lunedì 29 agosto 2011

Un raro Astore ritrovato a Montescaglioso

Domenica 28 agosto, nella calura pomeridiana, un raro Astore (Accipiter gentilis) è piombato all'improvviso, forse con l'intento di catturare qualche preda e saziare la sua fame, in uno dei tanti orti-giardini situati alla periferia di Montescaglioso.
Ma la sfortuna ha voluto, come ha raccontato il proprietario del fondo Franco Mazziotta, che in quell'orto vi fosse anche un'oca maschio che, istintivamente e immediatamente, lo ha attaccato con tale aggressività da procurargli traumi alla testa ed ad altre parti del corpo che gli hanno impedito di difendersi e volare via.
Grazie alla collaborazione del CEA di Montescaglioso, allertato dal Mazziotta,l'Astore è stato immediatamente consegnato al Centro Recupero Rapaci della Provincia di Matera operante presso la Riserva di San Giuliano. Il Responsabile della struttura, Matteo Visceglia, al momento della consegna ha subito constatato la grave situazione dell'animale che era ormai giunto quasi in fin di vita, magrissimo e denutrito. L'immediato soccorso e la somministrazione di soluzione glucosata e cibo hanno evitato il peggio. Per ora l'Astore ha superato la fase più critica ma ancora è presto per esprimere giudizi, data la sua grave debilitazione e la sua inabilità al volo. Il suo peso all'arrivo era di appena 427 grammi mentre normalmente avrebbe dovuto essere come minimo di 100 grammi in più. Secondo Brichetti & Fracasso (2003) infatti i maschi hanno un peso variabile da 517 a 1110 grammi mentre le femmine, sensibilmente più grandi, possono pesare da un minimo di 820 ad un massimo di 2054 g.

Il ritrovamento o l'osservazione di un Astore è un evento piuttosto raro in Italia considerando l'elusività di questo rapace spiccatamente forestale. E' distribuito a macchia di leopardo in tutta la penisola, soprattutto lungo le aree alpine e appenniniche e si stima una popolazione nidificante di sole 500-800 coppie. In Basilicata, ed in Provincia di Matera in particolare, si hanno pochissime segnalazioni.

Il ritrovamento a Montescaglioso potrebbe essere collegato ad un movimento migratorio oppure ad erratismo di subadulti.

Il ruolo del Centro Recupero in questo caso, oltre all'accoglienza e soccorso dell'esemplare, si conferma ancora una volta importante nel quadro della raccolta di dati di presenza sul territorio di specie di interesse ornitologico e scientifico contribuendo alla crescita delle conoscenze faunistiche e naturalistiche della nostra regione.

Per la lettura del racconto del CEA clicca qui


Nella foto il sig Franco Mazziotta dopo aver recuperato l'Astore. Foto del CEA Montescaglioso


sabato 27 agosto 2011

Una Cicogna bianca debilitata recuperata dal CRAS












Domenica 21 agosto, grazie alla segnalazione di Rocco Dambrosio, un appassionato naturalista e frequentatore della Riserva di San Giuliano, il Centro Recupero Animali Selvatici è intervenuto per il recupero di una Cicogna bianca debilitata ed incapace di volare localizzata sul versante sinistro del Lago di San Giuliano. Senza alcuna difficoltà il Responsabile del Centro Matteo Visceglia, con la collaborazione del signor Rocco e di un'altra volontaria che si sono prestati nell'operazione di recupero, è riuscito a catturare l'esemplare e metterlo in salvo prima che potesse fare una brutta fine.
Il Veterinario dott. Vito Tralli a seguito di una prima visita effettuata il giorno dopo ha diagnosticato problemi legati ad intossicazioni di origine alimentare o di altra natura con evidente forte diarrea, debiltazione e magrezza. Per diversi giorni è stata sottoposta presso il Centro a cure assidue ed alimentazione forzata al fine di consentirle di riprendere forza. Al momento è ancora in cura e si spera di poterla pienamente recuperare.
In questi giorni vi è un transito piuttosto evidente di Cicogne bianche. Infatti sono state osservati 7 esemplari nella Riserva di San Giuliano (A. Nitti, com pers.) il giorno 27 agosto e circa 20 esemplari osservati a Montalbano Jonico lo stesso giorno (E.Palazzo, com pers.).

giovedì 18 agosto 2011

Il Capovaccaio in Basilicata: sintesi 2011

Nel corso del 2011 in Basilicata è stata riconfermata la presenza delle due coppie storiche in due distinte aree della regione. La coppia presente in provincia di Potenza ha involato un giovane mentre quella in provincia di Matera ne ha involati due.
Si conferma pertanto la stabilità della micropopolazione regionale che probabilmente rappresenta una delle ultime roccaforti della specie in Italia.
Si segnala che la coppia della provincia di Matera, analogamente a quanto avviene da diversi anni, è stata aiutata con piccoli carnai in aree strategiche. Queste iniziative, insieme alle attività di tutela, conservazione e recupero del Falco grillaio sono state attuate con la collaborazione e il supporto di ALTURA (Associazione per la Tutela dei Rapaci e dei loro Ambienti) e della Provincia di Matera.
Matteo Visceglia