martedì 18 aprile 2017

13 cicogne bianche tra Matera e Santeramo

Una vita in equilibrio 
di Franco Labarile

Può capitare a volte, a chi si occupa di fotografia naturalistica, di scoprire animali, uccelli, piante o tutto quello che fa parte del nostro ambiente, proprio a due passi da casa, non necessariamente in luoghi esotici o lontanissimi. Da anni seguo una mia personale tensione interiore che mi porta a "guardare" la realtà in cui vivo con occhio "mitico". Ritengo che ognuno di noi ha dentro di se un "orizzonte mitico" che può trovare espressione proprio attraverso la fotografia. Non rinunciare mai a questo "orizzonte mitico" ritengo sia una possibilità di salvezza dall'alienazione e dalla nevrosi che ci schiaccia tutti. E' per questo motivo che inseguo uccelli, migratori, volpi e tutto ciò che mi provoca emozioni. Le cicogne rappresentano un potente simbolo di rinascita, di purezza e leggerezza oltre che di completezza estetica. Non è la prima volta che scopro le cicogne nel nostro territorio. L'anno scorso ne scoprii 5 ai piedi delle Murge, tra Santeramo ed Altamura, e raccontai la storia dell'avvistamento sul Periodico "Partecipare" di Santeramo in Colle. Quest'anno,invece, proprio il giorno di Pasqua, nel pomeriggio, mentre da Torre Spagnola (MT) mi dirigevo verso Jesce, a ridosso della ex ss.271, vedevo su un traliccio dell'alta tensione, come equilibristi sul filo, tredici splendide cicogne. Nella zona un violento temporale, con fulminazioni, tuoni e colpi di vento. C'erano tutte le condizioni per una sosta forzata per le cicogne, in viaggio migratorio. Iniziai a distanza a fotografare e sempre più estasiato guardavo come sul filo del traliccio scorrevano vite aeree. A casa rividi le foto e scoprivo,come già accaduto, una cicogna inanellata. Stamane levataccia e batticuore... sperando di ritrovarle per cercare di leggere l'anello. Dopo vari tentativi si dirigono dal traliccio ad un campo incolto . Sono letteralmente occultato in auto a distanza notevole e dopo circa un ora riesco a leggere l'anello.
Spedisco tutto all'ISPRA per l'identificazione finale. Posso solo dirvi che, con buona probabilità, si tratta di una "tedescona"... Ma non aggiungo altro,  riservandomi di informarvi quando l'ISPRA invierà il report..."mitico".  

Foto di Franco Labarile.