venerdì 30 aprile 2010

Documentario sul Falco grillaio: rassegna stampa


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Non si capisce perchè le redazioni dei quotidiani scelgano foto inappropriate rispetto all'articolo che pubblicano. Qui si vede un Falco pellegrino e non un Falco grillaio!
Pazienza...

Grillaio: Rassegna stampa 29 aprile 2010

Documentario sul Falco grillaio premiato nel Parco del Delta del Po

Grande successo del documentario sul Falco grillaio “Ali sopra la Murgia” girato a Matera lo scorso anno. La regista Olivella Foresta dopo la messa in onda del filmato durante la trasmissione di RAI 3 Geo & Geo del 23 marzo scorso ha partecipato all’edizione 2010 del Concorso Festival del Documentario Naturalistico organizzato durante la Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico a Comacchio, nel Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna. Martedì scorso si è appreso che questo filmato è tra quelli premiati al prestigioso concorso confermando come il connubio tra natura e turismo in Basilicata, veicolato da belle immagini, è stato particolarmente apprezzato dalla giuria del concorso.
Il documentario, girato tra Matera e Montescaglioso durante la primavera e l’estate scorsi, ha visto tra i più assidui collaboratori anche gli operatori del Centro Recupero Rapaci della Riserva di San Giuliano. Il responsabile del Centro Matteo Visceglia dichiara:

“Quando Olivella Foresta ha iniziato a raccogliere le prime immagini per il documentario non immaginava ancora la bellezza e il fascino che regala questo piccolo falco nel suo habitat naturale, diviso tra campi coltivati, le steppe della murgia e le case del centro storico. Dopo le tante riprese effettuate ha manifestato grande apprezzamento per la bellezza dei nostri luoghi. Il Centro Recupero Provinciale della Riserva di San Giuliano, considerata la tematica, ha collaborato tantissimo e fatto il possibile affinché si potesse registrare e documentare ogni piccolo dettaglio capace di evidenziare quanto affascinante e allo stesso tempo vulnerabile è la vita del falco grillaio che vive a Matera e Montescaglioso, centri in cui si sono registrate le riprese. Ma non ci siamo limitati solo agli aspetti emotivi ed estetici; abbiamo anche voluto mettere in evidenza, accompagnando e aiutando la troupe giorno per giorno, anche alcune delle iniziative che sono state realizzate in questi anni per tutelare questa specie rara al mondo. Le azioni messe in campo dal Progetto Comunitario LIFE Natura “Rapaci Lucani” sono servite moltissimo a far conoscere anche a livello nazionale le problematiche della specie ma ora occorre che la Provincia di Matera, beneficiaria per 4 anni del Progetto, continui a garantire la prosecuzione delle varie attività di recupero, tutela e conservazione del grillaio e delle altre specie minacciate come il capovaccaio, il lanario ed il nibbio reale. Dobbiamo convincerci che la bellezza e il fascino del nostro territorio sono certamente più forti e nitidi sul piano turistico quando riusciamo a proteggere e valorizzare nella maniera corretta e responsabile i maggiori protagonisti della biodiversità locale. Oggi il turismo mondiale va in questa direzione e il successo alla Fiera Internazionale del Turismo Naturalistico lo conferma. Un grazie a nome del Centro Rapaci ad Olivella Foresta che con la sua bravura e la sua grande sensibilità ha saputo tradurre in eloquenti immagini tutto il fascino di un nostro compagno di viaggio che condivide con noi i benefici della protezione di un territorio ancora vivibile ma anche i problemi dell’habitat naturale che piano piano tende a trasformarsi”

La proiezione e premiazione del documentario avverrà sabato 1 maggio a Comacchio (Ferrara) presso la Sala Polivalente di Palazzo Bellini.


Olivella Foresta durante le riprese


Riprese presso l'Abbazia di Montescaglioso


Un falco grillaio affacciato sul nido

mercoledì 28 aprile 2010

Atti VII Convegno Internazionale Grillaio

Nel corso del VII° Convegno Internazionale sul Falco grillaio tenutosi ad Almendraleio, Spagna, nel mese di novembre 2008 fu presentato un contributo scientifico dal titolo: Las acciones del Proyecto LIFE Naturaleza "Rapaci Lucani" para la conservacion del Cernicalo primilla (Falco naumanni) en la provincia de Matera - Italia.
Da poco sono stati pubblicati gli atti. Chi fosse interessato a ricevere solo l'estratto del lavoro citato può richiederlo all'indirizzo: de-rerum-natura@libero.it

Rassegna stampa IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA 28 aprile 2010

domenica 25 aprile 2010

Fauna selvatica e strade

Ogni giorno migliaia di animali selvatici, per lo più appartenenti a specie protette, vengono investiti dai veicoli sulle strade. Sull'entità della mortalità della fauna a causa del traffico si sa molto poco ma da quello che si intuisce, se si viaggia tutti i giorni, risulta chiaro che a livello quantitativo il fenomeno è tale che meriterebbe di essere studiato e approfondito allo scopo di valutare e progettare eventuali soluzioni in grado di ridurre gli impatti e conseguentemente anche i rischi per gli automobilisti. Molto probabilmente le cifre della sola Basilicata (regione con una rete stradale non eccessivamente sviluppata) potrebbero aggirarsi nell'ordine di alcune migliaia di esemplari l'anno, comprendenti rettili, anfibi, uccelli e mammiferi (a questi andrebbero aggiunti, a livello statistico, anche le specie domestiche). Per fare una stima più precisa anche dal punto di vista qualitativo (le specie interessate dal fenomeno) sarebbe utile attivare un monitoraggio a campione anche con la collaborazione delle categorie di gli operatori che lavorano sulle strade tutti i giorni. In questo modo si avrebbe una raccolta di dati davvero puntuale e di grande interesse per una gestione più razionale e preventiva del fenomeno.
Un altro aspetto da considerare è quello legato alla rimozione delle carcasse e la loro destinazione ad istituti di ricerca o a musei naturalistici. Nella peggiore delle ipotesi, nel caso in cui nessun utilizzo è possibile, le carcasse andrebbero rimosse e smaltite secondo le norme vigenti. Ricordiamo che le carcasse abbandonate sulle strade potrebbero essere cause di altri investimenti nel momento in cui altri animali necrofagi si avvicinano per cibarsene.
Sono tantissime le informazioni di carattere scientifico che si potrebbero ricavare dall'esame degli esemplari raccolti e sicuramente degni di nota potrebbero essere i dati di carattere sanitario, utili per una valutazione dello stato di salute, con riferimento alle malattie infettive e trasmissibili, della popolazione di alcune specie viventi in un determinato territorio, specie se in stretto contatto con l'uomo e gli animali domestici. Il controllo di alcune patologie che interessano la fauna selvatica dovrebbe essere un motivo valido per sostenere un programma di studio ad hoc. Purtroppo le cose sono andate sempre diversamente e pare che si continua a non considerare la problematica. Gli animali selvatici, dal punto di vista naturalistico e scientifico, sappiamo che suscitano poco interesse nelle istituzioni preposte (eccetto rari casi). Solo per alcune specie di rilevante interesse, come la Lontra, il Lupo, il Cinghiale, il Capriolo (dove presente) ecc. qualcosa sembra si muova (ma risultati e dati di interesse locale non se ne vedono ancora) anche se non mancano casi che dimostrano come spesso si perdono interessanti occasioni di studio per specie rare e localizzate. Quanti animali vengono semplicemente lasciati abbandonati sulle strade fino diventare un tappetino di pelle o piume? In Basilicata abbiamo esempi di lontre investite e mai recuperate...
In ogni caso è possibile concludere che sia gli aspetti legati alla sicurezza stradale sia quelli legati alla tutela e studio della fauna meritano molta più attenzione di quanto finora fatto.

La foto qui sotto ritrae un Tasso (Meles meles) adulto fotografato questa mattina sulla strada provinciale ex SS 175, in territorio di Montescaglioso (Mt), a circa 15 km lineari dal mare.

giovedì 22 aprile 2010

Respinto il blitz di caccia selvaggia !

Confermato il divieto di caccia durante la riproduzione e migrazione degli uccelli.
Italia più vicina a risolvere i contenziosi europei.

“Ha prevalso il senso di responsabilità nel Parlamento e nel Governo che ha evitato di estendere la stagione venatoria senza limiti certi e respinto una vera e propria deregulation venatoria.”

Lo dichiarano le associazioni Altura, Amici della Terra, Animalisti italiani, Cts, Enpa, Fare Verde, Greenpeace, Memento Naturae, No alla caccia, Lav, Legambiente, Lida, Lipu, Mountain Wilderness, Oipa, UNA, Vas, WWF Italia dopo il voto dell’articolo 43 della legge Comunitaria approvato dall’Aula della Camera dei Deputati.

L’articolo recepisce correttamente molte delle richieste avanzate dalla Commissione Europea con la procedura d’infrazione 2006/2131 e consente all’Italia di attrezzarsi meglio per gli imminenti giudizi della Corte di Giustizia Europea.

Dal punto di vista sostanziale, l’articolo introduce importanti novità sotto il profilo della tutela della natura e degli animali selvatici, come una maggiore protezione degli habitat naturali e il divieto di caccia durante i periodi di riproduzione e migrazione degli uccelli.

Resta il rammarico per l’indebita concessione alle doppiette rappresentata dalla possibilità di deroga regionale al calendario venatorio, seppure contenuta alla sola prima decade di febbraio e sottoposta al parere dell’ISPRA.

Con il voto odierno, la Camera dei Deputati ha tuttavia ribadito il suo chiaro no a “caccia selvaggia” e messo la parola fine ai tentativi di stravolgimento della legge sulla tutela della fauna.

“Ringraziamo tutti i Deputati di maggioranza e di opposizione che, con un impegno straordinario, si sono fatti interpreti, in questi giorni, delle nostre istanze e di quelle della natura.”


Roma, 21 aprile 2010
Ufficio stampa Legambiente
Ufficio Stampa LIPU-BirdLife Italia
Ufficio stampa WWF Italia

martedì 20 aprile 2010

Iniziativa sul grillaio del Parco Nazionale dell'Alta Murgia

Pubblichiamo qui sotto il comunicato diffuso dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia che mette in evidenza il crescente interesse per le attività di monitoraggio e studio del Falco grillaio nel comprensorioo a cavallo tra Puglia e Basilicata. A Matera e Montescaglioso le attività di monitoraggio e di conservazione sono state svolte fino allo scorso mese di settembre 2009 nell'ambito del Progetto LIFE Natura Rapaci Lucani. Da alcuni mesi ogni iniziativa riguardante la tutela del grillaio ed altri rapaci viene svolta a titolo di volontariato (dagli stessi collaboratori ed esperti che hanno seguito alcune azioni nel periodo di attività ufficiale del LIFE) ed in stretta collaborazione con la Provincia di Matera da cui si attende l'attivazione di iniziative capaci di garantire continuità tecnica e scientifica al Progetto così come auspicato dalla Commissione Europea che ha cofinanziato il Progetto.

Proseguono anche quest’anno le attività di conservazione della LIPU di Gravina, sostenuto dal Parco nazionale dell'Alta Murgia, col progetto “Il Parco per il Grillaio”. Sono previsti il censimento ed il recupero dei nidiacei, mentre due webcam seguiranno in diretta la vita di una coppia di grillai.
Il 23 e il 30 aprile prossimi saranno effettuate le operazioni di censimento delle colonie di grillaio nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia e nel territorio contiguo. Le attività si svolgeranno in contemporanea nelle cinque città del parco che ospitano il grillaio: Altamura, Cassano Murge, Gravina in Puglia, Minervino Murge e Santeramo in Colle; e negli altri centri urbani con i quali il Parco è in stretta connessione ambientale. Infatti i volontari delle associazioni coinvolte (Altura, Circolo Legambiente La gravinella, De Rerum Natura, Terre del Mediterraneo, VAS Santeramo, WWF Gioia del Colle) saranno attivi anche ad Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle, Montescaglioso e Matera.
“Anche quest’anno – afferma la dott.ssa Gabriella Fagioli, consigliere dell’ente che presiede la Commissione Biodiversità – si vuole proseguire con il progetto “Il Parco per il Grillaio”. Una scelta di continuità necessaria per attribuire validità scientifica al monitoraggio: solo con dati regolarmente raccolti, infatti, è possibile definire il reale trend della popolazione, conoscerne le condizioni di salute e, conseguentemente, lo stato dell’ambiente al quale il grillaio è strettamente legato”. “Tanti sono i fattori – prosegue la rappresentante dell’ente - che possono influenzare la presenza dei falchetti nelle nostre città, la tutela delle aree a pseudosteppa, una buona gestione dei terreni agricoli ed una corretta applicazione del Regolamento regionale per la ristrutturazione dei centri storici”.
Ma il censimento non è la sola attività di cui la LIPU si occuperà. Con l’approssimarsi della stagione riproduttiva, i volontari saranno impegnati per tutta l’estate a salvare i piccoli caduti dai nidi. Per questi interventi è fondamentale anche la collaborazione dei singoli cittadini. Una campagna di informazione, attraverso la distribuzione di un volantino, spiegherà cosa fare in caso di ritrovamento.
La novità di quest’anno è rappresentata dalla prossima attivazione di due webcam, poste all’interno di un nido artificiale della LIPU, che trasmetteranno in diretta su internet momenti di vita familiare dei grillai. Chiunque potrà seguire, collegandosi al sito del parco, l’intero ciclo riproduttivo: la deposizione delle uova, la cova, l’allevamento dei pulli fino al loro primo volo.
E’ questo un ulteriore strumento di divulgazione per un sempre più vasto pubblico che consente di incentivare il processo di sensibilizzazione, necessario per conseguire le finalità di tutela di un’area protetta.
Per informazioni LIPU Sezione di Gravina e-mail: lipugravina@libero.it
cellulare: 347.7578517

sabato 17 aprile 2010

Una civetta in libertà

Il Parco: un luogo da ferire in libertà

Con una lettera indirizzata al Prefetto di Matera, al Procuratore della Repubblica , alle forze dell’ordine, ed al dirigente dell’ufficio ambiente del Comune di Matera, il Centro di Educazione Ambientale di Matera ha denunciato alcune problematiche relative all’area di Murgia Timone nel Parco della Murgia Materana.
In piena area parco – si legge nella nota a firma di Paolo Montagna, Direttore del Centro -  in una zona di eccellenza per il valore ambientale, culturale e turistico, oltre al sistematico e consistente abbandono di effetti personali intimi, è in consistente aumento il rilascio di bottiglie di alcolici e superalcolici, oltre che di scarti di rosticceria.
E’ evidente e dimostrato che responsabili di questi illeciti, non siano i tanti turisti che affollano durante il giorno l’area protetta e che raccolgono il messaggio della cartellonistica istallata che invita a non sporcare ed a conferire i rifiuti negli appositi cassonetti.
Al contrario questi illeciti, sempre piu’ difficili da tamponare per il centro di educazione ambientale che a titolo volontariato se ne fa carico da diversi anni, si verificano puntualmente durante le ore notturne da parte di nostri concittadini in quello che diventa non uno spazio da vivere in libertà, ma uno spazio da ferire in libertà.
Ma ancora più mortificante, è stato aver raccolto la testimonianza fra gli altri di una coppia di esperti camperisti che in sosta notturna sul piazzale belvedere di Murgia Timone, dopo essere stati destati in modo molto turbolento in piena notte , hanno dovuto subire per circa 15 minuti ripetute violenze verbali da parte di un gruppo di giovani materani in cerca di divertimento.
Un triste episodio annotato nel lungo diario di questi viaggiatori con alle spalle esperienze in tutto il mondo: guardati a distanza e protetti e rispettati nel Kurdistan dai guerriglieri, e sbeffeggiati nella città Unesco, ovviamente da parte di una minoranza attiva non rappresentativa della intera pacifica e accogliente comunità.
Confermando l’impegno già profuso per animare culturalmente il parco della murgia materana attraverso iniziative che possano in modo formale ed informale orientare ad una cultura del rispetto del territorio, ed anzi manifestando la volontà di aumentare tale impegno congiunto con l’Ente Parco attraverso una apposita campagna di comunicazione ambientale per una cittadinanza responsabile ed attenta ai valori ambientali e culturali, si è tuttavia ritenuto necessario interessare anche  le istituzioni preposte all’ordine pubblico al fine di un maggiore ed integrato controllo della importante area indicata.
Per una comunità che ha l’audire di aspirare ad un ruolo guida nel panorama delle città d’arte europee sarebbe infatti una grave sconfitta non riuscire a dimostrare di avere anticorpi diffusi su più livelli, per risolvere questo come analoghi problemi di inciviltà relativi alla tutela del patrimonio pubblico.


Fonte: Centro di Educazione Ambientale Matera

mercoledì 14 aprile 2010

Recupero di un Gheppio ferito nel Parco della Murgia

di Adriano Castelmezzano - www.seguilsentiero.it

Domenica 11 Aprile 2010.
Questa giornata è stata l’occasione per una buona azione; ero infatti sulla Murgia Materana per un breve giretto in compagnia degli amici Mirella e Alfredo e nonostante il tempo non proprio dei migliori, volevamo fare qualche osservazione ornitologica e magari qualche foto alle tante orchidee che in questo periodo tappezzano l’altopiano. In corrispondenza di una recinzione abbiamo però notato una femmina di Gheppio (Falco tinnunculus) in evidente difficoltà (cercava di nascondersi dietro alcuni cespugli ma più che volare, camminava velocemente riuscendo a sollevarsi di poco dal suolo). Dopo diversi tentativi non riusciti, avevamo perso la speranza di poterla soccorrere, ma la nostra perseverenza, un po’ di fortuna e soprattutto la voglia di aiutare questo simpatico esemplare, che guardandoci da dietro la recinzione, in fondo quasi chiedeva il nostro aiuto….ha fatto sì che la potessimo recuperare nonostante la mancanza di mezzi adeguati. Affidata alle amorevoli e competenti cure di personale specializzato (presentava una ferita all’ala sinistra ed un evidente denutrimento) speriamo tutti che possa riacquistare presto una buona salute e soprattutto la libertà. Se trovate un uccello in difficoltà ricordatevi che si tratta di un bene indisponibile dello Stato, quindi non può essere detenuto se non per il periodo strettamente necessario a prestare le prime cure, e che successivamente va affidato nel più breve tempo possibile agli organi di vigilanza territoriale come il Corpo forestale dello Stato o i corpi di polizia provinciale che provvederanno a consegnarlo al più vicino centro di recupero per la fauna selvatica.

martedì 13 aprile 2010

IL FALCO CITTADINO

Il più piccolo tra i rapaci si trova perfettamente a suo agio tra i Sassi di Matera, nonostante i lavori di restauro.

di Sandro Bassi National Geographic Novembre 2009

A Matera, tra i Sassi che rappresentano la storia della città e che oggi ne costituiscono la principale risorsa, è facile vedere, specie al tramonto strani rapaci che solcano il cielo e fanno ritorno ai nidi dopo aver cacciato sul selvaggio altopiano che fronteggia la città. Rapaci strani e meravigliosi: il loro aspetto è simile a quello del gheppio (sono solo un po’ più piccoli), ma il comportamento gregario e fiducioso nei confronti dell’ uomo li rende del tutto peculiari.

Si tratta dei falchi grillai, i più piccoli rapaci europei, come spiega Matteo Visceglia, referente materano del Progetto Life Natura Rapaci Lucani, e incredibilmente capaci, a Matera come in pochi altri casi, di nidificare in città, sui tetti, sotto i coppi, in qualsiasi anfratto di edifici vecchi e nuovi. La colonia di Matera non è l’unica italiana ma è di certo la più imponente. I dati dei censimenti degli ultimi anni, oscillano da un minimo di 700 coppie nidificanti a quelli dei recenti conteggi sugli esemplari in periodo pre-riproduttivo, da cui risultano 3.000 effettivi. Conteggi possibili perché prima della nidificazione tutti i grillai si riuniscono in dormitori comuni, che a Matera sono due grandi pini.

I due pini si trovano in posizioni tutt’altro che indisturbate: uno è nel bel mezzo di un’ aiuola spartitraffico nei pressi della stazione, l’ altro nel mezzo dei condomini della periferia. Altre colonie più piccole si trovano in 11 centri delle Murge, tra cui Montescaglioso e Altamura. Pur in mancanza di veri parametri di confronto con il passato, la situazione delle colonie apulo lucane appare in controtendenza rispetto a quella mondiale che vede il grillaio in drastica rarefazione per cause non chiare, ma comunque legate a modifiche degli habitat prodotte dall’ uomo. Per l’ Unioni Europea il grillaio è specie di interesse prioritario, da proteggere in modo particolare, dato il rischio di estinzione e il calo numerico recente; delle 12-18 mila coppie rimaste in tutto il continente, il 25 % si concentra nell’ Italia meridionale, particolarmente in Basilicata e Puglia, con oltre 3.000 coppie; altre 4-500 nidificano in Sicilia e 100-200 in Sardegna.[…]

In controtendenza con quello che succede in molte zone dell’ areale spagnolo e greco, il territorio della murgia materana è immutato da secoli, un tavolato calcareo coperto da grandi pascoli aridi. A Matera risulta evidente la caratteristica formazione di colonie del grillaio in un punto ben preciso: un pino domestico situato quasi al centro della città. I piccoli falchi utilizzano questo pino come dormitorio e sembrano del tutto indifferenti al traffico cittadino (in quel punto della città particolarmete concentrato). Durante il periodo precedente alla riproduzione, al calare del sole è possibile vedere centinaia di uccelli che si affollano in volo attorno al pino (proprio questo comportamento ha reso possibile censimenti accurati). Durante il periodo riproduttivo spicca un’ altra particolarità del grillaio e cioè il fatto che nidifica praticamente ovunque: in nicchie sui monumenti, sotto le tegole, in qualsiasi buco o fessura delle mura (sono stati visti alcuni uccelli nidificare in vasi sui balconi). Durante il periodo della mietitura nei dintorni di Matera è facile vedere grillai in volo sui campi, pronti a catturare tutti quelli insetti che vengono disturbati dall’attività dell’ uomo. La città ha adottato questo splendido uccello e per questo motivo si è incentivato l’ utilizzo delle cassette nido, che sono di aiuto alla nidificazione, in quanto compensano la perdita dei luoghi nidificatori che si perdono con il restauro delle vecchie abitazioni. Sul palazzo della Provincia sono state collocate circa 50 cassette nido. Quasi il 22% delle cassette collocate a Matera nel 2008 è stato utilizzato.

Fonte: http://mrcury.wordpress.com/2010/04/09/il-falco-cittadino/

L'articolo completo è stato pubblicato sul numero di novembre di National Geographic
come riportato su questo Blog

mercoledì 7 aprile 2010

Duello aereo






In territorio di Montescaglioso ieri pomeriggio duello aereo tra il grande corvo imperiale e il maestoso biancone. Spettacolo della natura che tutti possiamo godere finchè questi animali abiteranno il nostro territorio!

martedì 6 aprile 2010

Aironi guardabuoi nella Riserva di San Giuliano

Questa mattina nei campi incolti della Riserva di San Giuliano, a poca distanza dal fiume, sostavano 13 Aironi guardabuoi (Bubulcus ibis). Questa specie è poco comune in Basilicata, specialmente nelle aree interne. Secondo la ceck-list sull'avifauna della Basilicata è considerata migratrice irregolare. Solo recentemente, grazie ai monitoraggi di naturalisti ed appassionati si stanno raccogliendo alcune interessanti segnalazioni che confermerebbero un leggero incremento della diffusione della specie nella Regione. Naturalmente sarà necessario attendere ancora qualche anno prima di stabilire una variazione del suo status nella Lista Ufficiale dell'Avifauna lucana.