martedì 29 aprile 2008

Una Cicogna sfortunata nella Riserva di San Giuliano

Una Cicogna bianca da alcuni giorni è in sosta sulle rive del Lago di San Giuliano. Fino a ieri si alimentava camminando tranquillamente sui prati umidi insieme ad aironi cenerini, garzette, aironi bianchi maggiori, una spatola, alcuni cavalieri d'Italia e tanti altri graditi ospiti della Riserva. Oggi con grande rammarico è stata osservata nelle stesse zone ma con una evidente zampa fratturata che la costringe a muoversi con molta difficoltà. In zona si osservano costantemente un gregge di pecore e numerosi cani al seguito. In tante occasioni, anche in anni addietro, i cani sono stati visti dare la caccia agli uccelli acquatici presenti sulle rive. Cani predatori e padroni di casa liberi di scorazzare senza che nessuno li controlli.
La cicogna appena arrivata dopo la migrazione dall'Africa era molto tranquilla sui prati ricchi di cibo e anche la presenza delle pecore non la infastidiva più di tanto! Ma questo comportamento potrebbe essere stato penalizzato proprio dall'aggressività di quei cani che di certo non hanno sempre la pancia piena. Una Riserva Naturale che tollera più gli animali domestici che quelli selvatici evidentemente è un'anomalia visto che sono anni che il pascolo, lo sanno tutti, viene praticato con una muta di tanti cani, a volte anche una decina. Le autorità dovrebbero contribuire alla tutela della vita selvatica e della fauna acquatica in particolare, visto che l'area dal 2003 è stata dichiarata Zona Ramsar, cioè Zona Umida di Importanza Internazionale ...! Ma si sa, le ragioni dell'interesse del singolo valgono di più della tutela della biodiversità! Storie italiane come tante, storie di ogni giorno dove la natura si tutela solo sulla carta...
Il video mostra la cicogna intenta ad alimentarsi pur avendo una zampa spezzata. L'istinto di sopravvivenza l'aiuterà finchè ce la farà ma non sappiamo quanto potrà difendersi ancora dai cani predatori soprattutto ora che è più debole ed indifesa. Altrove, sappiamo tutti, le cicogne bianche vengono aiutate a stabilirsi e nidificare con l'aiuto dell'uomo. A volte sono state addirittura trasferite con costosi programmi da altri Paesi europei per reintrodurle ove era scomparsa da secoli... Noi le aspettiamo dalla migrazione e riserviamo una accoglienza non degna di una magnifica specie simbolo della tolleranza tra l'Uomo e la Natura.

2 commenti:

Conte A. L. ha detto...

L'Italia è un paese allo sbando...Il Parco Nazionale della Val D'Agri rappresenta oggi la più grande opportunità dell'area. Ma a poco più di un mese dalla sua istituzione e prima ancora che si siano stabilite cariche, organi ecc, sono già nati diversi comitati di cittadini che vogliono una repentina riperimetrazione perchè convinti che l'area protetta rappresenti un danno per lo sviluppo dell'intera zona...
Io rimango purtroppo sgomento, allibito da questa, come da tante altre notizie del genere, che mettono in discussione i miei ultimi 10 anni di studio e la mia attività nel mondo dell'ambientalismo.

PS: Non si può provare a catturarla la Cicogna?

Dererumnatura ha detto...

E' un'ipotesi che ho considerato anch'io sin dal primo momento ma non è facile e sarebbe necessario l'aiuto di più persone. Intanto andrebbe seguita quotidianamente per capire come si evolve il suo problema e quando intervenire ma purtroppo non sempre ho tempo di farlo. Oggi era ancora nelle stesse condizioni ma stava più nascosta dietro la vegetazione in acqua. Chissà se non sono i primi segnali che si sta indebolendo.