sabato 28 maggio 2011

Liberati 7 grillai a Montescaglioso alla presenza di scolaresche




Alle spalle dell'Abbazia di San Michele Arcangelo circa 60 bambini della scuola elementare di Montescaglioso hanno partecipato oggi 28 maggio alla liberazione di 7 falchi grillai adulti. Prima del rilascio il responsabile del Centro Recupero Rapaci della Riserva di San Giuliano Matteo Visceglia ha illustrato ai partecipanti le peculiarità della specie nel nostro contesto territoriale ed ha evidenziato la necessità di tutelarla sempre meglio perchè diventato simbolo stesso delle aree collinari del materano e della qualità ambientale degli ecosistemi agricoli. I ragazzi e gli insegnanti hanno poi avuto l'opportunità di ridare la libertà ai falchi dalle loro stesse mani, in un quadro ambientale e paesaggistico di grande valore, con lo sfondo spettacolare del Parco della Murgia Materana. I falchi hanno subito mostrato pieno recupero delle capacità fisiche del volo unendosi nel giro di pochi minuti con altri consimili che sorvolavano le imponenti mura dell'Abbazia e del centro storico. Prima del rilascio i grillai sono stati inanellati ed è stato spiegato agli alunni l'importanza scientifica dell'inanellamento, ricordando allo stesso tempo il recente caso dell'osservazione in Emilia Romagna di una femmina di grillaio nata ed inanellata l'anno scorso proprio in un nido dell'Abbazia Benedettina. Alla fine dell'iniziativa è stato distribuito materiale didattico sul grillaio prodotto dalla Provincia di Matera nell'ambito del Progetto LIFE Natura "Rapaci Lucani" oltre ad opuscoli messi a disposizione per l'occasione dalla LIPU nell'ambito di progetti di conservazione della specie.
Il Centro Recupero sta attualmente lavorando per ridare la libertà ad altri grillai ed altri rapaci affidati nei giorni scorsi per traumi di varia natura.

giovedì 26 maggio 2011

Comunicato stampa CRAS - Un falco grillaio da Montescaglioso all'Emilia per amore




Un importante risultato grazie al lavoro sul campo di esperti ed appassionati.

Grazie al lavoro di inanellamento scientifico che da alcuni anni viene effettuato dal personale e collaboratori del Centro Provinciale Recupero Rapaci istituito dalla Provincia di Matera nella Riserva Naturale di San Giuliano è stato possibile aggiungere un importante dato allo stato delle conoscenze sulla dispersione e sulla migrazione dei falchi grillai lucani. Come noto le più popolose colonie d’Italia sono localizzate in Basilicata e Puglia ma da alcuni anni, in un circoscritta area della pianura padana in provincia di Parma, è stata scoperta un piccola colonia di grillaio formata di circa 15-20 coppie. Nell’ambito di un monitoraggio della specie condotto da ricercatori della LIPU che lavorano al Progetto LIFE ”Pianura parmense” coordinato dalla Provincia di Parma è stato osservato un esemplare femmina inanellato. Grazie ad approfondite osservazioni e fotodocumentazione del fotografo Michele Mendi è stato possibile leggere il codice dell’anello per poi cercare di ricostruire la storia di quell’individuo.

Il Responsabile del Centro Recupero Matteo Visceglia dichiara:

Siamo stati immediatamente contattati dalla LIPU per sapere se quel codice potesse appartenere ad uno dei numerosi grillai che stiamo inanellando da alcuni anni con il supporto dell’inanellatore Egidio Mallia. Ebbene, è stata grande la sopresa quando, scorrendo i dati dei nostri registri, abbiamo scoperto che quel grillaio era stato da noi inanellato a Montescaglioso nel 2010 in un nido dell’Abbazia di San Michele Arcangelo, imponente struttura ideale per la nidificazione di questa specie. Il grillaio era un piccolo di circa 1 mese di età ed ancora incapace di volare. La sua presenza quest’anno in provincia di Parma ci dice tante cose ma soprattutto comincia a far luce sul fatto che le nostre colonie meridionali, abbastanza solide e ben distribuite nelle aree adatte, rappresentano un serbatoio importantissimo per incrementare la biodiversità in altre aree d’Italia, ove le condizioni ambientali sono idonee per le esigenze trofiche e riproduttive della specie. Grazie al Progetto LIFE Natura “Rapaci Lucani” che è stato coordinato tra il 2006 e il 2009 dalla Provincia di Matera è stato possibile rendere operativo da qualche anno un Centro che si occupa prevalentemente di Recupero e tutela del falco grillaio oltre a svolgere importanti iniziative di studio, informazione, divulgazione sull’importanza a livello internazionale delle nostre colonie urbane di grillai. Non ci stancheremo mai di spiegare a tutti che il grillaio è anche una grande risorsa ed opportunità per una corretta e sostenibile valorizzazione dei nostri centri storici e delle campagne circostanti, fondamentali per la conservazione di questa specie.

L’attività del Centro Recupero Rapaci viene condotta dal 2006 grazie ad un iniziale impulso garantito da finanziamenti del Progetto Life Natura “Rapaci Lucani”. Attualmente la struttura è gestita dalla società De Rerum Natura in collaborazione della Provincia di Matera. A contribuire al mantenimento del centro e delle altre attività di tutela dei rapaci si ricorda l’associazione ALTURA (Associazione per la Tutela dei Rapaci e dei loro Ambienti).
Ogni anno il Centro accoglie oltre 200 animali, gran parte dei quali appartenenti a specie particolarmente protette come grillai, gufi, civette, barbagianni, assioli, poiane, nibbi reali, nibbi bruni, falchi pellegrini, falchi pecchiaioli e numerose altre.
La collaborazione del veterinario dott. Vito Tralli e della dott.ssa Olimpia Lai si rivela fondamentale per garantire assistenza agli esemplari ferito o in difficoltà. Circa il 70 per cento degli animali, dopo un incessante lavoro di assistenza e cure che a volte dura anche mesi, ritrova la libertà spesso sotto gli occhi di turisti adulti e bambini o di intere scolaresche interessati a conoscere questa particolare attività di tutela della Natura e della Biodiversità. Nei prossimi giorni alcuni falchi saranno rimessi in libertà proprio presso l’abbazia di Montescaglioso.
Ci auguriamo che il supporto degli Enti e delle Istituzioni preposte alla tutela della fauna protetta possa essere più adeguato rispetto alle risorse impegnate quest’anno. L’ enorme mole di lavoro necessario a garantire ogni giorno dell’anno tutti gli interventi e l’assistenza necessari richiedono una maggiore attenzione sia da parte del pubblico che del privato per non lasciare in grandi difficoltà operative una struttura che contribuisce attivamente allo sviluppo di una cultura naturalistica del nostro territorio necessaria in un quadro di valorizzazione turistica ed ambientale dei centri storici della provincia di Matera.
Il ruolo del Centro Recupero è fondamentale anche per gli importanti risvolti didattici e di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini e delle scuole. Non a caso spesso alle liberazioni partecipa un pubblico attento ed interessato al lavoro del Centro. Altre importanti funzioni del nostro lavoro sono legate al contributo nella ricerca e monitoraggio della fauna, alla collaborazione con le strutture sanitarie locali per alcuni aspetti inerenti il controllo e segnalazione di alcune patologie riscontrate negli esemplari selvatici, allo studio della dispersione, della migrazione degli esemplari rilasciati e di ogni altra problematica che solo attraverso la gestione di una struttura del genere può emergere. Il Centro Recupero inoltre offre consulenza, limitatamente alle proprie possibilità di interevento, ai cittadini anche nei casi in cui vi sono particolari situazioni che coinvolgono il rapporto tra essi e la fauna selvatica, con particolare riferimento alle specie sinantropiche. Chiunque ritrovi rapaci in difficoltà può contattare la provincia di Matera, il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia Municipale ed tutti gli altri organismi preposti presenti sul territorio. Il nostro recapito telefonico diretto è il 339-1637510
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mercoledì 25 maggio 2011

Da Montescaglioso a Parma: il viaggio di una giovane femmina di grillaio

Comunicato Stampa LIPU

700 CHILOMETRI PER FARE IL NIDO: L’AMORE DI UN GRILLAIO FEMMINA PER I CAMPI DELLA BASSA PARMENSE

La scoperta da parte di un gruppo di volontari LIPU

Grazie alla lettura di un anello identificativo applicato l’anno scorso a Montescaglioso (MT)


Settecento chilometri in volo, da Montescaglioso, in provincia di Matera, fino ai campi agricoli della bassa parmense. Una giovane femmina di grillaio, un piccolo rapace delle dimensioni simili al gheppio, dopo un lungo viaggio migratorio che lo ha portato dall’Africa centrale fino al sud Italia, ha scelto di non fermarsi per nidificare nel luogo di nascita, nel materano, ma di risalire l’intera penisola alla ricerca di un altro luogo per costruire il nido.
La scoperta è di Germano Balestrieri e Andrea Vegetti, volontari del Gruppo locale di conservazione (Glc) coordinato dalla LIPU di Parma, che operano nell’ambito del progetto Life ”Pianura parmense” coordinato dalla Provincia di Parma.
Grazie ai controlli continui per seguire la popolazione di grillaio, che dal 2000 si è insediata stabilmente nel parmense con un numero compreso tra 15 e 20 coppie stabili da alcuni anni, è stato notato nei giorni scorsi che un esemplare portava un anello identificativo alla zampa. Una volta risaliti al numero dell’anello, grazie al lavoro di documentazione fotografica di Michele Mendi, la LIPU ha scoperto che il grillaio, una giovane femmina, fu inanellata nel luogo di nascita a Montescaglioso, in provincia di Matera, il 17 luglio dello scorso anno dal Centro Recupero Rapaci della Riserva Naturale San Giuliano, nei pressi di Matera.
“A differenza degli adulti che migrano dai luoghi di svernamento in Africa per nidificare nei luoghi di nascita – spiega Marco Gustin, responsabile specie e ricerca LIPU e responsabile scientifico del progetto Life “Pianura parmense” - i giovani possono decidere di esplorare e colonizzare nuovi territori, anche molto distanti, come in questo caso, dal luogo di nascita”.
“Il grillaio – prosegue Gustin - che nidifica con migliaia di coppie principalmente tra la Puglia e la Basilicata, si sposta nella bassa parmense probabilmente per il fatto che trova, grazie ad agricoltori che coltivano con metodi rispettosi dell’ambiente, aree estensive con presenza di prati stabili ed erba medica per la produzione di Parmigiano-reggiano. Ambienti che favoriscono la presenza di insetti, di cui il grillaio, ma anche il falco cuculo presente nella bassa parmense, si servono in grande quantità per nutrire i pulcini al nido”

SCHEDA (dal sito www.uccellidaproteggere.it – LIPU e Ministero Ambiente)

Il “minuscolo” Grillaio è uno dei rapaci più importanti che nidificano abitualmente sul suolo italiano. Nonostante la popolazione relativamente abbondante, l’areale di nidificazione risulta estremamente circoscritto e limitato a determinate aree del meridione d’Italia: Basilicata, Puglia, Sicilia, Sardegna, Calabria.

L’attività riproduttiva del Grillaio comincia in primavera, al ritorno dai lontani siti di svernamento. Le uova, covate per 30 giorni, si schiudono tra giugno e luglio, mentre giovani e femmine risultano abbastanza simili nel piumaggio al “cugino” Gheppio. Più agevole distinguere il maschio adulto – un esemplare misura mediamente 30 cm di lunghezza per un apertura alare di 70 cm – privo sul dorso delle caratteristiche macchie nere che caratterizzano l’altra specie.

Lasciati i cieli italiani, il Grillaio parte per l’africa subsahariana, compiendo un viaggio lunghissimo che in alcuni casi può spingersi fino al Capo di Buona Speranza. In Italia, la principale area di nidificazione è costituita dalla Murgia appulo-lucana, dove è stata registrata anche una – seppur modesta – espansione della popolazione.


Parma, 25 maggio 2011
Ufficio stampa LIPU - BirdLife Italia: Via Trento 49, 43100 Parma
Tel. ++39.0521.273043 - Fax ++39.0521.273419




domenica 22 maggio 2011

venerdì 20 maggio 2011

Riserve di Bosco Pantano e Oasi di San Giuliano, verso una gestione più efficiente

Affidate, per cinque anni, la gestione delle due Riserve naturali della provincia di Matera: Bosco Pantano alla Lega Navale Italiana di Policoro e S. Giuliano alla società cooperativa “Nuova Atlantide”.

Espletate le procedure di gara e verificata la regolarità della documentazione esibita, l’Amministrazione provinciale ha potuto dare il via libera a una operazione di valorizzazione naturalistico-ambientale di rilievo.

“I due gestori – ha sottolineato il vice presidente della giunta provinciale, Giovanni Bonelli – si adopereranno per portare avanti le attività di gestione dei centri visita nel corso di tutto l’anno. Un impegno costante che si esplicherà anche attraverso campagne di comunicazione dedicate sia nelle scuole che presso le strutture turistiche, nel corso delle stagioni estive.”

“La Provincia – ha proseguito il presidente Franco Stella – ha previsto per il primo anno un contributo straordinario di circa 20 mila euro. Un sostegno allo start up di quello che riteniamo un progetto strategico all’interno del sistema Riserve che, con la recente istituzione della Riserva dei Calanchi, va definendosi come realtà naturalistica di inestimabile valore sul piano ambientale e turistico. Un patrimonio che abbiamo cominciato a mettere a valore già oggi attraverso una gestione che, grazie al monitoraggio costante dell’Ente, guadagnerà in efficienza e innovazione.”

martedì 17 maggio 2011

Nuovo ospite al CRAS

Un bellissimo Tarabusino (Ixobrychus minutus) molto debilitato e trovato nei giorni scorsi nella vicina Puglia è stato affidato dalla LIPU di Gravina al Centro Recupero Provinciale di San Giuliano.
All'arrivo il piccolo ardeide pesava poco più di 70 grammi presentando evidenti difficoltà a volare. Al momento è in cura nella speranza di fargli acquistare peso e forza necessari al suo rilascio.
Anche nella nostra regione, pur se di difficile avvistamento, il Tarabusino è presente.
Secondo la Ceck-list regionale pubblicata sulla Rivista Italiana di Ornitologia in Basilicata il Tarabusino è considerato migratore regolare e nidificante (Riv. ital. Orn., Milano, 78 (1): 13-27, 30-XI-2008).

venerdì 6 maggio 2011

Il passero solitario

Su un tetto di lamiera un passero solitario ha appena catturato una lucertola da portare al suo nido tra i ruderi della città vecchia di Montescaglioso.