Un altro aspetto da considerare è quello legato alla rimozione delle carcasse e la loro destinazione ad istituti di ricerca o a musei naturalistici. Nella peggiore delle ipotesi, nel caso in cui nessun utilizzo è possibile, le carcasse andrebbero rimosse e smaltite secondo le norme vigenti. Ricordiamo che le carcasse abbandonate sulle strade potrebbero essere cause di altri investimenti nel momento in cui altri animali necrofagi si avvicinano per cibarsene.
Sono tantissime le informazioni di carattere scientifico che si potrebbero ricavare dall'esame degli esemplari raccolti e sicuramente degni di nota potrebbero essere i dati di carattere sanitario, utili per una valutazione dello stato di salute, con riferimento alle malattie infettive e trasmissibili, della popolazione di alcune specie viventi in un determinato territorio, specie se in stretto contatto con l'uomo e gli animali domestici. Il controllo di alcune patologie che interessano la fauna selvatica dovrebbe essere un motivo valido per sostenere un programma di studio ad hoc. Purtroppo le cose sono andate sempre diversamente e pare che si continua a non considerare la problematica. Gli animali selvatici, dal punto di vista naturalistico e scientifico, sappiamo che suscitano poco interesse nelle istituzioni preposte (eccetto rari casi). Solo per alcune specie di rilevante interesse, come la Lontra, il Lupo, il Cinghiale, il Capriolo (dove presente) ecc. qualcosa sembra si muova (ma risultati e dati di interesse locale non se ne vedono ancora) anche se non mancano casi che dimostrano come spesso si perdono interessanti occasioni di studio per specie rare e localizzate. Quanti animali vengono semplicemente lasciati abbandonati sulle strade fino diventare un tappetino di pelle o piume? In Basilicata abbiamo esempi di lontre investite e mai recuperate...
In ogni caso è possibile concludere che sia gli aspetti legati alla sicurezza stradale sia quelli legati alla tutela e studio della fauna meritano molta più attenzione di quanto finora fatto.
La foto qui sotto ritrae un Tasso (Meles meles) adulto fotografato questa mattina sulla strada provinciale ex SS 175, in territorio di Montescaglioso (Mt), a circa 15 km lineari dal mare.
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