venerdì 29 febbraio 2008

Parco Gallipoli Cognato, progetto per tutelare la Lepre italica

Il Parco di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti Lucane ha dato il via a un progetto per la tutela della lepre selvatica, che si svolgerà attraverso il monitoraggio degli ambienti prioritari per la specie, lo studio delle popolazioni e l’allevamento sperimentale all’interno dell’Area Faunistica.
Per il reperimento degli individui fondatori è prevista per domani una nuova sessione di cattura di lepre, alle cui attività prenderanno parte, oltre agli operatori del Parco impegnati nel progetto Regionale, numerosi ricercatori, tra cui Valter Trocchi dell’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (INFS) di Ozzano Emilia (Bo), coautore del Piano d’Azione nazionale per il recupero della specie promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il prof. Pierangelo Freschi dell’Università degli Studi Basilicata, Dipartimento di Scienze delle Produzioni Animali, con un gruppo di studenti, funzionari dell’Ufficio Tutela della natura della Regione Basilicata e numerosi volontari provenienti da tutta la Regione.

martedì 26 febbraio 2008

Passaggio di gru sulla Riserva Naturale di San Giuliano



Sono sempre più frequenti in questi giorni i passaggi di gru sulle nostre aree lucane. Uno dei punti più "gettonati" da questi grandi trasvolatori grigi è proprio la Riserva
Naturale di San Giuliano. Grazie alla collaborazione di diversi osservatori i dati riguardanti questi passaggi vengono registrati e trasmessi al coordinatore italiano dell'European Crane Working Group (ECWG).
I dati riguardano la consistenza numerica e le rotte che le Gru seguono, durante la migrazione che interessa l'Europa, per superare il nostro Paese.
Nei primi due anni di raccolta dei dati in Italia, grazie ad una rete di rilevamento diffusa in tutte le regioni, si è avuta una buona messe di informazioni per cui già alcuni aspetti della migrazione appaiono ora più chiari, ma molto resta da scoprire.

Per raccogliere dati in Basilicata e collaborare al Progetto Gru occorre inviare una e-mail a de-rerum-natura@libero.it oppure a matteo.visceglia@alice.it e che sarà in breve ritrasmessa al ECWG attraverso il referente nazionale dott. Silvio Bassi di Milano. I dati fondamentali che sono richiesti :

1. Data
2. Numero delle Gru
3. Presenza di giovani
4. Località
5. Provincia
6. Regione
7. Ora dell'avvistamento
8. Esemplari in volo o a terra
9. Direzione di volo
10. Osservatore/i

Naturalmente, per coloro che ne hanno la possibilità, è molto utile scattare foto ai gruppi in volo o posati a terra in modo da poter contare, anche successivamente davanti al monitor, il numero preciso degli esemplari. Se ci sono più gruppi è utile scattare a zone in modo da comprendere la maggior parte degli individui.

Tutti gli osservatori saranno citati nella rivista dell'ECWG che viene pubblicata bimestralmente.

La foto qui sopra, che ritrae un gruppo di 43 gru, è stata scattata in questi giorni sul Lago di San Giuliano dal bravo fotografo materano Claudio Bernardi che l'ha gentilmente messa a disposizione di questo blog.

domenica 24 febbraio 2008

PRESTO DUE DISEGNI DI LEGGE PER ATTIVITA’ ITTICO-VENATORIE

Lo ha annunciato l'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico

(AGR) - “L’aggiornamento delle leggi regionali sulla caccia e sulla pesca dovrà essere il risultato finale di un’attività di concertazione con le Province, le associazioni venatorie e dei pescatori e quelle ambientaliste”. Lo ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico, che, nel corso di un convegno sulle politiche ittico-venatorie organizzato dall’Amministrazione provinciale di Potenza, ha annunciato la presentazione di due disegni di legge.
“La fauna selvatica, i pesci, e le risorse naturali in genere, rappresentano un bene della collettività in grado di contribuire al miglioramento della qualità della vita. Qualsiasi sfruttamento di risorse naturali, seppur rinnovabili – ha affermato Santochirico -, deve essere razionale ed in grado di armonizzarsi con altre attività ludico-ricreative e economiche. Questo è possibile solo mediante un'attenta pianificazione del territorio, mirata alla salvaguardia delle popolazioni ittiche e faunistiche, nonché dell'habitat che le ospitano”.
L’assessore ha rilanciato la proposta di una conferenza sulla caccia, da tenersi nei prossimi mesi, ed ha affermato che “le forme di gestione delle attività di caccia e pesca, affinché possano rappresentare una concreta opportunità di valorizzazione delle risorse locali, devono essere mirate ad evitare il depauperamento. La concertazione, pertanto, potrà essere la sede per individuare le linee di intervento e la governance del sistema ittico-venatorio. Con istituzioni e associazioni sarà intensificato un percorso condiviso per finalità e metodologia, assicurando la massima partecipazione alla realizzazione degli interventi. E’ opportuno che le associazioni siano parte della gestione integrata, partecipando regolarmente a tutte le attività gestionali, dai censimenti ai miglioramenti ambientali, alla costruzione delle strutture di ambientamento per le immissioni”.
Santochirico, infine, ha ricordato che “la Giunta regionale ha approvato il Progetto di attività di monitoraggio, gestione e conservazione del patrimonio faunistico regionale, assumendo un impegno finanziario di 170.333 euro, nell’ambito del quale è stato istituito un osservatorio regionale con il compito di censire il patrimonio ambientale costituito dalla fauna selvatica, di elaborare progetti di riqualificazione faunistica del territorio regionale”.
(BAS - 02)

venerdì 15 febbraio 2008

Recuperato un Barbagianni nelle campagne di Bernalda


Un esemplare di Barbagianni trovato in difficoltà nel metapontino è stato consegnato al Centro Recupero Rapaci nella serata di ieri da un cittadino di Ferrandina. Incapace di volare nonostante l'assenza di traumi evidenti è stato visitato l'indomani dal veterinario dott. Vito Tralli che ha diagnosticato una parassitosi interna che gli aveva provocato indebolimento e difficoltà respiratorie a causa di organismi che hanno invaso polmoni e intestino. Si spera di poterlo salvare con una cura adeguata.
Il Barbagianni è uno dei rapaci notturni più facili da individuare grazie al suo piumaggio vistosamente chiaro. Si nutre soprattutto di roditori (soprattutto ratti, topi e arvicole) contribuendo a limitare l'incremento delle popolazioni di questi mammiferi nelle campagne coltivate.

mercoledì 13 febbraio 2008

Chiesta l'istituzione di una Riserva Marina dalla Provincia di Matera



Fonte: IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA 13 Febbraio 2008

Danni da cinghiali nel Parco Regionale di Gallipoli-Cognato: intervento del Presidente Rocco Rivelli

“Sono sacrosante le doglianze di Pasquale Montemurro, imprenditore agricolo di Oliveto Lucano. I cinghiali nel Parco di Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti Lucane ormai rappresentano un flagello per l’ area protetta oltre che per l’ agricoltura a regime imprenditoriale anche per quei tanti piccoli conduttori di orti e micro appezzamenti di terreno, veri e propri presidi di biodiversità colturale oltre che vere e proprie sentinelle su un territorio molto fragile”. Lo afferma in un comunicato il presidente del Parco regionale Rocco Rivelli.
“Gli stessi suinidi ormai largamente incrociati con razze non autoctone, introdotte, bisogna ricordarlo sempre, a fini venatori nei decenni passati, - sottolinea - hanno largamente perso molte delle loro peculiarità ed interesse conservazionistico.
Tuttavia vorrei ricordare che questa amministrazione non ha sottovalutato il problema ponendolo tra le priorità di questa gestione. Infatti, solo da un anno alla guida del Parco, come primo atto ( la delibera n.ro 1 della nostra gestione ) è stata licenziata una richiesta per un finanziamento straordinario alla Regione Basilicata per ripianare i danni da cinghiale accumulati e non liquidati dal 2004 al 2007 per un totale ( nel solo triennio 2004-2006, precedente al nostro insediamento, pari a circa 140 mila euro ) di circa 160 mila euro.
Tale finanziamento, su nostra richiesta e sollecitazione, - sottolinea Rivelli - ha trovato la sensibilità e disponibilità della Regione nella Legge Finanziaria 2008 con una cifra di 100 mila euro per i Parchi Regionali che sarà disponibile fra qualche settimana. Somma insufficiente ma che tuttavia con la istituzione di un apposito capitolo di bilancio nella Finanziaria Regionale segnala una volontà di portare a soluzione un problema, che è giusto ricordare, riguarda più o meno uniformemente tutto il territorio regionale e nazionale.
Come si è avuto modo di precisare in precedenza, al nostro insediamento abbiamo trovato una pesante situazione debitoria per danni da fauna selvatica per circa 140 mila euro, a fronte di un contributo regionale onnicomprensivo all’ Ente Parco da parte della Regione, dalla quale dipendiamo funzionalmente, di soli 345 mila euro. E’ per questo, come per altre ragioni di economia, che abbiamo mantenuto la riduzione le nostre indennità di carica al 50% di quanto previsto dalla legge istitutiva del Parco.
Per quanto attiene le misure di contenimento e riduzione della popolazione dei cinghiali, - continua il Presidente del Parco - il Piano di Gestione, approvato dalla Regione Basilicata, Ministero dell’ Ambiente e dall’ INFS (Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica) prevede fondamentalmente due moduli, uno fatto di prelievi selettivi e l’ altro attraverso metodi di cattura incruenti, i c.d. chiusini, che hanno dato già significativi risultati. Infatti nonostante il numero limitato di chiusini di cattura installati, e nonostante le iniziative di resistenza registrate sul territorio e di ostracismo burocratico frapposte sono stati prelevati circa un centinaio di animali selvatici. Naturalmente i risultati potrebbero migliorare se tutto il sistema credesse ed investisse di più su questo programma, sostenendo gli sforzi del Parco con le sue limitate risorse, e tuttavia segnalato e riconosciuto come uno dei migliori piani di gestione nel Sud Italia. Infatti siamo stati già oggetto di attenzione e studio da parte di Parchi Nazionali, che hanno molte più risorse delle nostre, quali ad esempio il Pollino e la Sila.
Tra gli obiettivi per migliorare la situazione ulteriormente vi è quella di realizzare colture a perdere per attirare gli ungulati, finanziare recinzioni elettriche per piccoli orti e vigneti, e il più ambizioso progetto, oggi concretamente all’ attenzione della Regione Basilicata, di una microfiliera per la trasformazione delle carni da cinghiale, con la cattura in area parco, macellazione presso il macello comunale di Oliveto L. da ristrutturare e commercializzazione a fini di consumo.
Queste sono le iniziative, non poche per la verità, intraprese dal Parco per contenere il problema con un quadro normativo immutato che vede ai sensi della legge quadro sulle aree protette, la legge 394 del 1991, il divieto assoluto di caccia nei parchi. Naturalmente, - conclude Rocco Rivelli - ben vengano iniziative di Enti ed Organismi sovraordinati al Parco che vadano nella direzione giustamente auspicata dal mondo agricolo, che vorrei ricordare, non sono in contrasto con le finalità di tutela e conservazione della biodiversità del Parco di Gallipoli Cognato”.

giovedì 7 febbraio 2008

Due scolaresche assistono al rilascio di rapaci




Foto di Rosalba Matera

Fai click sull'immagine per ingrandirla -





Video realizzato dall' insegnante Ornella Altamura con le classi 2B e 2D della Scuola Media "N. Festa" di Matera

Il Quotidiano della Basilicata 07 febbraio 2008



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La Gazzetta del Mezzogiorno 07 febbraio 2008



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martedì 5 febbraio 2008

Nuovo video sul Falco Grillaio



Nell'ambito del Progetto LIFE Natura "Rapaci Lucani" è stato realizzato il documentario naturalistico "dal titolo "Il Falco grillaio, un ospite da salvare".
Il video è stato prodotto dalla Provincia di Matera - Assessorato Ambiente Parchi e Riserve Naturali con il contributo della Comunità Europea. Le immagini sono state girate da Giuseppe Disabato (Sud Italia Video) con testi e consulenza tecnico-scientifica di Matteo Visceglia (De Rerum Natura).
Il DVD è in distribuzione a cura della Provincia di Matera. Per informazioni e richieste agrifor@provincia.matera.it

Operazione del CFS a tutela delle dune




Fonte: www.corpoforestaledellostato.it 04 febbraio 2008

domenica 3 febbraio 2008

Gru a San Giuliano


Circa 40 gru hanno sostato la mattina del 1 febbraio scorso sui prati umidi della Riserva Naturale di San Giuliano. La migrazione è iniziata, sicuramente da ora in poi e per tutto il mese di marzo e aprile altri gruppi, anche più numerosi, sosteranno nell'area umida da sempre interessata al flusso migratorio di questa specie.
La foto è stata scattata da Alfredo Vilmer Sabino.

venerdì 1 febbraio 2008

Accendiamo una candela per le nostre zone umide



Domani 2 febbraio, giornata mondiale delle Zone Umide, si celebra la Convenzione di Ramsar, firmata il 2 febbraio 1971 nella cittá siriana da cui prende il nome e dove fu sottoscritta da 157 stati a tutela delle zone umide in tutto il mondo. In molte aree ci saranno manifestazioni.
In Basilicata ci sono due Zone Umide dichiarate aree Ramsar: il Lago di San Giuliano (provincia di Matera) e il Lago di Pignola (provincia di Potenza).

Affinchè nessuno dimentichi l'importanza delle zone umide lucane accendiamo una candela.

Il Lago di San Giuliano, esteso per circa 1000 ettari e parte del territorio di Matera, Miglionico e Grottole, ospita numerose ed importanti specie di avifauna strettamente legata alle aree umide. La vita e la conservazione della biodiversità qui presente è appesa ad un filo sottile. L'andirivieni della signora "Indifferenza" lo assottiglia ogni giorno sempre di più.

Peccato che in provincia di Matera non sia stata organizzata alcuna manifestazione così come in varie parti d'Italia e del Mondo.