lunedì 31 dicembre 2012

Replica di Antea al Sindaco di Miglionico

 Il 31 dicembre con un nuovo comunicato Antea rispondendo al Sindaco di Miglionico chiarisce alcuni aspetti legati alla problematica legata agli ultimi episodi che hanno sollevato una serie di riflessioni sulla questione del soccorso agli animali.


ANTEA Onlus gioisce nel constatare la sollecitudine con la quale il Sindaco di Miglionico ha voluto fare chiarezza riguardo la morte di un cucciolo di gatto avvenuta nel ns Comune il giorno 24/12/2012 e con la quale ha voluto rispondere al ns Comunicato Stampa emanato il giorno stesso.
Speriamo che il Sindaco voglia d’ora innanzi usare la stessa solerzia per rispondere a tutte le richieste e sollecitazioni che i propri concittadini vorranno rivolgergli, abbandonando definitivamente l’atteggiamento superbo che finora lo ha portato ad ignorare molte delle nostre.
Prendiamo atto dell’esito dell’autopsia effettuata sul corpo del povero animale “malato” ed attendiamo con ansia che ci venga consegnata copia del referto autoptico, come da noi già richiesto per iscritto all’Ente.
Sugli avvenimenti accaduti il giorno 23/12/2012 il ns Sindaco ha tenuto a precisare alcuni particolari che, a suo parere, il cittadino protagonista della vicenda e noi di Antea avremmo trascurato di riportare, commettendo però l’errore di trascurarne lui stesso degli altri.
Per prima cosa ad assistere a tutto l’accaduto, secondo quanto riferitoci da colui che ha soccorso l’animale, c’erano alcuni testimoni che, seppur minori, erano disposti ad indicare gli autori del grave gesto.
Poi resta da chiarire che fine abbia fatto l’altro cucciolo che, a quanto riferiscono gli stessi testimoni, è fuggito con la faccia dilaniata dallo scoppio dei petardi senza farsi più vivo. Siamo convinti che a nessuno verrà in mente di ipotizzare che, anche in questo caso, non ci sia nessun legame con l’accaduto, mettendo in dubbio la testimonianza di un cittadino come gli altri.
La seconda osservazione che nasce spontanea è quella riguardante l’intervento del veterinario che, stranamente, trovandosi di fronte ad un animale con “febbre alta, enterite necrotica ed emorragica, broncopolmonite etc…”, come riferito dal soccorritore, non abbia ritenuto opportuno effettuare alcuna prescrizione medica, nè abbia richiesto il ricovero dell’animale presso una struttura sanitaria, affermando anzi, sempre a quanto riferitoci, che, se pur affetto da lieve raffreddore il gatto risultava essere sano, senza saper spiegare il perché fosse agonizzante.
La terza osservazione è invece da rivolgere al ns Sindaco che, nella sua nota, ha accusato il soccorritore di aver demandato al Comune il compito di occuparsi del povero gatto, cosa che, trattandosi di animale randagio, per legge, fa parte dei compiti dell’Ente ed in particolare dello stesso Sindaco, cosa che troppo spesso viene dimenticata. Tra l’altro, anche se si trattasse di un animale “non randagio”, sarebbe ugualmente condannabile il comportamento di un Pubblico Ufficiale che si rifiuti di prestare aiuto ad un cittadino in difficoltà, chiunque esso sia, incorrendo addirittura nel reato di “omissione di soccorso”.
In più vogliamo ricordare al Sindaco che mettere in competizione la delicata situazione economica delle famiglie con la protezione e la tutela degli animali, oltre a rappresentare un cattivo esempio per la cittadinanza e per i bambini, potrebbe far maturare in qualcuno la convinzione che l’unico suo interesse sia rivolto al lato economico della questione randagismo.
Venendo proprio all’aspetto economico dell’accaduto, abbiamo già chiesto ufficialmente al Sindaco di voler rendere nota l’entità dei costi che la comunità miglionichese ha dovuto sostenere a causa di questa vicenda e principalmente quelli sostenuti per l’autopsia, costi che, seppur ancora sconosciuti, a ns avviso, sarebbero stati inferiori se ci si fosse limitati a prestare soccorso allo sfortunato animale. Tra l’altro nessuno, nemmeno il soccorritore, pretendeva che il Comune, il Sindaco o i Vigili si accollassero i costi delle cure, piuttosto, ciò che veniva loro richiesto, era un aiuto per poter trasferire l’animale presso una struttura sanitaria.
Riguardo l’assenza dei fondi necessari per poter far fronte a questo tipo di emergenze, attendiamo ancora notizie dal Sindaco in merito al progetto di adozione, da parte della Lega del Cane di Cremona, dei cani custoditi presso il Canile di Matera, che porterebbe alla comunità un risparmio di circa 80mila euro all’anno e che, nel silenzio dell’Ente, sembra arenato da diversi mesi.
Sul mancato trasferimento dei suddetti cani, tra l’altro, lo stesso Sindaco ha più volte lamentato, in ns presenza, l’ingerenza delle Asl (non si sa perché contrarie al progetto) e l’impedimento costituito dalla positività di più della metà degli stessi alla leishmaniosi (grave malattia dei cani dovuta all’inosservanza di una adeguata profilassi antiparassitaria), promettendoci di fare chiarezza sulla vicenda.
Noi di Antea e i cittadini miglionichesi stiamo ancora aspettando.
Altro aspetto da chiarire, al fine di evitare in futuro situazioni simili a quella dei poveri gattini deceduti la scorsa settimana , è quella relativa ai ritardi circa le sterilizzazioni delle cagne randagie presenti nel comune e la loro reimmissione  sul territorio , progetto reso legale anche in Basilicata tramite modifica della legge regionale in materia e la creazione della figura del “cane libero assistito”.
L’ultima volta che abbiamo chiesto al Sindaco delucidazioni sui ritardi ci è stato risposto che dipendeva dalle ASL, perciò, anche questa volta non capiamo perché il Sindaco taccia senza protestare e senza spiegare la situazione ai cittadini.
Tra l’altro, viste le ultime vicende che hanno coinvolto dei felini, consigliamo al nostro primo cittadino di interessarsi presso le Asl affinchè, come previsto dalla legge nazionale sul randagismo nonché da quella regionale, venga avviato, nel più breve tempo possibile, il censimento delle colonie feline e la loro sterilizzazione a carico della stessa azienda sanitaria.
Chiudiamo ricordando al Sindaco che il ns interesse nei confronti di argomenti spesso trascurati dalle passate e dall’attuale Amministrazione è finalizzato solo e soltanto al miglioramento della nostra comunità e, a differenza di quanto da lui affermato, Antea non nasconde secondi fini ed utilizza lo stesso metro con tutti gli interlocutori, come dimostrano la recente discussione sull’Oasi di San Giuliano intercorsa con l’Amministrazione Provinciale, le critiche alla Regione riguardo le estrazioni petrolifere e quelle a Governo e Unione Europea riguardo la sperimentazione sugli animali.
Auguri e Buon 2013 a tutti

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