Dopo varie osservazioni mirate nelle aree potenziali in data 18 aprile è stata finalmente accertata e documentata la riproduzione! In un nido su parete sono stati osservati 3 pulcini abbastanza sviluppati vigilati da un adulto. La documentazione fotografica è stata effettuata da notevole distanza con la tecnica del digiscoping evitando così qualsiasi disturbo.
Allo stato attuale in tutta la Basilicata sono stimate da 13 a 20 coppie che rappresentano mediamente circa il 9,2-11,62 % della popolazione italiana stimata in 140-172 coppie (Sigismondi et al., 2008; Andreotti et al., 2008).
Il Lanario è uno dei rapaci più minacciati in tutta l'Europa e per questo il suo monitoraggio rappresenta una necessità per valutarne il trend nel corso degli anni. La tutela e la protezione da varie fonti di disturbo diretto e indiretto sembra essere l'unica possibilità di favorire un incremento di questa specie in Italia e nel resto del suo areale.

Il bosco di Pomarico tra proposte e problemi

sabato 18 aprile 2009

Il Premio Ambiente 2009 a Mario Tommaselli

Conosce il territorio della Murgia materana come pochi. E lo ama, forse, come pochi. Lo ha esplorato in lungo e in largo, da almeno cinquant’anni, da quando era uno dei «ragazzi del circolo La Scaletta», di cui pure è stato presidente, con i quali ha condiviso la scoperta e il censimento del patrimonio rupestre. Ma soprattutto, in quel territorio, Mario Tommaselli ha saputo leggere come pochi leggi universali, improntate al rispetto della natura, della storia dei luoghi, della unicità dei paesaggi e si è anche battuto perché fossero riconosciute attraverso la creazione del Parco delle chiese rupestri del Materano, di cui può considerarsi il padre a tutti gli effetti. Per tutte queste ragioni, è da ritenersi più che meritato il «Premio Ambiente 2009» che il consiglio direttivo dell’Ente Parco della Murgia materana ha deciso di conferirgli. La cerimonia si svolgerà oggi a Matera, alle 10, nella sala conferenze della sede dell’Ente, in via Sette Dolori 10.

Fonte: La Gazzetta di Basilicata 18 aprile 2009

mercoledì 15 aprile 2009

Un falco grillaio ferito ritrovato stamattina in città



Questa mattina un magnifico maschio adulto di falco grillaio ha impattato contro un ostacolo in pieno centro a Matera. Per l'incapacità di volare è stato presto individuato e raccolto dal signor Bruno Cipolla che, su consiglio del CFS a cui si era rivolto, lo ha fatto pervenire al Centro Recupero tramite la Polizia Provinciale di Matera. Immediatamente dopo la consegna è stato visitato dal dott. Tralli che gli ha riscontrato un ferita all'ala destra a livello dell'articolazione delle dita. Dopo la visita e la medicazione della ferita è stato subito rifocillato dal responsabile del Centro Recupero viste le precarie condizioni di salute ed un evidente stato di magrezza e debolezza. Ora si attenderà l'esito della cura, la riabilitazione al volo e la restituzione alla natura, compito principale del Centro. Al signor Bruno va un doveroso ringraziamento per la sensibilità dimostrata nel soccorrere lo sfortunato grillaio, simbolo della nostra natura più preziosa e vulnerabile.

martedì 14 aprile 2009

Volontari cercasi per inanellamento sulla costa tirrenica



Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio sarà svolta una sessione di inanellamento scientifico a Maratea, lungo la costa tirrenica. Si cercano collaboratori e partecipanti interessati a fare esperienza nel settore. Per chi è interessato c'è la possibilità di pernottamento gratuito presso strutture messe a disposizione dalla Regione Basilicata. Gli interessati possono direttamente mettersi in contatto con il responsabile del campo di inanellamento dott. Egidio Mallia telefonando al n. 393-0746799
Qui il comunicato stampa già diffuso pubblicato su questo blog.

domenica 12 aprile 2009

I bocconi avvelenati, strumento di morte per tanti animali

Ronde animaliste contro i casi di avvelenamento
EMILIO OLIVA


• Bocconi avvelenati. Non ha lasciato scampo a cani e gatti randagi l’esca mortale nascosta da qualche «animal killer» vicino ai cassonetti della spazzatura nel rione Agna Le Piane. Nei giorni scorsi è stata scoperta la carcassa di un cane e il numero di segnalazioni pervenute su simili episodi ha spinto gli attivisti dell’associa - zione «100% Animalisti Matera» a esporre uno striscione e manifesti di protesta e a organizzare «ronde di controllo sia diurne che notturne» nel rione, per cercare di fronteggiare il fenomeno.
Di Agna Le Piane «zona controllata» parla anche lo striscione lasciato dagli animalisti nel rione. Vogliono scoraggiare in tutti i modi i «Dottor Morte» nostrani che hanno preso di mira gli animali nonostante il rischio di una condanna. L’art.544 bis della legge 189/2004 prevede la reclusione dai tre ai 18 mesi per chi cagioni la morte di animali per crudeltà o senza necessità. Gli avvelenamenti del resto non trovano alcuna giustificazione neppure nell’aumento della presenza di cani randagi nella zona, registrata soprattutto nelle ore notturne.
Non si conosce ancora la sostanza adoperata per provocare la morte degli animali. Potrebbe trattarsi di diserbante o di topicida, pericolosi anche per cani e gatti di proprietà, ma soprattutto per i bambini che giocano nel quartiere. «Nel cibo avvelenato abbiamo notato la presenza di polvere bianca. Ma occorrerebbe fare delle analisi per stabilire quale sostanza sia stata adoperata», dice Alessia Cas a l i n o, 21 anni, una grande passione per gli animali, che in attesa di trovare un lavoro stabile si è offerta anche come dog sitter. Alessia è la caposezione della piccola pattuglia materana dei «100% Animalisti», attivi già da qualche anno e promotori di iniziative a favore delle adozioni e di campagne di sensibilizzazione contro la moda delle pellicce. Ma adesso il raggio d’azione degli attivisti non trascura le esigenze organizzative. I prossimi obiettivi sono l’incremento delle adesioni e l’apertura di una sezione.
L’emergenza però chiama. Nel rione Agna Le Piane non sono soltanto i casi di avvelenamento di cani e gatti randagi a preoccupare. L’attenzio - ne è rivolta anche agli episodi di maltrattamento di animali che sarebbero al centro dei «giochi» orrendi di minorenni e rappresenterebbero una delle tante espressioni di degrado del quartiere. Sarebbero diffuse le voci di torture praticate in particolare nella Grotta dei pipistrelli, situata sulla sponda destra della gravina, in una zona ricca di cavità e caverne tra le località Ofra e Sant’An - gelo. Il caso vuole che sia un sito preistorico dove il rinvenimento di reperti prova la presenza dell’uomo nel Paleolitico e nel Neolitico, ma ha conservato anche resti di animali ormai estinti nella zona.
Quello dei maltrattamenti di animali tuttavia sarebbe un fenomeno non limitato ad Agna Le Piane, ma segnalato in altre zone della città. Uno dei luoghi delle torture sarebbe nelle vicinanze dell’edificio del Liceo ginnasio Duni, in viale delle Nazioni Unite. Tra i giovani sarebbero conosciute le abitudini di una piccola «banda» di minori che troverebbe divertimento nel seviziare animali, a cominciare dai più piccoli.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno 12 aprile 2009



Il corpo di un randagio morto sul bordo di una strada:un problema sanitario e un rischio per altri animali domestici e selvatici

venerdì 10 aprile 2009

PRESENTAZIONE PROGETTO PER PARCHI

(AGR) - Mercoledì 15 aprile alle ore 10, nella sala riunioni del Dipartimento Infrastrutture in corso Garibaldi 139, si terrà una conferenza stampa per presentare il “Progetto Terra e Fuoco”, che interesserà i parchi regionali “Gallipoli Cognato” e “Chiese Rupestri”.
Il progetto, finanziato dalla Fondazione per il Sud e dalla Regione Basilicata, è finalizzato alla costituzione di una rete operativa tra i due parchi e prevede attività di sensibilizzazione e di educazione ambientale, attività di prevenzione degli incendi boschivi, recupero di sentieri in area parco e l'implementazione di un sistema di telerilevamento.
All'incontro con i giornalisti parteciperanno l'assessore Innocenzo Loguercio, il presidente del Parco Gallipoli Cognato (ente capofila del progetto), Rocco Rivelli, e i rappresentanti della partnership di progetto.

10/04/2009
[Basilicatanet.it]

giovedì 9 aprile 2009

ATTIVITÀ OSSERVATORIO REGIONALE HABITAT NATURALI-POPOLAZIONI

Il Dipartimento Ambiente – Ufficio Tutela della Natura, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio avviate in collaborazione con il Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, ha organizzato una sessione intensiva di inanellamento scientifico della durata di 10 giorni, tra la fine di aprile ed i primi di maggio.
Il periodo compreso tra i mesi di aprile e maggio, rappresenta, il momento più importante per la migrazione primaverile degli uccelli, che, al termine della stagione invernale, abbandonano i quartieri di svernamento per raggiungere i luoghi di nidificazione.
In questo periodo, da molti anni sono attivi a livello europeo, per quegli stati che affacciano al mediterraneo, progetti relativi allo studio delle migrazioni in località geografiche strategiche attraverso l’inanellamento scientifico degli uccelli.
L’attività di inanellamento scientifico, finalizzata allo studio ed il monitoraggio delle specie ornitiche, permette infatti, attraverso la cattura momentanea degli uccelli, il marcaggio e la raccolta di dati biometrici, di acquisire un gran numero di informazioni sulle specie migratrici primaverili in arrivo dall’Africa che transitano nella nostra regione, fornendo alcune prime indicazioni sul ruolo della costa tirrenica lucana per la migrazione degli Uccelli.
Le operazioni di studio si svolgeranno nel tratto lucano di costa Tirrenica ricadente nel comune di Maratea, e le date in cui si intende operare vanno dal 26 aprile al 05 maggio.
Nell’ambito di tale iniziativa, volta anche ad accrescere la sensibilità dell’opinione pubblica verso le tematiche della conservazione ambientale, tutti gli studiosi e gli appassionati del settore che intendono aderire alle attività di ricerca, possono mettersi in contatto con l’Ufficio Tutela della Natura del Dipartimento Ambiente – (Carlo Gilio) - tel. 0971/669005 o Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane 0835/675015 (Egidio Mallia).

[Basilicatanet]09/04/2009

mercoledì 8 aprile 2009

WWF BASILICATA SU PROPOSTA MODIFICA LEGGE CACCIA

Il WWF Basilicata chiede l’immediato ritiro delle proposte di legge al Senato che sono un attacco alla natura e agli animali. I risultati del sondaggio commissionato da WWF, Lipu e Legambiente (realizzato da IPSOS) parlano chiaro – dichiara Vito Mazzilli – circa gli orientamenti degli italiani sulla caccia e la loro sensibilità ambientale , che va in direzione praticamente opposta rispetto alle proposte di legge ora in discussone in Senato. Percentuali schiaccianti contro il prolungamento dei periodi di caccia (86%), la caccia nelle aree protette (89%), nuove specie cacciabili (91%) o la licenzia di caccia già a sedici anni (94%). A fronte di questi dati stona chiaramente la proposta del Sen. Orsi e degli altri testi in discussione che prevedono la licenza di caccia ai ragazzi di sedici anni, la liberalizzazione dei richiami vivi, gli zimbelli, la caccia lungo le rotte migratorie, fino alle incredibili previsioni del senatore Carrara, che nel suo disegno chiede l’aumento delle specie cacciabili, incluso specie vietate dall’Europa come Peppola e Fringuello e addirittura la stagione di caccia da agosto a giugno. Si tratta di un tentativo di riforma che risulta in netta e completa controtendenza rispetto al sentire diffuso del Paese e se oggi la caccia è accettata dai cittadini italiani è solo perché le regole sono chiare e la legge garantisce un equilibrio tra interessi contrapposti. Ci sembra quindi – continua Mazzilli- che non vi siano oggi i presupposti per la modifica della legge 157/1992, che è anche l’unica legge di protezione della fauna selvatica nel nostro Paese e comunque in linea con le grandi convenzioni internazionali sulla biodiversità e con le principali direttive comunitarie. Crediamo infatti che una modifica della legge si possa avere solo se basata su ragioni scientifiche e se, come avvenuto con il Tavolo degli stakeholders, le parti interessate sono disponibili a discutere e confrontarsi e la politica a cogliere le sintesi derivanti dall’analisi di chi ogni giorno lavora per una buona gestione del territorio e per la conservazione della natura. Il WWF Basilicata chiede dunque ai senatori di intervenire perché non venga approvata una legge contro gli interessi generali del Paese e contraria ai principi di conservazione della biodiversità ed anzi si avvii una riflessione sulla necessità di un maggiore impegno per la difesa della biodiversità, per la concreta e seria tutela della fauna selvatica ed una buona gestione del territorio.
Dott. Vito Mazzilli
Presidente WWF Basilicata Ufficio stampa WWF Basilicata 0971411382

lunedì 6 aprile 2009

PARCO DOLOMITI LUCANE, REINTRODOTTO CAPRIOLO ITALICO



Reintrodotti quattro soggetti di Capriolo italico all’interno del territorio protetto del Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane.
“Il progetto, promosso e sostenuto dalla Regione Basilicata – spiega il presidente del Parco, Rocco Rivelli - è caratterizzato da un grande interesse conservazionistico e rientra tra gli obiettivi principali del Piano Nazionale d’Azione per la conservazione del Capriolo italico.
Il nucleo dei fondatori, provenienti dalla provincia di Siena, sono stati sottoposti a specifiche indagini genetiche preventive (DNA microsatellitare) da parte degli Organi del Ministero dell’Ambiente, al fine di accertarne l’appartenenza certa alla forma “italica”, l’unica che può essere reintrodotta nell’Italia meridionale.
Il ritorno di questa specie, estinta nel territorio alla fine dell’ottocento ed un suo auspicabile incremento numerico, oltre a contribuire all’ampliamento dell’areale in Italia, oggi molto ridotto e separato ecologicamente tra loro (resiste, seppur con popolazioni relitte, solo sul versante calabrese del Parco Nazionale del Pollino), riveste – conclude Rivelli - un ruolo importantissimo per il mantenimento della biodiversità e degli ecosistemi”.

06/04/2009 12.05.34
[Basilicatanet.it]

domenica 5 aprile 2009

Al Centro Recupero arrivano i primi grillai feriti



In questi giorni stanno pervenendo al Centro Recupero Rapaci della Provincia di Matera i primi grillai adulti feriti o deceduti a causa di vari traumi.
Gli esemplari vengono rinvenuti spesso in pieno centro abitato a dimostrazione di come siano numerosi gli ostacoli ed i rischi per questi animali molto legati al contesto urbano per le abitudini riproduttive. La foto sopra ritrae un maschio adulto con ferite ad entrambe le ali e un modesto trauma oculare. E' stato rinvenuto questo pomeriggio in Via XX Settembre da un cittadino che ha segnalato il ritrovamento ai Vigili Urbani.
Occorre impegnarsi sempre di più per garantire, ove possibile, il soccorso a questi piccoli rapaci diventati simbolo della murgia e di diversi centri della provincia di Matera. Si tratta di specie particolarmente importante a livello europeo ed ogni iniziativa finalizzata alla loro salvaguardia è un passo in avanti per la loro conservazione futura.
Si invita chiunque ritrovi grillai od altri rapaci in difficoltà a segnalarli ed eventualmente consegnarli a qualunque corpo di polizia o direttamente al Centro Recupero Rapaci presso la Riserva di San Giuliano telefonando al n. 339-1637510
Ricordiamo che in caso di necessità sono sempre utili i seguenti numeri di emergenza:
0835-306306 Polizia Provinciale
0835-2671 Vigili Urbani Matera
1515 CFS
112 Carabinieri
113 Polizia

Chiunque vuole collaborare come recuperatore anche per altri paesi della provincia Matera è pregato di mettersi in contatto con il Centro chiamando il numero 339/1637510.

POLLINO, UNA "RETE" PER TUTELARE IL PARCO

E' stato presentato ieri a Castrovillari il progetto "Costruiamo la rete di Protezione civile nel Parco del Pollino" realizzato dall'Ente Parco Nazionale del Pollino con WWF, Astrambiente, Legambiente Basilicata e Calabria, Uisp Calabria, Confcooperative di Basilicata e Calabria, CoPollino e Associazione Guide del Pollino e finanziato da Fondazione per il Sud.
“Il progetto - ha spiegato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra - si propone di favorire azioni volte alla tutela e alla valorizzazione attraverso la collaborazione tra l'Ente Parco e le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, Dopo l'emergenza ambientale verificatasi nel 2007 attraverso la diffusa presenza dell'uomo sul territorio, attraverso proprio le associazioni di Protezione civile, il Parco ha realizzato degli ottimi risultati in termini di lotta agli incendi boschivi. Ora dobbiamo proseguire su quella strada - ha affermato il presidente del Parco - e per farlo abbiamo a disposizione un progetto che è valso un ulteriore riconoscimento, da parte di Fondazione per il Sud, al nostro lavoro. La partnership costruita per l'occasione è stata giudicata qualificata e affidabile. Così sono state pianificate azioni che vanno dall'attività di prevenzione degli incendi a quella di educazione ambientale nelle scuole, dalla sensibilizzazione rivolta ai cittadini ed ai fruitori del Parco all'attività d'informazione e sensibilizzazione rivolta agli operatori economici del Parco".
Anche nel 2009, inoltre, ha ricordato Pappaterra, saranno siglati i "contratti di responsabilità" con le associazioni di Protezione civile per continuare a prevenire il fenomeno degli incendi e tutelare le rare peculiarità del parco calabro-lucano.


[Basilicatanet.it] 05/04/2009

venerdì 3 aprile 2009

Un delfino trovato morto sulla spiaggia di Metaponto


Sull'arenile di Metaponto (Matera) e' stata ritrovata una carcassa di delfino (stenella stenella). L'animale spiaggiato e' stato trovato nei pressi dell'hotel Sacco, senza segni di ferite da armi contundenti ne' presenza di ami da pesca in bocca. L'esemplare lungo 170 cm circa, pesa circa 70 chili. Non sono chiare le cause che hanno portato allo spiaggiamento della stenella. Gli agenti del Corpo Forestale dello Stato, intervenuti su segnalazione di un cittadino alla sala operativa di Potenza, hanno richiesto l'intervento di personale del locale Servizio Veterinario che lo ha spedito presso l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Foggia per gli accertamenti del caso.

(Adnkronos)3 apr 2009

ASSOCIAZIONI,COLDIRETTI CHIARISCA SU CACCIA SELVAGGIA

(ANSA) - ROMA, 27 MAR - ''La Coldiretti chiarisca se e' favorevole alla caccia selvaggia oppure no''. Cosi' le associazioni animaliste Amici della Terra, Fare Verde, Legambiente, Lipu e Wwf sulle dichiarazioni del presidente della Coldiretti Sergio Marini sulla riforma della legge sulla caccia in discussione al Senato. ''Condividiamo l'interesse per la questione dei danni all'agricoltura - hanno dichiarato le associazioni in un comunicato congiunto - e gia' abbiamo sottoscritto l'impegno ad affrontare il problema. Occorre ragionare su un percorso che individui gli strumenti utili per risarcire i danni e prima ancora per prevenirli, senza strumentalizzarli''. Secondo le associazioni, ''in merito alla legge sulla caccia sarebbe gravissimo che la Coldiretti avallasse pratiche quali i richiami vivi, le civette legate, la caccia lungo le rotte migratorie, la mobilita' dei cacciatori su tutto il territorio nazionale, la caccia a sedici anni, la riduzione della vigilanza venatoria e altro ancora. Punti inaccettabili contenuti nella proposta Orsi sui quali anche la Coldiretti aveva espresso il proprio dissenso''.

(ANSA 29/03/2009).

CACCIA, LE ASSOCIAZIONI: CORRETTISSIMO L'APPELLO DI LICIA COLO'

"Un atto che se non fosse vano sarebbe gravissimo". E' il commento delle associazioni Animalisti italiani, ENPA, Fare Verde, LAC, LAV, Legambiente, Lega del cane, LIPU, Vas, WWF alla minacciata querela da parte di Farembiente a Licia Colò per il suo sostegno alla campagna contro "caccia selvaggia". “Da anni Licia Colò è impegnata con grande professionalità nel diffondere la conoscenza e il rispetto profondo per la natura E' una professionista seria che sa quello che fa e lo fa bene. In questo caso ha richiamato l'attenzione sulla necessità di difendere la natura, già sofferente per varie ragioni, dai tentativi di allentare le norme a sua difesa. “Quella di Fareambiente – proseguono le associazioni - appare dunque un'operazione inaccettabile, finalizzata a zittire l'opinione pubblica e il mondo dello spettacolo e della cultura, nel mentre questi esprimono tutta la loro preoccupazione per le ipotesi di ulteriori concessioni alla caccia in Italia. “Un'operazione vana perché avrà l'effetto di moltiplicare la già dilagante protesta da parte dei cittadini, ma anche grave e preoccupante, perché dal netto sapore intimidatorio. In definitiva, un'operazione che certo non fermerà la campagna contro "caccia selvaggia", ma anzi la rilancerà. “A Licia Colò – concludono Animalisti italiani, ENPA, Fare Verde, LAC, LAV, Legambiente, Lega del cane, LIPU, Vas, WWF - non solo il pieno sostegno delle nostre associazioni ma soprattutto quello dei milioni di cittadini che da anni la seguono con grande affetto e attenzione".
Fonte: LIPU - Parma, 31 marzo 2009