sabato 7 settembre 2013

CFS di Grottole sequestra una trappola per catturare fauna selvatica

Durante il normale controllo del territorio, il personale del Comando Stazione Forestale di Grottole, rinveniva in località Piano del Monaco – fiume Basento, in agro del Comune di Grottole, , una trappola allestita per la cattura di fauna selvatica,  posizionata all’interno di un fondo agricolo.

Il congegno, posto sotto sequestro, era costituito da una gabbia realizzata in struttura e rete metallica, munita di chiusura scorrevole “a ghigliottina”, al cui interno erano state depositate come esca dei vegetali.

Il meccanismo di scatto sarebbe stato attivato dalla preda introdottasi al suo interno per mangiare i vegetali.
Il personale forestale ha utilizzato la strumentazione in normale dotazione di tutte le pattuglie che quotidianamente operano sul territorio, ovvero apparecchiature GPS e applicativi cartografici in grado di fornire in tempo reale informazioni sul territorio perlustrato.

Pertanto, fin dai primi momenti dell’accertamento, il personale del C.F.S. riusciva ad individuare il proprietario del fondo agricolo, prontamente deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di esercizio abusivo di attività venatoria.


 

Bracconaggio: L’A.N.P.A.N.A. dI Matera rimuove una trappola presso l'Oasi di San Giuliano

  Nel pomeriggio dello scorso 31/08/2013 durante il servizio svolto dalle Guardie Ecozoofile volontarie dell’A.N.P.A.N.A. della sezione Provinciale di Matera coordinati dal Dirigente Provinciale Gianfranco Girolamo, in località “Torrente Acquaviva” presso il bosco demaniale della Riserva Naturale del Lago di San Giuliano in agro di Miglionico (MT), è stata rinvenuta una trappola realizzata rudimentalmente con del cavo d’acciaio opportunamente congegnata in modo da realizzare un cappio scorsoio dotato di un piccolo rostro rudimentale atto ad infliggere ulteriori sofferenze alla preda catturata. La trappola illegale era ancorata al tronco di un’albero, ed era posta per la cattura di selvaggina di piccola e media taglia e specie particolarmente protette come istrici e tassi.
Le Guardie Ecozoofile dell’A.N.P.A.N.A. hanno ricercato elementi nella zona del ritrovamento  utili all’individuazione di chiunque abbia posto in funzione la trappola ed hanno segnalato il reato  all’Autorità Giudiziaria competente.
Sono tuttora in corso accertamenti per cercare di individuare gli autori di tale illecito.
L’episodio porta altresì in primo piano il grave rischio che le pratiche di caccia illegali si estendano anche presso le Oasi Protette che ospita il nostro territorio, per le stesse ragioni si sollecita un’opportuno supporto istituzionale affinchè si possa alzare la guardia sugli stessi siti ed evitare che episodi come quello appena descritto possano perpetrarsi.



Gianfranco Girolamo mostra la trappola

Particolare della trappola



Da: La Gazzetta del Mezzogiorno del 6 settembre 2013