martedì 6 maggio 2008

Ricattura di un grillaio inanellato nel 2006 a Matera



Domenica scorsa 4 maggio un grillaio maschio è stato rinvenuto intrappolato, insieme ad altre due femmine, in una vecchia "fracassea" di una cucina nel centro storico di Altamura (Ba). Con grande sorpresa una zampa del grillaio recava un anello di alluminio dell'INFS! L'esemplare, viste le sue buone condizioni fisiche è stato subito liberato insieme agli altri due. La ricerca effettuata tramite il dato inciso sull'anello ha permesso di risalire alla sua storia. L'esemplare è nato a Matera nella metà di giugno ed è stato ritrovato all'età di circa 3 settimane in difficoltà nel centro abitato dopo essere probabilmente caduto dal nido. Affidato al Centro Recupero operante presso l'Oasi di San Giuliano è stato poi allevato fino a consentire una piena riabilitazione al volo. Il 28 luglio è stato finalmente liberato insieme ad altri giovani grillai sul ciglio della gravina di Matera. Alla sua zampetta fu messo l'anello che domenica scorsa è stato letto da Stefania Pellegrino intervenuta a soccorrere e liberare i grillai intrappolati.
Una storia a lieto fine che conferma come le colonie di grillai dell'area appulo lucana appartengono ad una stessa popolazione i cui individui sono in contatto tra loro.
La foto in basso ritrae l'esemplare in età juveniles scattata nel luglio 2006. Alla zampa si nota un anello numerato identificativo di plastica sostituito poi da quello metallico della serie T-55446 apposto con la collaborazione dell'inanellatore e collaboratore del Centro Recupero dott. Egidio Mallia.

Trachemys recuperata presso il Bilioso



Sulla strada di confine della Riserva Naturale di San Giuliano, presso il Torrente Bilioso è stato raccolto, da alcuni agenti volontari dell'ATC A di Matera, un grosso esemplare di Trachemys scripta elegans, la nota ed esotica Tartaruga americana dalle guance rosse.
La presenza di tali esemplari lungo i nostri fiumi e laghi mette in evidenza la problematica delle immissioni di specie esotiche in aree dove non dovrebbero esserci e dove entrano in diretta competizione con la più piccola e sempre più rara Tartaruga palustre europea, Emys orbicularis. Il fenomeno dell'abbandono volontario è purtroppo legato alla scarsa informazione e sensibilizzazione nei confronti dei detentori di questi esemplari in acquari domestici e frutto di acquisti presso bancarelle e fiere cittadine. Occorre sempre ripetere ai bambini che l'acquisto di questi animali è dannoso per la natura e che se proprio vogliono il contatto con un animale è meglio indirizzarsi verso altre specie domestiche come un gatto o un cane. A patto però di non abbandonare anche loro dopo aver esaurito il desiderio iniziale del contatto con un amico a quattrozampe...