Il soggetto, rinvenuto nella media Val d'Agri, era pervenuto alcuni giorni fa presso il centro recupero fortemente debilitato a seguito di un trauma cranico.
Successivamente alla riabilitazione è stato liberato presso il Lago di Pignola, in una zona con caratteristiche ambientali giudicate idonee per la biologia della specie.
L'Airone guardabuoi è ancora decisamente raro in Basilicata, dove compare per brevi periodi solo durante le migrazioni. Recentemente, però, si è assistito ad un progressivo aumento delle segnalazioni sul territorio regionale, fenomeno che fa seguito ad una generalizzata tendenza all'incremento osservata anche altre regioni d'Italia.
In questo senso il ruolo svolto dai CRAS per il recupero dei dati di accertata presenza risulta fondamentale al fine di colmare le lacune conoscitive che ancora oggi caratterizzano la Basilicata.
Prima del rilascio il soggetto è stato inanellato dal Dott. Egidio Fulco, in modo da consentire il riconoscimento individuale in caso di ricattura. Tale operazione si inserisce nella collaborazione instaurata tra la cooperativa Nova Terra e lo Studio Naturalistico Milvus, che fin ora ha già consentito di marcare numerosi uccelli recuperati dal CRAS.
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