giovedì 9 aprile 2009

ATTIVITÀ OSSERVATORIO REGIONALE HABITAT NATURALI-POPOLAZIONI

Il Dipartimento Ambiente – Ufficio Tutela della Natura, nell’ambito delle attività dell’Osservatorio avviate in collaborazione con il Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane, ha organizzato una sessione intensiva di inanellamento scientifico della durata di 10 giorni, tra la fine di aprile ed i primi di maggio.
Il periodo compreso tra i mesi di aprile e maggio, rappresenta, il momento più importante per la migrazione primaverile degli uccelli, che, al termine della stagione invernale, abbandonano i quartieri di svernamento per raggiungere i luoghi di nidificazione.
In questo periodo, da molti anni sono attivi a livello europeo, per quegli stati che affacciano al mediterraneo, progetti relativi allo studio delle migrazioni in località geografiche strategiche attraverso l’inanellamento scientifico degli uccelli.
L’attività di inanellamento scientifico, finalizzata allo studio ed il monitoraggio delle specie ornitiche, permette infatti, attraverso la cattura momentanea degli uccelli, il marcaggio e la raccolta di dati biometrici, di acquisire un gran numero di informazioni sulle specie migratrici primaverili in arrivo dall’Africa che transitano nella nostra regione, fornendo alcune prime indicazioni sul ruolo della costa tirrenica lucana per la migrazione degli Uccelli.
Le operazioni di studio si svolgeranno nel tratto lucano di costa Tirrenica ricadente nel comune di Maratea, e le date in cui si intende operare vanno dal 26 aprile al 05 maggio.
Nell’ambito di tale iniziativa, volta anche ad accrescere la sensibilità dell’opinione pubblica verso le tematiche della conservazione ambientale, tutti gli studiosi e gli appassionati del settore che intendono aderire alle attività di ricerca, possono mettersi in contatto con l’Ufficio Tutela della Natura del Dipartimento Ambiente – (Carlo Gilio) - tel. 0971/669005 o Parco Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane 0835/675015 (Egidio Mallia).

[Basilicatanet]09/04/2009

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Sessione intensiva"? Qualcuno potrebbe spiegarmi, con evidenza scientifica, la circostanza e l'utilità di tale attività? Perché la Regione non si preoccupa di organizzare attraverso questo "Osservatorio" una stazione di inanellamento costante e duratura nel tempo? Non porta grandi risultati una sessione intensiva (ma poi intensiva per cosa? Ci saranno tante mist-nets in aree piccole? E dove poi? Sulla costa tirrenica? Ciò aumenta le mie perplessità). Meno audience e più sostanza sarebbero modalità meritorie davvero per chi, alla Regione Basilicata, intende operare seriamente. Sulla costa Jonica abbiamo operato per due anni di seguito (anche grazie ad un contributo regionale) e i dati sono stati esaustivi.
SAluti
Gianni Palumbo