martedì 3 marzo 2009

La grotta dei pipistrelli: il breve racconto di Materafotografia







Foto di Roberto Linzalone e Claudio Bernardi

Camminare sulla Murgia materana tra il verde tipico murgiano alla ricerca di sentieri nuovi, in compagnia di un buon gruppo di amici accomunati dalla stessa passione, è un esercizio divertente oltre che rilassante, che distoglie dalla frenesia della vita cittadina. Le bellezze ambientali dalle quali si è circondati, durante le passeggiate, aprono la mente degli escursionisti che notano ogni particolare, anche quelli che normalmente si tralascerebbero. L’escursionista attento ed amante della murgia e della natura non può non scoprire, dietro ogni angolo, uno spettacolo ambientale nuovo, capace di suscitare gioiose sensazioni e godimenti, invitandolo a rivisitare, nei suoi sogni, tutti questi fantastici luoghi donati all’uomo da madre natura, benevola e generosa dispensatrice di bellezza ed armonia. La macchina fotografica aiuta a rendere ancora più interessante il compito dell’escursionista, che documenta e censisce affreschi in chiese rupestri, grotte con scenari rupestri, flora e fauna. Il gruppo unito dalla stessa passione per la fotografia condivide da alcuni anni l’escursionismo ma pur tornando avvolte negli stessi luoghi, scopre sempre particolari nuovi.
La passeggiata di domenica 1 marzo ha inizio alle 8.30 dal piazzale antistante la chiesa di S.Agnese; dopo esserci organizzati, il gruppo si avvia tra i sentieri che seguono il corso del torrente “Gravina” verso sud-est per raggiungere dopo circa un ora di cammino la Grotta dei Pipistrelli. Il percorso condotto piacevolmente dalla nostra guida Claudio Bernardi, subisce brevi interruzioni, per scoprire piante e fiori tipiche di questo territorio, Dagli escrementi e dalle impronte lasciate sulla terra abbiamo rilevato la presenza della fauna che abita la murgia, dall’istrice alla volpe al cinghiale.
La Grotta dei Pipistrelli e quella sottostante, detta Grotta Funeraria, fanno parte di un sistema di grotte poste tra le contrade Ofra e Serra S. Angelo; arrivati all’ingresso della grotta siamo stati incuriositi, munendoci di torce, dai graffiti sui muri e dall’architettura rupestre, segno della presenza dell’uomo nelle diverse fasi del Paleolitico, del Neolitico e dell'età dei Metalli.
Alcuni di noi si sono inoltrati nella grotta e nei cunicoli stretti e bassi dove abbiamo notato la presenza dei pipistrelli e di alcuni insetti oltre ad alcune incisioni sulla roccia e a lavorazioni dei muri e delle nicchie.
Il cammino è proseguito alla scoperta di altre grotte dove sono emersi particolari interessanti come la presenza di letti rupestri oltre a particolari lavorazioni sulle pareti.
La passeggiata si è conclusa intorno alle ore 13.00 con un comune senso di soddisfazione e di ringraziamento oltre che alla cara guida, a nostra Madre Natura.

Roberto Linzalone