giovedì 1 maggio 2008

Continua la strage dei cervoni



Questo cervone di circa 150 cm è stato ucciso dal proprietario di un locale rurale e poi gettato sul bordo della strada statale 598 all'altezza di Montalbano Jonico. Alla domanda sul perchè l'avesse fatto ha risposto che gli faceva ribrezzo vedere un serpente nella sua proprietà e poi perchè il cervone mangiava le uova delle sue galline.
Di questo passo i cervoni scompariranno dal nostro territorio poichè è dura a morire la paura e il ribrezzo verso tutti i rettili, sia quelli innocui, sia quelli velenosi. La conservazione di una specie straordinaria come il cervone, il più grande serpente europeo, dovrà dipendere perciò dalla nostra capacità di attivare una forma di sensibilizzazione verso le categorie interessate affinchè limitino i danni verso gli esemplari presenti trasferendo altrove e non uccidendo barbaramente questi rettili che frequentano le aie e i cortili di campagna. Chi si dovrebbe prendere l'onere di attivare ogni iniziativa utile?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ciao,
purtroppo l'atavico ribrezzo verso gli animali che strisciano produce queste e altre uccisioni gratuite.
Manca una legge nazionale di tutela dei rettili (e di tutta la fauna minore): il Cervone è però tutelato dalla direttiva Habitat e dal DPR 357/1997, quindi una bella segnalazione al Corpo Forestale dello Stato (autorità preposta per legge al rispetto e al controllo della direttiva Habitat in Italia) potrebbe costare una denuncia per chi si rende colpevole di un'uccisione (vietata!).

Serve tanta educazione ambientale e sensibilizzazione naturalistica, a partire dai ragazzi delle scuole... ma sarà dura!
Nel frattempo, perchè non organizzare un servizio di "raccolta serpenti" (...Reptile-busters) con trasferimento in zone limitrofe al rinvenimento, ma più "tranquille" ?
ciao
David

Dererumnatura ha detto...

Condivido quello che dici e sono d'accordo sull'idea di raccogliere e trasferire serpenti in luoghi sicuri. Ove possibile questo già lo faccio! Parlare di questi problemi fa bene ma come dici tu occorre tanto lavoro e spesso le autorità e le istituzioni non aiutano molto...
Ciao

Anonimo ha detto...

salve..ieri pomeriggio alle ore 15.30 circa nella mia campagna ho ucciso con una pala un bel cervone di 2 metri circa...con un colpo secco di pala lo tagliato in 2...mi disp pero si mangiava le uova del mio pollaio...bastardo..ora non ce piu...ciao ciao

Dererumnatura ha detto...

Uccidere un cervone solo perchè mangia qualche uovo nel pollaio è davvero esagerato! Bastava interessare qualcuno affinchè si potesse catturarlo e trasferirlo in luoghi dove non avrebbe dato problemi ai pollai. Proprio ieri è avvenuto ciò. Mi dispiace che non ti sei firmato... e mi dispiace che ora probabilmente nel pollaio in assenza del cervone circoleranno più liberamente topi e ratti.
Matteo Visceglia

Anonimo ha detto...

mi disp...ma una simile creature va UCCISA!!!era troppo pericolosa nel mio pollaio...e se ne trovo altri verranno tagliati anchessi in 2 con una pala.....ciao

PINO ha detto...

Caro anonimo, ha proprio ragione Matteo, ti invito a riflettere sul gesto che hai fatto per non ripeterlo in futuro. Senza i serpenti e i cervoni in particolare, topi e ratti saranno gli ospiti più frequenti della tua proprietà e credo che loro non si facciano prendere a palate così facilmente come un povero ed innocuo cervone. Meglio un uovo perso oggi che cento ratti acquistati domani.
Pino

pietro ha detto...

ciao forse sono un pò in ritardo, io ho sempre avutouna grande passione per i rettili.abito in puglia e nella mia campagna e d'intorni ci sono numerosi cervoni e a causa delle numerose uccisioni stanno diminuendo. io avvolte mi faccio qualke giro e gli esemplari k trovo li prendo e li porto o nella mia campagna o in luoghi più sicuri lontani dalle abitazzioni. volevo sapere se ci sono proggetti per il loro ripopolamento?

Dererumnatura ha detto...

No, non credo che ci siano progetti del genere. La migliore iniziativa per potenziare la popolazione di questa specie è tutelare gli esemplari attraverso una adeguata informazione soprattutto verso le categorie interessate e poi ovviamente proteggendo l'habitat.