giovedì 15 novembre 2007

Un impegno della Regione per la tutela della biodiversità



COMUNICATO STAMPA
OLTRE 250.000 ETTARI NELLA RETE ECOLOGIA DELLA BASILICATA

“Oltre 250.000 ettari di superficie regionale rientreranno nella Rete ecologia della Basilicata: un sistema di aree in cui si coniugano le esigenze di conservazione delle biodiversità con il governo e lo sviluppo del territorio”. Lo ha annunciato Vincenzo Santochirico, assessore regionale all’Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, partecipando al convegno “La tutela della biodiversità attraverso la promozione dei Siti di importanza comunitaria”, che si è svolto questa mattina a Policoro, nell’ambito delle iniziative per il quarto anniversario della protesta contro il deposito di scorie nucleari.

Parlando ai ragazzi del liceo scientifico “Enrico Fermi”, Santochirico ha spiegato che “la Rete ecologica è una strategia di gestione del territorio che prevede una particolare tutela per le aree che, pur non rientrando nella classificazione tradizionale di zone protette, hanno una valenza particolare dal punto di vista paesaggistico e della necessità di salvaguardare le specie animali e vegetali a rischio”.

La Rete ecologica della Basilicata, quindi, si delinea come una infrastruttura di sostegno dello sviluppo compatibile, e come offerta di beni e valori del territorio. Un programma ampio, che prevede anche azioni di conservazione, recupero e valorizzazione ambientale, realizzazione di strutture per la fruizione della natura, la promozione di attività produttive sostenibili, di marketing territoriale, divulgazione ed educazione ambientale.

Sulla base di quanto previsto dalle direttive europee, la Rete terrà conto del sistema delle aree protette (parchi nazionali e regionali, riserve), dei siti di interesse comunitario e delle zone a protezione speciale, di habitat ed ecosistemi meritevoli di tutela, nonché delle aree contigue. L’obiettivo è, infatti, quello di coniugare l’ambiente urbano con il territorio circostante, cultura e natura, salvaguardia e valorizzazione, nel tentativo di delineare una nuova competitività fondata sul capitale territoriale ed umano.

Il progetto prevede quattro fasi fondamentali: ricognizione delle informazioni scientifiche e socioeconomiche; sviluppo di una prospettiva di tutela delle biodiversità a medio e lungo termine; stesura del piano di azione; attuazione del piano. Nella Rete rientreranno 73 comuni lucani.


“La Regione – ha aggiunto Santochirico - intende promuovere una progettazione partecipata, capace di valorizzare le legittime aspettative di sviluppo delle comunità: enti di governo, enti locali, imprenditori ‘verdi’, inseriti in un sistema unitario, progettato in maniera tale che ogni intervento si inserisca in un disegno complessivo. Al tempo stesso, si supera anche l’approccio della creazione di ‘isole’ di natura incontaminata, disperse in un territorio che invece subisce il forte impatto delle attività antropiche, e si punta – ha concluso - su una pianificazione trasversale del territorio. Per la Basilicata si tratta di una sfida per la conservazione della natura e per lo sviluppo sostenibile in un quadro concettuale moderno e innovativo”.



Fonte: Ufficio Stampa Regione Basilicata
mercoledì 14 novembre 2007