lunedì 31 dicembre 2012
Replica di Antea al Sindaco di Miglionico
ANTEA Onlus gioisce nel constatare la sollecitudine con la quale il Sindaco di Miglionico ha voluto fare chiarezza riguardo la morte di un cucciolo di gatto avvenuta nel ns Comune il giorno 24/12/2012 e con la quale ha voluto rispondere al ns Comunicato Stampa emanato il giorno stesso.
Speriamo che il Sindaco voglia d’ora innanzi usare la stessa solerzia per rispondere a tutte le richieste e sollecitazioni che i propri concittadini vorranno rivolgergli, abbandonando definitivamente l’atteggiamento superbo che finora lo ha portato ad ignorare molte delle nostre.
Prendiamo atto dell’esito dell’autopsia effettuata sul corpo del povero animale “malato” ed attendiamo con ansia che ci venga consegnata copia del referto autoptico, come da noi già richiesto per iscritto all’Ente.
Sugli avvenimenti accaduti il giorno 23/12/2012 il ns Sindaco ha tenuto a precisare alcuni particolari che, a suo parere, il cittadino protagonista della vicenda e noi di Antea avremmo trascurato di riportare, commettendo però l’errore di trascurarne lui stesso degli altri.
Per prima cosa ad assistere a tutto l’accaduto, secondo quanto riferitoci da colui che ha soccorso l’animale, c’erano alcuni testimoni che, seppur minori, erano disposti ad indicare gli autori del grave gesto.
Poi resta da chiarire che fine abbia fatto l’altro cucciolo che, a quanto riferiscono gli stessi testimoni, è fuggito con la faccia dilaniata dallo scoppio dei petardi senza farsi più vivo. Siamo convinti che a nessuno verrà in mente di ipotizzare che, anche in questo caso, non ci sia nessun legame con l’accaduto, mettendo in dubbio la testimonianza di un cittadino come gli altri.
La seconda osservazione che nasce spontanea è quella riguardante l’intervento del veterinario che, stranamente, trovandosi di fronte ad un animale con “febbre alta, enterite necrotica ed emorragica, broncopolmonite etc…”, come riferito dal soccorritore, non abbia ritenuto opportuno effettuare alcuna prescrizione medica, nè abbia richiesto il ricovero dell’animale presso una struttura sanitaria, affermando anzi, sempre a quanto riferitoci, che, se pur affetto da lieve raffreddore il gatto risultava essere sano, senza saper spiegare il perché fosse agonizzante.
La terza osservazione è invece da rivolgere al ns Sindaco che, nella sua nota, ha accusato il soccorritore di aver demandato al Comune il compito di occuparsi del povero gatto, cosa che, trattandosi di animale randagio, per legge, fa parte dei compiti dell’Ente ed in particolare dello stesso Sindaco, cosa che troppo spesso viene dimenticata. Tra l’altro, anche se si trattasse di un animale “non randagio”, sarebbe ugualmente condannabile il comportamento di un Pubblico Ufficiale che si rifiuti di prestare aiuto ad un cittadino in difficoltà, chiunque esso sia, incorrendo addirittura nel reato di “omissione di soccorso”.
In più vogliamo ricordare al Sindaco che mettere in competizione la delicata situazione economica delle famiglie con la protezione e la tutela degli animali, oltre a rappresentare un cattivo esempio per la cittadinanza e per i bambini, potrebbe far maturare in qualcuno la convinzione che l’unico suo interesse sia rivolto al lato economico della questione randagismo.
Venendo proprio all’aspetto economico dell’accaduto, abbiamo già chiesto ufficialmente al Sindaco di voler rendere nota l’entità dei costi che la comunità miglionichese ha dovuto sostenere a causa di questa vicenda e principalmente quelli sostenuti per l’autopsia, costi che, seppur ancora sconosciuti, a ns avviso, sarebbero stati inferiori se ci si fosse limitati a prestare soccorso allo sfortunato animale. Tra l’altro nessuno, nemmeno il soccorritore, pretendeva che il Comune, il Sindaco o i Vigili si accollassero i costi delle cure, piuttosto, ciò che veniva loro richiesto, era un aiuto per poter trasferire l’animale presso una struttura sanitaria.
Riguardo l’assenza dei fondi necessari per poter far fronte a questo tipo di emergenze, attendiamo ancora notizie dal Sindaco in merito al progetto di adozione, da parte della Lega del Cane di Cremona, dei cani custoditi presso il Canile di Matera, che porterebbe alla comunità un risparmio di circa 80mila euro all’anno e che, nel silenzio dell’Ente, sembra arenato da diversi mesi.
Sul mancato trasferimento dei suddetti cani, tra l’altro, lo stesso Sindaco ha più volte lamentato, in ns presenza, l’ingerenza delle Asl (non si sa perché contrarie al progetto) e l’impedimento costituito dalla positività di più della metà degli stessi alla leishmaniosi (grave malattia dei cani dovuta all’inosservanza di una adeguata profilassi antiparassitaria), promettendoci di fare chiarezza sulla vicenda.
Noi di Antea e i cittadini miglionichesi stiamo ancora aspettando.
Altro aspetto da chiarire, al fine di evitare in futuro situazioni simili a quella dei poveri gattini deceduti la scorsa settimana , è quella relativa ai ritardi circa le sterilizzazioni delle cagne randagie presenti nel comune e la loro reimmissione sul territorio , progetto reso legale anche in Basilicata tramite modifica della legge regionale in materia e la creazione della figura del “cane libero assistito”.
L’ultima volta che abbiamo chiesto al Sindaco delucidazioni sui ritardi ci è stato risposto che dipendeva dalle ASL, perciò, anche questa volta non capiamo perché il Sindaco taccia senza protestare e senza spiegare la situazione ai cittadini.
Tra l’altro, viste le ultime vicende che hanno coinvolto dei felini, consigliamo al nostro primo cittadino di interessarsi presso le Asl affinchè, come previsto dalla legge nazionale sul randagismo nonché da quella regionale, venga avviato, nel più breve tempo possibile, il censimento delle colonie feline e la loro sterilizzazione a carico della stessa azienda sanitaria.
Chiudiamo ricordando al Sindaco che il ns interesse nei confronti di argomenti spesso trascurati dalle passate e dall’attuale Amministrazione è finalizzato solo e soltanto al miglioramento della nostra comunità e, a differenza di quanto da lui affermato, Antea non nasconde secondi fini ed utilizza lo stesso metro con tutti gli interlocutori, come dimostrano la recente discussione sull’Oasi di San Giuliano intercorsa con l’Amministrazione Provinciale, le critiche alla Regione riguardo le estrazioni petrolifere e quelle a Governo e Unione Europea riguardo la sperimentazione sugli animali.
Auguri e Buon 2013 a tutti
sabato 29 dicembre 2012
Il sindaco di Miglionico risponde ad Antea
L'attenzione riservata agli animali da parte del Comune di Miglionico, soprattutto in considerazione della pesante crisi che interessa tutte le famiglie è molto al di sopra delle sue reali possibilitá economiche. L'amministrazione di certo è sinceramente grata a tutti i cittadini che col loro impegno mostrano una grande attenzione al mondo animale ed ai diritti degli animali. Stessa attenzione e stesso riconoscimento caratterizzano l'agire non solo dell'amministrazione Comunale ma anche dell'ente e dei suoi dipendenti. Domenica scorsa alcuni bambini non identificati perchè non riconosciuti neppure dal denunciante su richiesta dei vigili, avrebbero esploso un petardo che avrebbe, a suo dire, ferito un animale. Chi si è lanciato in accuse contro i vigili e l'amministrazione ha trascurato di informare su una serie di particolari che vorremmo rendere noti. Il sindaco ed il vigile urbano hanno prontamente incaricato un veterinario di intervenire. Il dott. Salerno ha accertato che il gatto aveva febbre alta ed una serie di problemi ma nessuna ferita. Difatti alla morte del gatto è stata eseguita addirittura una autopsia come da protocollo e il referto fa riferimento a "....enterite necrotica ed emorragica broncopolmonite, etc....". Il gatto visitato domenica dal Dott. Salerno non è risultato ferito ma affetto da febbre, broncopolmonite ed enterite cronica. Tutti condanniamo l'insensibilitá e l'inciviltá seppure attribuita a ragazzini o bambini ed infatti è stata emanata una ordinanza sindacale che impedisce l'uso e la fabbricazione di petardi anche se nel caso specifico non vi è stato alcun riscontro di quanto denunciato. E’ chiaro comunque che sono avvenimenti che potrebbero essere accaduti o accadere, ed ogni cittadino deve dare il suo contributo di civiltà al fine di evitarli. Chi ama gli animali dovrebbe provvedere alla loro cura. Il Comune ha garantito comunque il suo pronto intervento ma si fa rilevare come il cittadino denunciante anzichè soccorrere il gatto ha trovato semplice demandare il compito al Comune. Questi interventi hanno avuto un costo per la comunitá non trascurabile e non vederseli neppure riconosciuti chiaramente ci rammarica e ci dispiace. Comprendiamo l'amore per gli animali che fortunatamente molti cittadini sensibilmente hanno ma lanciarsi in accuse senza conoscere quello che è accaduto non è giusto. C'è una ordinanza sindacale che impedisce fabbricazione e vendita di petardi che tutti i cittadini possono contribuire a far rispettare non solo le esigue forze di controllo del Comune. Questo comune ha finanziato adozioni di cani e le finanzia, ha pagato e contribuito addirittura ad un viaggio aereo finalizzato ad una adozione. Speriamo che ci siano altri enti che mostrano la stessa sensibilità, ma francamente non ci risulta. Monti annuncia che non ci sono soldi per la sanità e questo penalizza i cittadini, nonostante ciò il nostro impegno per gli animali cerchiamo ugualmente di non farlo mancare tenendo conto che sono tempi difficili per molte famiglie. Le persone di buona volontá ci aiutino invece di inveire utilizzando semplici e troppo facili mezzi di comunicazione. Si rileva nel frattempo troppa superficialitá nel modo in cui alcuni cittadini ed associazioni affrontano problemi di grande rilevanza come quello del maltrattamento di animali. C’è un atteggiamento che emerge per il quale ogni occasione, ogni avvenimento, diventa pretesto da parte di alcuni cittadini o associazioni, per redarguire l’amministrazione che mi onoro di guidare, senza neppure preoccuparsi della verifica delle notizie, cosa che però almeno ai giornali vorrei chiedere di fare. Ma il pensiero, che cani e gatti, e salute degli animali in queste continue uscite che vorrebbero far apparire Miglionico come il paese più incivile del mondo, centrino poco, naturalmente sorge spontaneo.
Miglionico 28/12/2012
Il Sindaco Angelo BUONO
giovedì 27 dicembre 2012
lunedì 24 dicembre 2012
Petardi uccidono 2 gattini a Miglionico: ANTEA dice basta!
Matteo Visceglia
Controlli antibracconaggio dei Carabinieri a Valsinni
I fatti sono stati accertati la notte del 19.12.2012, a seguito di un servizio di controllo del territorio svolto dai militari in località Monte Coppolo (Valsinni, ndr), nei pressi del parco dei Cresciuni, mirato all’accertamento di attività di bracconaggio. Infatti, alle ore 22.35 circa, gli operanti hanno proceduto all’identificazione di due soggetti che si muovevano nella citata area a bordo di un veicolo. In particolare, i militari, insospettiti dalle circostanze di tempo e di luogo, nonché dall’abbigliamento di uno dei due uomini, che indossava il classico abbigliamento policromo, procedevano a perquisizione personale e veicolare. Nel corso delle operazioni, si rinvenivano nel portabagagli del veicolo una carabina marca REMINGTON cal. 30.06 di proprietà di D.A. d. (classe 1989), nonché 26 (ventisei) cartucce non denunciate di cui 16 (sedici) già inserite in tre serbatoi che i Carabinieri individuavano all’interno di un borsello in stoffa policroma, opportunamente occultato sotto la ruota di scorta. Pertanto, in conseguenza di quanto rinvenuto, considerato che il fucile era trasportato in condizioni di tempo e di luogo incompatibili con l’uso della caccia (in auto e in orario notturno), per la quale D.A. d. (classe 1989) ha esclusivamente la licenza di porto di fucile, gli operanti effettuavano il sequestro della citata arma da fuoco e delle relative munizioni detenute abusivamente, deferendo in stato di libertà i due soggetti.
L’operazione che si concludeva alle successive ore 02.00 del 20.12.2012, rientra nella pianificazione delle attività di controllo del territorio che la Compagnia di Policoro ha intensificato per prevenire e reprimere con maggiore efficacia, in pieno coordinamento con le altre Forze di Polizia, i delitti in materia ambientale, a tutela del territorio.
sabato 22 dicembre 2012
Cicogna nera... natalizia!
La Cicogna nera, presente anche in periodo primaverile ed estivo, sembra anche quest'anno intenzionata a svernare in questo sito, probabilmente l'unico a livello regionale. L'attività di monitoraggio della specie, promossa dall'Ente Parco di Gallipoli Cognato, proseguirà anche nei prossimi mesi per accertarne lo status anche al di fuori del periodo riproduttivo e migratorio.
venerdì 21 dicembre 2012
mercoledì 19 dicembre 2012
Replica di Antea alla Provincia di Matera sulla questione dell'Oasi di San Giuliano
La delegazione provinciale Antea Onlus Miglionico, prende atto dell’interesse mostrato dalla Provincia di Matera, purtroppo solo a mezzo stampa e non a livello pratico, nei confronti della, ripetiamo, disastrosa situazione in cui versa l’Oasi di San Giuliano , come la maggior parte dei cittadini e delle associazioni amano definirla ( definizione che tra l’altro non cambia la sostanza dei fatti).
Video Aquila che preda bimbo: FALSO!
E' STATO DIFFUSO SU INTERNET UN VIDEO SU UN RAPIMENTO DI UN BIMBO DA PARTE DI UN'AQUILA: QUESTO VIDEO E' MOLTO DELETERIO PER LE CONSEGUENZE SULLA PROTEZIONE DEI RAPACI. MA SI TRATTA DI UN FALSO! COME CRAS CI SENTIAMO IN DOVERE DI CONTRASTARE QUESTE MANOVRE DIMOSTRANDOLO CON ESEMPI CONCRETI.
INFATTI NEL RIQUADRO IN ALTO SI L'OMBRA DELLA PERSONA E DEL PANNELLO BIANCO (INDICATI DALLA FRECCIA ROSSA) UN ATTIMO PRIMA CHE L'AQUILA ARRIVI AL BIMBO. POI SI NOTI L'OMBRA DELLA MADRE E DELLA STESSA AQUILA NEL RIQUADRO IN BASSO ! E' EVIDENTE CHE PUR ESSENDO APPARENTEMENTE REALISTICO QUESTO VIDEO E' UN FALSO COSTRUITO AD HOC PER GETTARE FANGO SULLA PROTEZIONE DELLE AQUILE.
martedì 18 dicembre 2012
La Provincia di Matera chiarisce la sua posizione riguardo alla Riserva di San Giuliano
Ma andiamo con ordine. A livello vegetazionale la Provincia ogni anno effettua, nei limiti delle proprie competenze, degli interventi di miglioramento e rinaturalizzazione del soprassuolo (si ricorda che la copertura forestale presente è di origine artificiale).
A livello pedologico le aree naturali o naturaliformi non sono oggetto di attività agricole. Le aree agricole rientranti nel perimetro sono infatti rappresentate prevalentemente da seminativi o da aree a riposo colturale quindi non ci spieghiamo questa grande mole di prodotti chimici impiegati.
Faunisticamente parlando si parla di bracconaggio, un problema che investe, purtroppo, la stragrande maggioranza delle aree protette, compresa quella di S. Giuliano. Piaga che nulla ha a che vedere, naturalmente, con l’abbattimento controllato dei cinghiali che invece è un intervento approvato dall’ISPRA e dalla Regione Basilicata.
Riguardo alla pulizia dell’area giova ricordare come ai sensi della L.R. istitutiva della Riserva n.39/2000 i Comuni interessati “…curano l’asportazione dei rifiuti, ai sensi dell’art.17 del Decreto Legislativo 22/97, e concorrono nella sorveglianza con i propri agenti di polizia urbana, lungo le strade ed in ogni altro luogo pubblico all’interno della riserva, secondo il dettato delle vigenti disposizioni di legge in materia”.
Riguardo al generale stato di incuria segnalato, a parte la possibile presenza di rifiuti (la cui rimozione come precedentemente accennato è a carico dei Comuni interessati), è da addebitare alle risultanze di un comportamento poco civile di alcuni cittadini. Certamente lo stato ecologico generale della Riserva non è in abbandono dal momento che la Provincia, per quanto di propria competenza, ogni anno, come anche per quello in corso, interviene nell’ambito della riserva con azioni di miglioramento forestale e si attiva per il reperimento di fondi per implementare le attività di fruizione e tutela.
In questi anni la Riserva è stata valorizzata dalla Provincia attraverso numerosi progetti: la realizzazione stessa del centro visite, il progetto europeo Life Rapaci che ha consentito la realizzazione di uno dei centri di recupero dell’avifauna strutturalmente più completi a livello regionale, senza contare altri interventi di minore entità (cartellonistica didattica, ecc.).
Il centro visite della Riserva, infine, è stato dato in gestione ad una associazione naturalistica a seguito di regolare gara e l’area della Riserva non è interessata da alcuna “trivellazione”.
Il tutto in un quadro di totale assenza di trasferimenti di fondi da parte della Regione che ha completamente delegato la gestione dell’area protetta.
La critica è sempre ben accetta se costruttiva, ben argomentata e rispettosa. Altrimenti si entra, appunto, nel campo gratuità.
lunedì 17 dicembre 2012
Rassegna stampa CRAS: La Nuova del Sud 13 dicembre 2012
giovedì 13 dicembre 2012
OBBLIGO SOCCORSO STRADALE DEGLI ANIMALI, PUBBLICATO IL DECRETO ATTUATIVO
Da oggi 13 dicembre 2012 si è rafforzato il cambiamento del
Codice della Strada che ha fissato dall’estate 2010 l’obbligo di fermarsi in
caso di incidente con un animale, l’equiparazione dello stato di necessità di
trasporto di un animale ferito come per una persona, l’utilizzo di sirena e
lampeggiante per ambulanze veterinarie e mezzi di vigilanza zoofila. E’ stato
infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.289 il Decreto attuativo del
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“La norma ha preso atto del cambiamento del sentire comune
sul dovere di prestare soccorso anche agli animali e le sanzioni irrogate fino
ad oggi per le violazioni sono state un esempio positivo per automobilisti e
Polizie locali - hanno detto Gianluca Felicetti, presidente LAV e Carla Rocchi,
presidente nazionale dell’ENPA - nel Decreto siamo riusciti a far inserire il
pieno riconoscimento del privato cittadino che porta per dovere civico un
animale incidentato in un ambulatorio veterinario, la necessità di intervento
anche ai fini della tutela dell’incolumità pubblica e il pieno riconoscimento
dell’attività delle Guardie zoofile. Ora le Regioni e i Comuni devono
rafforzare i propri compiti di intervento già previsti da altre normative“.
Il Decreto ministeriale fissa, fra l’altro, le
caratteristiche delle autoambulanze veterinarie le cui attrezzature specifiche
saranno individuate dal Ministero della Salute, la certificazione anche
successiva dello stato di necessità di intervento sull’animale da parte di un
veterinario e gli stati patologici che fanno scattare questo riconoscimento
cioè trauma grave, ferite aperte, emorragie, alterazioni e convulsioni.
Il Decreto Ministeriale 9 ottobre 2012 n.217 Regolamento di
attuazione dell'articolo 177, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1992,
n. 285, come modificato dall'articolo 31, comma 1, della legge 29 luglio 2010,
n. 120, in materia di trasporto e soccorso di animali in stato di necessità,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.289 del 12.12.2012, è consultabile qui
http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2012-12-12&task=dettaglio&numgu=289&redaz=012G0238&tmstp=1355396450138
Entra in vigore il 27 dicembre 2012
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Associazione ANTEA denuncia lo stato della Riserva di San Giuliano
"Ancora una volta torniamo a parlare dell’Oasi di San Giuliano non per denunciare una situazione in particolare ma per invogliare cittadini ed istituzioni ad una seria riflessione.
La storia della Riserva Regionale di San Giuliano è legata alla nascita dell’omonimo invaso artificiale creato per scopi irrigui dallo sbarramento del fiume Bradano tra il 1950 e il 1957. La presenza del lago, da subito, attirò numerose specie di uccelli acquatici, rendendo quindi necessarie iniziative volte alla tutela dell’area.
Nel 1976, infatti, il lago diventò Oasi di Protezione della Fauna sulla quale fu poi apposto il vincolo paesaggistico e la Regione Basilicata, al fine di rafforzare le azioni di tutela, istituì nel 2000 una Riserva Naturale Orientata affidandola in gestione alla Provincia di Matera .
Successivamente, il Ministero dell’Ambiente dichiarò San Giuliano Area SIC (Sito di Interesse Comunitario) ed Area ZPS ( Zona di Protezione Speciale) inserendola, con Decreto Ministeriale del maggio 2003, nell’elenco delle zone umide italiane previste dalla Convenzione Ramsar per la Conservazione delle Aree di Interesse Internazionale per la Fauna Acquatica.
Attualmente, viste le disastrose condizioni in cui versa l’Oasi e come più volte denunciato nei mesi scorsi, sorge spontaneo chiedersi come le istituzioni preposte, abbiano potuto permettere tutto questo.
Ovunque si guardi c’è qualcosa che non va : continue violazioni di leggi e regolamenti, rifiuti di ogni genere abbandonati ovunque, alcuni dei quali (ingombranti e pericolosi) finiscono in acqua, utilizzo indisturbato di sostanze chimiche per trattare i campi agricoli rientranti nella zona protetta, concessione di autorizzazioni alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi a pochi km dal lago, cacciatori liberi di sparare ai margini dell’Oasi e, con l’ alibi dell’abbattimento controllato dei cinghiali, spesso anche all’interno della Riserva, pesca illegale con reti e nel mancato rispetto dei regolamenti.
Se a tutto questo si aggiunge poi l’intenzione, spesso paventata da parte delle Istituzioni, di permettere la navigazione all’ interno del lago, come fortemente auspicato da certe associazioni, e la disastrosa situazione in cui versa l’ormai abbandonato Centro Visite, ci piacerebbe capire che senso abbia continuare a chiamarla Oasi se in realtà non lo è mai stata e, probabilmente, mai lo sarà.
La premessa, riguardante la storia di San Giuliano, che abbiamo appositamente pensato di inserire in questo articolo, ha come unico scopo quello di fare notare a tutti voi che, nelle condizioni attuali, siamo di fronte ad un luogo nato come Oasi ma diventato, nel corso degli anni, solo lo strumento grazie al quale ricevere fondi ed aiuti economici, strappando dalle mani dei cittadini una enorme ricchezza (non economica), un luogo anche di affezione e di pace, nonché casa di tantissimi animali selvatici anche se di loro, si sa, importa a pochi.
Resteremo sempre in ansia ad aspettare che qualcuno rifletta e capisca che bisogna cambiare rotta e ad attendere un’ indignazione generale dei cittadini affinché lottino per riprendersi ciò che gli appartiene".
Miglionico, 13 dicembre 2012
mercoledì 12 dicembre 2012
CRAS Matera: 3 rapaci riconquistano la libertà
Ad assistere al lieto evento sono stati invitati 20 bambini di una scolaresca di Matera che con i loro insegnanti e genitori hanno potuto prima ammirare da vicino questi predatori alati, apprendendeno le loro storie e la loro biologia daglii operatori del Centro e poi hanno accompagnato con il loro entusiastico applauso il loro volo verso la libertà riconquistata.
Una Poiana, un'Albanella reale ed un Gufo, questi i nomi dei fortunati rapaci liberati, che per cause diverse hanno avuto bisogno delle cure dei veterinari e degli operatori del Centro.
La Poiana, un superbo giovane di 2 anni, era stata consegnata al CRAS nello scorso mese di aprile da agenti del Corpo Forestale dello Stato della Stazione di Pomarico. Era stata recuperata nelle campagne di Grassano in condizioni molto precarie. Dall'esame effettuato è risultata essere una vittima dell'egoismo umano poichè era stata tenuta sin da piccola in cattività all'interno di una gabbia non adatta e nelle condizioni peggiori che si potesse immaginare. All'arrivo era magra, presentava piumaggio scomposto ed opaco, penne spezzate, coda completamente distrutta dall'usura, becco rotto, testa priva di piume per parassitosi e inoltre aveva una vecchia frattura ad un'ala mal calcificata. Insomma un esemplare che all'apparenza era sicuramente senza alcuna speranza di poter ritornare alla natura. Invece grazie alle lunghe e pazienti cure e al cibo adatto ricevuti ogni giorno dagli operatori del CRAS la Poiana ha potuto piano piano irrobustirsi e riprendersi riacquistando un nuovo e splendido piumaggio che gli ha permesso di riabilitarsi gradualmente al volo grazie alla possibilità di muoversi in voliere adatta.
Il Gufo, a causa di un forte impatto contro qualche ostacolo (forse un veicolo in marcia durante la notte), aveva subito una frattura all'omero compromettendo la sua capacità di volare. Fortunatamente è stato ritrovato e consegnato al CRAS grazie all'intervento di un poliziotto di Matera che ha capito immediatamente la gravità del trauma. Il responsabile del Centro lo ha subito portato presso la facoltà di Veterinaria dell'Università di Bari dove è stato visitato e tenuto in cura per un breve periodo di tempo per poi ritornare al CRAS per altre cure e la successiva riabilitazione in voliera. Dopo circa un mese di cure il risultato è stato sotto gli occhi meravigliati dei bambini che lo hanno seguito nel suo volo di libertà riconquistata.
Il gufo prima della liberazione |
Liberazione del Gufo |
L'albanella appena giunta al CRAS dopo il suo ferimento |
I bambini osservano l'Albanella reale |
La liberazione dell'Albanella reale |
"Soccorrere, curare e rimettere in libertà animali selvatici così preziosi e protetti da tutte le normative europee è uno dei compiti principali del nostro Centro Recupero che ogni giorno cerca di fare il possibile, pur tra le mille difficoltà di ogni genere, per garantire un servizio a supporto delle istituzioni preposte alla tutela della fauna. E' una iniziativa di grande aiuto nei confronti dei cittadini sensibili, degli operatori delle forze di polizia e delle associazioni che spesso intervengono per il primo soccorso di animali in difficoltà. Vorremmo poter lavorare in condizioni più adeguate sotto il profilo strutturale e finanziario in modo da poter svolgere sempre al meglio il lavoro di tutela della fauna protetta".
Matteo Visceglia
Responsabile CRAS
martedì 11 dicembre 2012
Airone bianco: un fantasma tra i pioppi
CLICCA PER INGRANDIRE L'IMMAGINE |
giovedì 6 dicembre 2012
INAUGURATA LA NUOVA SEDE DEL COMANDO PROVINCIALE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO DI MATERA
La cerimonia, articolata in due parti, si è tenuta alla presenza del Vice capo del Corpo forestale dello Stato Fausto Martinelli, del Prefetto di Matera Luigi Pizzi, del Sindaco della città di Matera, del Presidente dell'Amministrazione provinciale, del Comandante Regionale del Corpo forestale dello Stato, di quasi tutti i sindaci della provincia e delle massime cariche istituzionali della provincia e della regione.
Nella prima parte della cerimonia, che si è svolta a Palazzo Lanfranchi nel cuore del centro storico di Matera, si è svolta la premiazione del concorso illustrativo "Acqua Gocce di Vita".
L'iniziativa, rivolta alle scuole elementari e medie della provincia di Matera, si è svolta in collaborazione con l'Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Martina Franca (TA) ed è stata organizzata in occasione delle iniziative previste per l'"Anno Internazionale della Cooperazione per l'Acqua" proclamato dall'ONU per il 2013.
La seconda parte della cerimonia di inaugurazione si è, invece, tenuta presso la nuova sede del comando provinciale del Corpo forestale dello Stato dove il Vescovo di Matera ha officiato la cerimonia di benedizione dei nuovi locali.
Associazioni ambientaliste si oppongono alla Via Ferrata nel SIC-ZPS Dolomiti di Pietrapertosa
Le Dolomiti Lucane |
mercoledì 5 dicembre 2012
Censimento invernale del Nibbio reale
Le regioni in cui si svolgerà il censimento sono 11, cioè quelle in cui sono noti dormitori comuni ove poter effettuare i conteggi.
Pulizia Oasi San Giuliano: l'eterno tentativo di dire basta al degrado!
Tale iniziativa si auspica possa diventare occasione per ripensare al difficile rapporto tra i fruitori della Riserva (in gran parte gitanti e pescatori) e l'ambiente in cui essi stessi praticano le loro attività ricreative e ludiche. Quintali di rifiuti di ogni genere sono sparsi e abbandonati lungo il perimetro del lago e lungo le strade che lo circondano per diversi chilometri. Una iniziativa come quella organizzata per sabato prossimo, nonostante la buona volontà di chi la promuove, non può risolvere il problema ma almeno permette di porre l'interrogativo su quale destino deve avere questa storica e "matura" area protetta (nasce infatti nel lontano 1976 come Oasi di protezione della Fauna) che per le sue caratteristiche naturalistiche, paesaggistiche e ambientali meriterebbe molto di più dai suoi frequentatori abituali ma anche più severità e costanza nei controlli da parte di chi è deputato alla gestione dei vari aspetti che la riguardano. Le norme che attengono alla sua fruizione corretta sono molto chiare, non hanno bisogno di essere interpretate. Occorre semplicemente solo farle rispettare e applicarle. Ma il problema è proprio questo...
Tracce di chi non sapeva proprio come smaltire pneumatici di trattori agricoli |
domenica 2 dicembre 2012
Airone bianco maggiore
martedì 27 novembre 2012
Antea Miglionico: nota sull'Oasi di San Giuliano
Tutti noi, a questo punto, restiamo speranzosi in attesa che qualcosa si muova e non abbasseremo la guardia fino a quando non vedremo rifiorire questo luogo in tutto il suo splendore, tornando ad essere una vera Oasi.
Miglionico, 27 novembre 2012
Antea Onlus
Foto Antea |
lunedì 26 novembre 2012
sabato 24 novembre 2012
San Giuliano, un lago pullulante di vita...e non solo!
Eppure, nello stesso posto in cui sono state scattate queste foto solo un'ora prima sono stati raccolti, grazie a volontari di Miglionico dell'Antea, 3 quintali di rifiuti abbandonati nel bosco e sulle rive del lago dai gitanti e da pescatori poco rispettosi dell'ambiente e delle norme emanate per questa Riserva Naturale. Un contrasto stridente tra la Natura che si manifesta ai nostri occhi e vorrebbe essere più rispettata e la mano dell'Uomo che lascia la sua impronta indelebile e indecorosa ovunque essa si trovi.
giovedì 22 novembre 2012
Un Fenicottero sul Lago di San Giuliano
Questo individuo in realtà potrebbe essere un erratico oppure potrebbe essersi separato, per motivi che non conosciamo, dal gruppo durante un movimento migratorio e trovando qui un habitat idoneo ha deciso di trattenersi. Nella Riserva la presenza del Fenicottero è considerata una eccezionalità in quanto le acque dolci del lago e la sua posizione lontana dal mare (circa 40 km) e da zone umide regolarmente frequentate non rispondono in modo particolarmente adeguato alle necessità trofiche di questa specie che frequenta quindi per lo più zone salmastre, come le lagune e le saline, molto ricche di crostacei, alghe e molluschi. Il becco ha una forma piuttosto strana poichè adattata alla particolare modalità di alimentazione che prevede un filtraggio continuo del fango e dell'acqua allo scopo di trattenere il cibo.
In pochissime altre occasioni si sono osservati in passato fenicotteri nell'area della Riserva di San Giuliano.
Foto: Matteo Visceglia |
Foto: Matteo Visceglia |
mercoledì 21 novembre 2012
L'associazione Antea invita i sindaci del materano a vietare i petardi e i botti di fine anno
"Anche quest’anno nei nostri Comuni sarà consuetudine celebrare le festività natalizie e di fine anno,oltre che con strumenti innocui, anche con il lancio di petardi e botti di vario genere.
Puntualmente, la cronaca nazionale riferisce del sequestro, da parte degli organi preposti, di ingenti quantitativi di artifici illeciti abusivi ,ma esiste un oggettivo pericolo anche per i petardi dei quali è ammessa la vendita al pubblico trattandosi pur sempre di materiali esplodenti pericolosi .
Solo lo scorso anno, l’utilizzo dei suddetti materiali ha provocato alcuni morti e centinaia di feriti , oltre alle migliaia tra cani e gatti randagi e domestici, uccelli e fauna selvatica che muoiono di infarto per la paura dei rumori e delle luci da essi provocati o a causa di incidenti stradali dovuti alla fuga, senza calcolare i danni da inquinamento ambientale dovuti ai copiosi residui derivanti dalle esplosioni.
Come se non bastasse, il ritrovamento di centinaia di animali feriti o vaganti sul territorio, va a gravare ulteriormente sui bilanci di Comuni ed Asl costretti a prestare loro soccorso e ricovero presso le strutture convenzionate.
Sono ormai migliaia i Comuni italiani, da Nord a Sud, che hanno vietato l’utilizzo di qualsiasi materiale esplosivo, non solo per la fine dell’anno ma anche per tutti gli altri eventi in occasione dei quali è consuetudine farne uso, dando così esempio di civiltà, rispetto per i cittadini ed attenzione nei confronti di animali ed ambiente.
La nostra associazione, ritiene che non possa esserci reale divertimento laddove a farne le spese siano altri esseri viventi, pertanto abbiamo chiesto a tutti i Sindaci della Provincia di Matera di emanare un’ordinanza che vieti, anche nei nostri Comuni, l’utilizzo di botti e petardi, seguendo l’esempio di tutti i Comuni virtuosi che hanno già da tempo provveduto, e invitando i cittadini a festeggiare e divertirsi in maniera sana, sostenibile e rispettosa, magari suggerendo loro di donare i soldi destinati all’acquisto dei suddetti materiali alle famiglie meno fortunate.
Speriamo vivamente che tutti loro accolgano positivamente il nostro appello."
lunedì 19 novembre 2012
domenica 18 novembre 2012
Un piccolo gesto per un blog Carbon Neutral
Ogni nota musicale che scarichi, ogni fotografia che salvi e tutti i post che scrivi raccontano di te, accendono i ricordi, diffondono informazioni, esprimono sentimenti....
E occupano spazio, inquinano, contribuiscono a surriscaldare il pianeta!
E' difficile da immaginare ma le attività on line hanno conseguenze per nulla virtuali, non solo perché i pc sono fatti di componenti elettrici difficili da smaltire e si alimentano dalla presa di corrente domestica. Il problema maggiore infatti è rappresentato dai data center, enormi dispositivi che immagazzinano dati e spesso vengono alimentati a carbone, producendo CO2 in grande quantità. Greenpeace ha recentemente calcolato che nel 2020 Internet consumerà più energia di Francia, Germania, Canada e Brasile messi assieme ed ha perciò intitolato il suo ultimo rapporto: “Quanto sono sporchi i tuoi dati”.
Per dare un'idea, una mail produce dai 4 ai 19 grammi di Co2 e la gestione di un blog arriva a rilasciarne nell'atmosfera 3,6 kg in media all'anno, cifra destinata a salire in proporzione al numero dei visitatori...
Cosa possiamo farci? Possiamo chiedere alle grandi aziende del web, così potenti ed innovative, di avere comportamenti responsabili e diventare CO2UNFRIEND, per esempio investendo sulle energie rinnovabili e su strategie sostenibili nella gestione dei loro data center. Ad esempio, Google ha recentemente rinunciato a sistemi di condizionameno tradizionali per la sua server farm di St. Ghislain (Belgio), preferendo immissioni d'aria dall'esterno e sfruttando l'aria calda prodotta dai macchinari per riscaldare gli uffici e le case in prossimità.
Cosa possiamo farci, ancora? Seguire individualmente semplici regole ecologiche come preferire gli web hosting sostenibili, non lasciare i nostri pc in standby per ore ed ore, acquistare alimentatori a risparmio energetico, evitare di stampare i file e soprattutto usare il web come strumento di informazione per aumentare la nostra consapevolezza sulle problematiche ambientali.
Ho fatto così anche io ed ho aderito alla campagna CO2Neutral, promossa dall'azienda eco-friendly DoveConviene.it per sfogliare:
Volantino mediaworld -> http://www.doveconviene.it/volantino/mediaworld
Volantino ikea -> http://www.doveconviene.it/volantino/ikea
Volantino euronics -> http://www.doveconviene.it/volantino/euronics
doveconviene,una esplosione green
Con l'ecosistema non si può mai parlare di storia a lieto fine, perché inevitabilmente ogni nostra azione inquina, ma una storia con finale aperto ce la possiamo guadagnare, sapendo che spetta a noi scrivere le pagine del nostro rapporto con il Pianeta Terra. Un blog ad impatto zero e lo shopping senza carta, sono buoni inizi!