giovedì 26 febbraio 2009

Una Lontra a spasso sul fiume Sinni


Un gruppo di amici, ornitologi e appassionati di natura il 21 febbraio scorso ha effettuato una serie di surveys che partendo dalla costa ionica si è spinta verso l'entroterra alla ricerca di avvistamenti di interesse naturalistico ed ornitologico in particolare. Tra gabbiani e cormorani, tra aironi, tarabusi e tantissime altre specie, la sorpresa maggiore l'hanno però avuta quando, scrutando la rive del fiume Sinni, hanno osservato uno strano corpo affusolato che nuotava in senso contrario alla corrente. "Sembrava un grosso ramo galleggiante - hanno affermato- ma qualcosa ci diceva che avevamo forse visto qualcosa di molto più importante! Siamo rimasti affascinati e rapiti da quel corpo sinuoso che, quasi ignorando la nostra presenza ha continuato per qualche minuto a nuotare nelle acque del fiume!"
E così grazie ad un rapido scatto fotografico di Alfredo Vilmer Sabino è stato possibile fermare quella strana e misteriosa immagine e poter confermare che si trattava proprio di ciò che si pensava: una Lontra! Sì una vera Lontra, la regina dei fiumi! Un colpo di fortuna ma anche una bella prontezza di riflessi che ha premiato gli osservatori e chi ha colto l'attimo con la fotocamera pronta all'azione! Solo così è possibile documentare questi avvistamenti! Senza una prova fotografica a volte, magari in condizioni di scarsa visibilità e maggiore distanza, difficilmente questi incontri possono condurre a determinazioni certe al 100%, considerata anche l'elusività della specie nella maggior parte dei suoi territori.
I fortunati che hanno avuto l'onore di tale incontro sono Alfredo Vilmer Sabino, Adriano Castelmezzano, Egidio Fulco, Piero Chiatante e Giovanni Ricciardi, tutti accomunati dalla passione per le bellezze della natura e per gli habitat ricchi di vita che molte aree lucane ancora riescono ad offrire.
Grazie a loro un altro tassello è stato aggiunto al quadro del monitoraggio su questo raro mustelide frequentatore dei fiumi lucani. Ora il dato è stato comunicato agli studiosi che in Italia lavorano su questa specie con l'obiettivo di studiarne l'evoluzione, gli adattamenti e il trend ma anche le possibilità di una più efficace conservazione.
Tale osservazione permette, oltre che confermare la presenza di una specie rara e affascinante, anche di sottolineare la necessità di impegnare sempre più le istituzioni e gli organi di controllo nella vigilanza sul territorio affinchè la conservazione dell'habitat e della fauna ad esso legata sia una priorità assoluta nella pianificazione ambientale e non ceda il passo ad opere od interventi capaci di alterare un delicato equilibrio che forse si mantiene inalterato da secoli. Un appello particolare va alla Provincia di Matera, alla Regione Basilicata e a tutti gli organismi e gruppi interessati affinchè ricordino sempre il grandissimo valore dei biotopi che ospitano elementi importantissimi della biodiversità italiana.
Faccio infine i miei complimenti a Vilmer, Adriano, Egidio, Piero e Giovanni per questo importante regalo che hanno fatto a tutti noi! Un grazie particolare al fotografo naturalista Alfredo Vilmer Sabino per aver autorizzato la pubblicazione dell'eccezionale documento fotografico.

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