martedì 30 dicembre 2008

Questi miei colli...svenduti per un piatto di lenticchie



QUESTI MIEI COLLI

Io non so perché tendo le mani
a queste nude colline
e poi più lontano, forse nel sole
ma qui ascolto voci all'infinito
qui lo scirocco ha sapore di spiaggia,
da bimbi si scrutava l'orizzonte
per cercare un lembo di mare.
Qui la tramontana dà fiato ai lupi
porta l'odore di resina dai pini
logorati di gelo, il pianto delle querce.
Qui confina il cielo e non sento
che sospiri profondi di libeccio
odoroso d'aria come di terra bagnata.
Qui nasce un mito qui muore
tra questi miei colli flagellati dal vento.

Mario Trufelli

domenica 21 dicembre 2008

Il Calancario di Montalbano

Presentato lo studio sull'avifauna di Tricarico

Fiore d'inverno


Crocus biflorus

Oggi 21 dicembre 2008 è il giorno del solstizio d'inverno, cioè il giorno in cui vi sono meno ore di luce rispetto a tutto il resto dell'anno. Da oggi inizia l'inverno!
Forse è strano e fuori da ogni luogo comune fotografare fiori in una fredda giornata d'inizio inverno. Ma è andata proprio così! Con alcuni cari amici di vecchia data abbiamo fatto una breve passeggiata sulla murgia tra Matera e Montescaglioso alla scoperta di paesaggi e vecchi ricordi, dei tempi in cui le escursioni in queste zone erano frequentissime e avventurose.
La cosa più bella osservata è stata la moltitudine di zafferani selvatici che punteggiavano le radure della macchia, quasi a simboleggiare che ogni essere vivente ha la sua primavera. Tanti piccoli fiori sbocciati sul prato evocano in tutti noi immagini della bella stagione, dell'aria mite, del calore della terra e di tantissima luce. Ma oggi il Crocus biflorus (questo il nome scientifico dello zafferanetto fotografato) ci ha insegnato qualcosa di buono, anche oggi la Natura ci ha fatto capire che non esistono modelli di vita validi per tutti e che ognuno deve vivere la propria esistenza al di là delle consuetudini e delle regole rigide. Anche così si manifesta la Biodiversità e solo così si arricchisce e rafforza la vita intorno a noi. Impariamo a leggere il Grande Libro della Natura spalancato intorno a noi ogni volta che apriamo gli occhi.

sabato 20 dicembre 2008

4 milioni di euro per la compensazione ambientale

La Provincia di Matera ha approvato il programma per l'utilizzo dei "Fondi compensazione ambientale Trisaia", per un importo pari a 4.000.000 di euro. Il programma, elaborato dall'assessore all'Ambiente, Franco Labriola, prevede un intervento di 1.000.000 di euro per la costruzione del sistema integrato di raccolta dei rifiuti agricoli; 1.000.000 di euro per un progetto di manutenzione e valorizzazione delle aree Sic-pineta jonica; 600.000 euro per un Accordo di programma con i comuni che rientrano nel raggio dei 10 km dal Centro Itrec della Trisaia di Rotondella, per investimenti nel campo ambientale ed agricolo; 200.000 euro per uno studio epidemiologico sull'incidenza tumori nel territorio della Provincia di Matera; 300.000 euro per la costruzione della prima "Farmer market" del materano; 250.000 euro per la certificazione ambientale dei terreni agricoli incontaminati nelle aree contigue al Centro Itrec; 230.000 euro per un programma di adeguamento dei sistemi di sicurezza alimentare ed infortunistica delle aziende agricole; 200.000 euro per un programma di valorizzazione "Fattorie didattiche" ed infine 150.000 euro per un programma di valorizzazione ambientale e culturale del territorio ricadente nel Basso Sinni.

Il programma d'investimento prevede, inoltre, la proposta di un Accordo di programma da sottoporre alla Regione Basilicata per la compartecipazione al 50% (4.000.000 di euro), il tutto finalizzato ad aumentare gli effetti positivi sul territorio. "Dopo l'approfondita condivisione con il mondo istituzionale e associativo – spiega l'assessore Labriola - ho elaborato un programma che rispondesse alle reali esigenze del territorio, cercando di non snaturare la missione affidataci con il trasferimento delle risorse. Per questo si è deciso di elaborare un programma che affrontasse questioni preminenti nei settori Ambiente e Agricoltura".

L'assessore all'Ambiente della Provincia di Matera, nel salutare l'approvazione del programma ringrazia "tutti i gruppi consiliari e la maggioranza per aver voluto condividere l'importante iniziativa che vedrà ricadute positive nei settori che vivono momenti particolarmente delicati". Sulla questione interviene anche il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro: "Abbiamo presentato – tiene ad evidenziare - questo programma a Roma in occasione della conferenza Upi-Anci, devo dire, che è stato molto apprezzato per le linee programmatiche che esso contiene. L'intesa Upi-Anci ha sancito – spiega il rappresentante istituzionale - un accordo nella futura programmazione tra Comuni e Province, nonchè le pressioni sul governo nazionale affinché sblocchi i fondi precedenti al 2004 pari a 101 milioni di euro e – conclude - quelli relativi al biennio 2007- 2008".

mercoledì 17 dicembre 2008

EUROPA-REGIONI: UE, ITALIA DEVE FARE DI PIÙ PER FAUNA

BRUXELLES, 16 DIC - L'Italia deve fare di più per salvaguardare la propria fauna e l'ambiente marino, mentre supera la sufficienza per la conservazione dell'habitat: lo rivela un rapporto della Commissione europea sulla biodiversità. In Italia, secondo il rapporto della Commissione, il 65% dell'habitat alpino si presenta «ben conservato», come il 48% di quello continentale, il 66% dell'ambiente mediterraneo, ma solo il 40% dell'habitat marino. Per quanto riguarda la conservazione della fauna, è sopra la sufficienza solo il 38% di quella alpina, il 31% di quella continentale e il 37% delle specie che vivono nella macchia mediterranea. La regione che ha ricevuto più fondi comunitari per garantire la biodiversità è il Lazio, con 153 mila euro, seguito da Piemonte e Abruzzo. Secondo Bruxelles, l'Unione europea potrebbe fallire l'obiettivo di bloccare entro il 2010 la scomparsa della biodiversità, se non si faranno maggiori sforzi nei prossimi due anni. «Chiedo a tutti gli Stati membri di raddoppiare i loro sforzi nel sostenere la varietà delle forme di vita», ha detto il commissario europeo per l'Ambiente Stavros Dimas. Varato nel 2006 dalla Commissione europea, il piano d'azione ha già raggiunto alcuni obiettivi, come l'inclusione di 25mila siti (circa il 17% del territorio Ue) nel progetto Natura 2000 per la protezione degli ecosistemi. Risultati che, si legge nel rapporto, vanno però replicati su più larga scala. «Abbiamo fissato obiettivi ambiziosi per il 2010 - ha aggiunto Dimas - sappiamo che cosa va fatto e abbiamo i mezzi per realizzarlo». Secondo l'analisi, gli Stati membri tuttavia stanno aumentando l'uso dei fondi Ue per difendere la biodiversità: esiste una precisa base legislativa per dirigere gli sforzi, ma molti Paesi sono ancora in ritardo nell'implementazione delle direttive.
(ANSA).16-DIC-08

martedì 16 dicembre 2008

Un' Averla venuta dal nord



Durante l'autunno e l'inverno numerose specie dell'avifauna europea vengono a svernare nelle nostre pianure e colline lucane. Il freddo dell'Europa centrale e settentrionale spinge a sud molti individui alla ricerca di temperature meno rigide. Una delle rarità osservabili in inverno in Italia è l'Averla maggiore (Lanius excubitor), un passeriforme di circa 26 cm con un piumaggio contrastato con toni bianchi, grigi e neri. Si nutre di insetti, piccoli uccelli, roditori e lucertole che cattura abilmente con veloci attacchi dalle cime di arbusti e alberelli. Questa specie non nidifica in Italia ma può solo capitare durante la migrazione ed in inverno.
Nel 2008 risultano solo due osservazioni in provincia di Matera: una in agro di Stigliano (ottobre, D.Ciampa, Argonauti) e l'altra in agro di Montescaglioso (dicembre, M. Visceglia).
Per la provincia di Potenza sono stati osservati, proprio in questi giorni, due esemplari dall'ornitologo lucano Egidio Fulco. Come si vede si tratta di segnalazioni rare per la Basilicata e per il resto dell'Italia.
L'anno scorso un altro esemplare è stato osservato in agro di Irsina (M.Visceglia).

Il video, purtroppo di scarsa qualità, è stato realizzato in digiscoping nel tardo pomeriggio a Montescaglioso, in condizioni di bassa luminosità e da grande distanza. Vuole essere esclusivamente una prova della presenza della specie da noi poichè non era stata finora documentata in provincia di Matera.

domenica 14 dicembre 2008

Tralicci mortali per i rapaci





Foto di Egidio Fulco

In agro di Banzi (PZ)oggi è stata rinvenuta dal naturalista Egidio Fulco una carcassa di Poiana evidentemente morta per elettrocuzione su uno dei tralicci della RTN a media tensione.
A tal proposito Egidio Fulco dichiara:
"In tutto il comprensorio dell'Alto Bradano-Melfese, così come in tante altre aree delle due province lucane, sono state rilevate elevate densità per alcune specie di rapaci che, soprattutto in inverno, tendono a frequentare le aree planiziali e collinari caratterizzate da climi meno rigidi; in questa stagione, infatti, poiane e nibbi reali risultano particolarmente abbondanti. La ricchezza ornitologica di questi luoghi, però, si manifesta bene anche in altri periodi dell'anno, ad esempio in piena estate quando le colline comprese tra Banzi e Palazzo S. Gervasio sono utilizzate da decine di Falchi grillai provenienti dalle vicine colonie Murgiane.
La peculiare conformazione del territorio, caratterizzato da estese aree aperte e scarsa vegetazione arborea, spinge questi rapaci ad utilizzare frequentemente i posatoi artificiali, come ad esempio pali e tralicci
".

In aree ad alta densità di rapaci sarebbe opportuno avviare specifici programmi di monitoraggio con lo scopo di studiare l'effettivo rischio di elettrocuzione ed, eventualmente, proporre progetti di mitigazione attraverso precisi interventi, come l'interramento di almeno una parte dei cavi aerei e la messa in sicurezza dei tralicci.
A tal proposito lo scorso 3 dicembre a Roma presso il Ministero dell'Ambiente si è tenuto un importante workshop di esperti ornitologi e tecnici
per presentare le linee guida per la mitigazione dell’impatto delle linee elettriche sull’avifauna il cui scopo è quello di fornire uno strumento d’indirizzo, valutazione e gestione del rischio associato ai fenomeni d’elettrocuzione e di collisione dell’avifauna con le linee elettriche. Il Ministero dell’Ambiente ha affidato la redazione e il coordinamento del documento all’ISPRA.
Speriamo che si faccia realmente qualcosa a partire, a scopo sperimentale, dai parchi e dalle riserve.

Bufera di vento a San Giuliano

Queste brevi immagini sono state riprese durante e dopo la bufera di vento e pioggia di giovedì scorso 11 dicembre nell'Oasi di San Giuliano, in prossimità della Diga sul Bradano. Mostrano come gli alberi del rimboschimento realizzato negli anni 60 siano ormai sempre più esposti a tanti problemi. Occorrono interventi migliorativi ma soprattutto occorre un diverso modo di intendere la forestazione ai giorni nostri. Incendi, parassiti, suoli degradati, bufere di vento e temporali stanno mettendo in crisi il più grande progetto di forestazione del dopoguerra. Cosa ne sarà di migliaia di ettari di boschi di pini, cipressi ed eucalipti?

venerdì 12 dicembre 2008

Al Parco Gallipoli Cognato la bandiera verde agricoltura



Il Parco naturale Gallipoli Cognato "per l’attività di tutela e gestione della foresta regionale e per aver realizzato un centro di recupero avifaunicolo selvatico e la creazione di un orto per la tutela e il recupero della flora autoctona" ha ricevuto ieri sera a Roma la "Bandiera Verde Agricoltura 2008".
“Un premio - è stato sottolineato dai presidenti nazionale Giuseppe Politi e regionale lucano Donato Distefano della Cia, che promuove l'iniziativa - che vuole essere un riconoscimento verso chi, agricoltore, cooperativa, comune, provincia o Comunità montane, s’impegna per tutelare e valorizzare l’habitat naturale, attraverso produzioni tipiche e comportamenti virtuosi che siano orientati ad un vero e proprio sviluppo compatibile. Insomma, vogliamo premiare tutte le azioni svolte a favore dell’agricoltura, dell’ambiente, del territorio, della ruralità, dell’uso razionale del suolo, nonché delle tipicità agricole ed enogastronomiche locali e tradizionali”.
“Bandiera Verde Agricoltura” è un’iniziativa promossa dalla Cia-Confederazione italiana agricoltori attraverso la quale si intendono premiare province, comuni, aziende agricole e agrituristiche che si sono particolarmente distinti nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio anche a fini turistici, nell’uso razionale del suolo, nella valorizzazione dei prodotti tipici legati al territorio, nell’azione finalizzata a migliorare le condizioni di vita ed economiche degli operatori agricoli e più in generale dei cittadini.
Si tratta di un marchio di riconoscimento con il quale si premia la qualità e il rispetto dell’ambiente naturale.

12/12/2008 08.33.48
[Basilicatanet.it]

Ambiente, Fondazione per il Sud finanzia progetti lucani

(Artè) Roma - La Fondazione per il Sud, nata due anni fa dall’alleanza tra le Fondazioni di origine bancaria e il mondo del terzo settore e del volontariato per favorire l’infrastrutturazione sociale e lo sviluppo del Meridione, prosegue nella sua attività rivolgendo l’attenzione al problema della difesa ambientale, con particolare riguardo alla prevenzione degli incendi. In tale ambito sono stati selezionati 10 progetti di tutela e valorizzazione dei beni ambientali, erogando circa 3,2 milioni di euro.
Il processo è iniziato nei mesi scorsi con l’invito alle organizzazioni del volontariato e del terzo settore e a 40 parchi nazionali e regionali del Sud a proporre, congiuntamente, interventi di sensibilizzazione e di educazione ambientale e attività per la prevenzione degli incendi.
Lo scopo dell’iniziativa è stato dunque quello di incoraggiare la costituzione di partnership tra parchi, volontariato e terzo settore, per generare “iniziative esemplari” di tutela ambientale in chiave di sviluppo locale, anche attraverso il coinvolgimento dei giovani “sul campo”.

I progetti selezionati interessano i seguenti parchi: Parco Regionale del Matese, Parco Nazionale del Vesuvio, Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, Parco Naturale Regionale di Ugento, Parco Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane, Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese rupestri del Materano, Parco Nazionale del Pollino, Parco Nazionale dell’Aspromonte, Parco Regionale dei Monti Lattari, Parco Regionale del Taburno – Camposauro, Parco Nazionale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase.
Soddisfatto il Presidente della Fondazione per il Sud, Carlo Alfiero: “I progetti selezionati hanno le giuste potenzialità per essere realmente d’esempio per il territorio, sia per la qualità degli interventi proposti sia per le partnership costituite, ampie e rappresentative.” Le partnership costituitesi contano infatti dai 5 ai 30 soggetti per progetto, per un totale di oltre 100 realtà coinvolte appartenenti al mondo del volontariato e del terzo settore, delle istituzioni parco ed enti locali, del settore economico. In media ogni progetto è sostenuto con circa 320 mila euro.

12/12/2008 09.40.39
[Basilicatanet.it]

mercoledì 10 dicembre 2008

Un gufo sfortunato consegnato dalla Lipu


Un Gufo comune ritrovato nell'agro di Poggiorsini (Ba) è stato consegnato domenica 7 dicembre dalla Lipu di Gravina in Puglia presso il Centro Recupero Rapaci della Riserva di San Giuliano. L'esemplare presentava segni di trauma da impatto e notevole dimagrimento con soli 190 g di peso. Questo è il sesto Gufo comune che viene ricoverato presso il Centro. In autunno ed inverno nelle nostre zone svernano numerosi gufi , molti dei quali provenienti da località poste più a nord. In genere di giorno si riuniscono, a volte con decine di individui, su dormitori comuni (detti roost) spesso rappresentati da grandi alberi di pino e di notte escono alla ricerca di piccoli roditori, in particolare arvicole. I gufi per la loro grande attività predatoria nei confronti dei topi rappresentano importanti elementi di riequilibrio ecologico nelle campagne e pertanto meritano rispetto da parte nostra.

Presentazione del libro sull'avifauna di Tricarico

Il 19 dicembre prossimo sarà presentato a Tricarico presso il Palazzo Ducale il volume "Ricerca e conservazione dell'avifauna del territorio di Tricarico" di Gianni Palumbo, Egidio Fulco, Alessandro De Bei. Si tratta della sintesi di alcune ricerche condotte nel territorio di Tricarico e finanziate dalla Regione Basilicata e dal comune stesso. La scelta di quel territorio rientra nel fatto che fa parte dell'IBA (Important Bird Area) n. 137 "Dolomiti di Pietrapertosa" e quindi rappresenta la naturale estensione dalla limitrofa ZPS.

martedì 9 dicembre 2008

Falco pellegrino "nordico" a San Giuliano



Lunedì 8 dicembre 2008 interessante avvistamento di Falco pellegrino nordico (Falco peregrinus ssp) da parte di Nicola Cillo e segnalato oggi sulla mailing list di EBN Italia. L'esemplare è stato avvistato nella Riserva Naturale di San Giuliano mentre era posato su un tronco secco giacente sulle rive del lago.
Le osservazioni di questa sottospecie di presunta provenienza "nordica" sono assolutamente rare in Basilicata ed in altre regioni d'Italia. Probabilmente il soggetto osservato è svernante in zona.
La confusione con altre sottospecie, in particolare con Falco peregrinus brookei, porta a sottostimare l'effettiva presenza di "pellegrini nordici" dalle nostre parti. Solo con grande esperienza e conoscenza delle caratteristiche morfologiche degli esemplari avvistati si può contribuire al miglioramento e al completamento dei dati ornitologici riguardanti la Basilicata. E, va ricordato, la Basilicata è una delle regioni italiane meno conosciute dal punto di vista faunistico, per gli scarsi sforzi di ricerca messi in atto dovuti all'insufficiente sostegno degli enti territoriali competenti.

mercoledì 3 dicembre 2008

Discariche a cielo aperto nella Basilicata verde

Sul nostro territorio innumerevoli discariche di rifiuti sono dovunque ed alcune sono costituite anche da materiali pericolosi come l'amianto. Se l'inciviltà e l'illegalità di chi è autore di questi abbandoni è un fatto scontato a cui sembra ci si debba per forza abituare, non sembra invece scontato il notevole ritardo che riguarda la bonifica dei luoghi considerando che ci troviamo spesso in prossimità di aree protette o all'interno di esse. Lasciare che per mesi cumuli di amianto ed altri rifiuti speciali siano visibili da chiunque e costituiscano serio pericolo per l'Uomo e l'Ambiente è comunque un modo controproducente e dannoso di presentare ed offrire il nostro bellissimo territorio al turista.
Il video che segue è solo un frammento di quello che vediamo ogni giorno. Far finta di nulla negando la realtà evidente è un grave errore ed una forma di assuefazione al peggio che verrà.